In questo post affronteremo un argomento che, soprattutto negli ultimi tempi, ha fatto parecchio discutere. Stiamo parlando del movimento childfree, che vede sempre più donne, uomini e coppie decidere di non avere figli, né di adottarli. Si tratta di un movimento che esiste da tempo e che vede numerosi gruppi Facebook e community online dedicate. Facendo un po’ di ricerca in Rete, sono tantissime le storie di persone che hanno deciso di non fare figli venendo duramente criticati dalla società per questa loro scelta.

Si tratta di una tematica delicata e complessa, su cui vorremmo riflettere insieme cercando di chiarirne alcuni aspetti. Avete voglia di approfondire con noi questo argomento? Allora, continuate la lettura!

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Credits: dal film “Ti presento Sofia”

“PERCHÉ NON HAI FIGLI?” FACCIAMO DELLE PREMESSE

Partiamo dal presupposto che, come per moltissimi altri aspetti della vita, avere o non avere figli è una scelta intima e strettamente personale, che non dovrebbe essere in alcun modo condizionata dall’esterno, dalla società, dalle aspettative. E se quindi non ci si dovrebbe stupire davanti a una persona che dice di volere dei figli, non ci si dovrebbe stupire nemmeno davanti a una persona che dichiara di non volerne.
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Credits: @thenib.com



Ed essendo in entrambi i casi una decisione delicata, non si dovrebbe mai rivolgere l’invasiva domanda: “Ma… Quando fate un figlio?”.

Non si dovrebbe chiedere perché quell’uomo, quella donna o quella coppia che convive o è sposata, potrebbero essere nella difficile condizione di non poterlo avere, pur desiderandolo. Oppure di non desiderarli affatto, e trovarsi nella difficile condizione del dover giustificare la loro decisione.

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Credits: @thenib.com

Ognuno è libero di fare ciò che desidera e di prendere le decisioni che lo fanno sentire meglio con se stesso, con gli altri e con la propria vita. Soprattutto quando si tratta di argomenti così delicati.

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Credits: @theindependent.co.uk

CHILDFREE VS CHILDLESS: LA DIFFERENZA TRA SCELTA E IMPOSSIBILITÀ

Un punto da chiarire è la terminologia che identifica il movimento di chi non vuole avere figli. Sul web si fa molta differenza perchè queste due parole hanno due significati estremamente differenti. Childfree significa infatti “liberi dai bambini” ed è diverso da childless, che significa “senza bambini”.

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Via Twitter

CHILDFREE VS CHILDLESS NON VOLERE FIGLI E NON POTERNE AVERE sono due cose estremamente diverse

Chi è senza figli non lo è per scelta, chi è libero dai figli sì. Le persone definite childless sono persone che per questioni di salute non riescono ad avere dei figli, ma li vorrebbero.

Chi si dichiara childfree vuole affermare il diritto di non mettere al mondo figli e di non voler allargare la famiglia secondo il concetto tradizionale, ma di volersi concentrare solo sul rapporto a due.

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Si tratta di una presa di posizione che continua a generare discussioni, vi è un approccio errato di fondo, da parte di tutti: il dover necessariamente valutare, criticare e giudicare le scelte altrui.

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Chi decide di avere figli spesso critica chi sceglie di non averne e chi si dichiara childfree, ogni decisione merita rispetto perché, in entrambi i casi, si tratta di scelte personali che prevedono il prendersi una responsabilità. Da un lato quella di mettere al mondo una vita e prendersene cura, dall’altro di non farlo per motivi che nessuno ha il diritto di mettere in discussione.

IL MOVIMENTO CHILDFREE: DALLA COPERTINA DEL TIME AI MILLENNIALS

Di childfree si parla da circa una decina d’anni; il TIME nel 2013 dedicò una copertina al movimento, che era sempre più in crescita e continua ad esserlo. Sono infatti sempre di più le under 30 che si dichiarano childfree.

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Credits: @time.com

Ci sono inoltre anche vari gruppi su Facebook e si sono create community dedicate in cui le persone childfree si confrontano, anche in parte per trovare il supporto e la comprensione che spesso non ottengono dalla società.

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Scena del film “Ti presento Sofia”, che tratta delicatamente questa tematica

E proprio su questa società che non accetta la scelta childfree, l’attrice, autrice, sceneggiatrice e regista Michela Andreozzi nel 2018 ha pubblicato il libro Non me lo chiedete più – La libertà di non volere figli e non sentirsi in colpa“. cliomakeup-donne-childfree-libro-michela-andreozzi

Harper Collins, “Non me lo chiedete più. #Childfree, la libertà di non volere figli e non sentirsi in colpa” di Michela Andreozzi. Prezzo: 15,30€ su amazon.it

Nel libro l’autrice parla della sua esperienza personale e tratta l’argomento in maniera leggera e ironica, dando spunti per spiegare la propria scelta senza doversi giustificare, né sentirsi in colpa. Perché di fatto non è una colpa.

Ragazze, non abbiamo terminato. A pagina 2 scopriremo che essere childfree non significa odiare i bambini e approfondiremo di più la tematica. Quindi, continuate a leggere!

46 COMMENTI

  1. C’e solo una frase di questo articolo che non mi trova d’accordo, quando dice che questa è una scelta perché non si vogliono responsabilità, immaginando che queste coppie preferiscano fare viaggi, e vivere da eterni ragazzini. Non è nella maggior parte dei casi così. Io ho tante amiche che hanno avuto bambini ed hanno costretto (si proprio costretto) i genitori a crescerglieli. Ho parlato spesso con nonne esauste che vorrebbero godersi un po’ di riposo, vedere si i nipotini, ma non crescerli h24. Chi è responsabile? Personalmente io non ho mai escluso di avere figli, ma poi il tempo è passato senza che li desiderassi davvero e ne sentissi la mancanza. Così come per molte è una scelta naturale diventare mamma. Non mi sento meno donna per questo o meno completa. Nè mi mamncano le responsabilità. Sono solo stata forse un po’ più coerente di tante donne che poi li fanno perché “si deve” per poi scaricare su di loro la ragione dei propri sogni mancati.

  2. Da donna che lotta per diventare mamma mi ritrovo a difendere spesso il diritto delle donne a non esserlo. Sono convinta che avere un apparato riproduttivo non ci debba obbligare a sentirci mamme a tutti i costi, e odio la frase “tanto poi si pentirà”… La decisione di fare o meno un figlio può essere legata a tante ragioni e nessuno ha diritto di giudizio… Perché dovrebbe esserlo il non volerne!

  3. Il mio stesso pensiero, espresso in maniera più corretta. Non l ho mai escluso, ma poi il tempo è passato senza che davvero ne io ne mio marito li desiderassimo. Tutto qui…. non sono egoista. Molte mie conoscenze lo sono state a farli i figli. Solo (ad esempio) per “tenersi un uomo” oppure per “sentirsi arrivate” e poi sono sempre nervose e incattivite. Mahhh… comunque siamo in una società malata. Non penso di aver fatto del male a nessuno, quindi a cosa gli deve fregare? Non lo capirò mai.

  4. A me invece fa morire quando dicono : “ ..e quando sarai vecchia ..?” Come se i figli fossero una garanzia di accudimento futuro. Alla faccia dell’amore disinteressato!

  5. A volte mi rendo conto che la pressione sociale per alcuni è fortissima, e bisogna avere anche una certa personalità per affermare le proprie scelte. Non tutte ci riescono. A me quello che dà fastidio non è neanche la domanda che può essere a volte frutto di ignoranza, ma l’ipocrisia. Ho conoscenti dell’univers che quando le incontro e mi chiedono del lavoro, sospirano dicendo che hanno rinunciato per i figli, quando ricordo benissimo che non hanno neanche provato o provato con esiti negativi …

  6. Una mia zia ha fatto tre figli con la speranza che suo marito restasse, lui aspettava la nascita e dopo un annetto viaaa, poi tornava un paio di anni dopo…stessa storia, al terzo figlio è rimasto…
    Le prime due figlie, le mie cugine, ovviamente per anni lo hanno detestato, oggi i rapporti sono normali ma…le mie cugine hanno un rapporto con l’amore…strano, una per anni ha subito i tradimenti del marito, pregandolo di stare con lei..pure con la presenza dell’altra, l’altra cugina ha una repulsione alla stabilità, appena un uomo le mostra vero affetto, lei lo maltratta e lo caccia via..
    Vedi a fare figli per tenersi un uomo..

  7. Ciao…io da circa 2 anni sto cercando di superare un lutto importante della mia vita e ora la domanda che continuo a sentirmi dire è: “Perchè non fai un bel bambino?”. Mi sento profondamente violata, come se la nascita di un figlio alleviasse il dolore e i miei problemi. Senza parlare del fatto che io in questo momento di figli non ne voglio

  8. I figli non alleviano il dolore, anzi, possono subentrare i sensi di colpa del non riuscire ad essere presenti psicologicamente al 100%, prenditi il tuo tempo…e fanchiulizza gli altri.

  9. Mia mamma (non volendo) è rimasta incinta di me dopo pochi mesi dalla scomparsa di suo padre… Non mi voleva, non per cattiveria, ma solo perché non era mentalmente pronta… In ogni caso son qui..e porto il nome di mio nonno. Lei si sogno’ lui felice.. Ed allora si convinse che forse era un segno del destino. Ti dico questo non per dirti che le persone fanno bene a dirti cosi, anzi, tutt’altro! Chiodo schiaccia chiodo non funziona mai… Le cose accadono per un motivo.. Non bisogna andarsele a cercare.. E le persone dovrebbero avere il giusto tatto e comprendere che certe cose sono prettamente intime…

  10. Pou vado avanti con l età e più ne sento. Di tutti i colori. Una mia amica ha fatto la stessa cosa. Lui la lascia prima del matrimonio, poi torna e si sposano. Lui la lascia ancora l anno dopo, torna e fanno una figlia; la ri-lascia…. torna, fanno la seconda. Dopo pochi mesi dalla nascita della seconda se ne va definitivamente. Adesso sono passati 10 anni, tutto “si è sistemato”, tutti vanno d accordo, lei ha un nuovo compagno…. ma alla fine niente “è sistemato”.

  11. Riassumo con: deficienti.
    La mamma degli idioti è veramente sempre incinta. L unica che ha un sacco di figli…

  12. Esatto…le ritengo cose talmente intime che nessuno dovrebbe permettersi di chiedermele. Forse perché ho passato i 30 e sto scadendo come lo yogurth (nelle loro menti)

  13. Hai ragione. Ho perso mia madre e necessito ancora di un lungo percorso per accettare questa perdita

  14. Sai, io all inizio restavo basita. Non capivo perché c era sempre da criticare e addirittura additare. Mettersi a parlare di discriminazione… e pensavo “ollaaa maronna che paroloni”. Adesso, dopo del tempo me ne fotto allegramente, perché le vere discriminazioni le fanno loro solo con il pensiero. Anche perché parliamoci chiaro… ci sono troppi bimbiminkia in giro perché alcuni genitori sono “diventati deficienti”… rispetto zero….

  15. Hai tutta la mia solidarietà, mio padre 1 anno e mezzo fa, mia madre sono 10 anni…non passa mai del tutto, mai.

  16. Le case di riposo sono piene di anziani. Il 99% di loro ha figli.
    Se camperemo ci ritriveremo tutti li comunque

  17. Mi ritrovo al 100% nella mentalità childfree e sono felice finalmente di leggere un articolo che ne parli.
    Fin da ragazzina non mi sono MAI vista come madre, il mio istinto materno è rivolto esclusivamente verso gli animali, con cui ho un’empatia infinita, lì capisco, lì aiuto, lì curo e ovviamente li amo con tutta me stessa. Con i bambini, anche di amiche o parenti non c’è niente da fare, non mi trovo, mi sento profondamente a disagio e non mi sognerei mai di averne uno, ma prima di tutto perché appunto non mi interessa, non fa parte del mio mondo. Ho passato un’adolescenza piena di disgrazie, familiari malati da accudire, troppe responsabilità per una ragazzina di 15 anni, che quando si è finalmente potuta sentire più libera aveva già un lavoro full time, un affitto da pagare e una convivenza da iniziare. Insomma una responsabilità dietro l’altra… questo ha fatto si che adesso piano piano io stia imparando a pensare un pochino più a me stessa e mi sono convinta ancora di più della mia scelta. Tutti, ma dico tutti, gli amici dei miei genitori che hanno figli della mia età stanno diventando nonni in questo periodo e quando mi capita di vederli c’è sempre la solita sceneggiata del “allora? Quando fai diventare nonno i tuoi?” E io puntualmente rispondo con un bel “mai!” Per sentirmi dire cosa? “Ah! Ma tanto cambierai idea vedrai!” Ma perché? Perché dopo 14 anni di relazione col mio compagno dovremmo cambiare idea? Per unirci alla “schiera” delle famigliole? Ma per carità! Stiamo divinamente così, con i nostri “figli” piumati e pelosi, che ci danno tutto l’amore che vogliamo, questo davvero però.

  18. Mi è piaciuto molto l’articolo e anche i commenti. Io ho 53 anni, non ho mai voluto figli. Non odio i bambini ma non ho mai sentito il desiderio di averne. Non la considero una scelta egoistica, non è che io viaggi o faccia cose eclatanti, non ho nemmeno una carriera impegnativa. Semplicemente non ho istinto materno e penso che per me sia meglio non fare figli, e anche per un eventuale bambino non sarebbe positivo avere un genitore poco coinvolto. Mi piace il fatto che al giorno d’oggi non sia necessaria una giustificazione, le donne hanno imparato a parlare liberamente delle proprie scelte e a comprendersi a vicenda anche quando le scelte sono diverse. Per quanto riguarda la vecchiaia non mi preoccupo più di tanto, la società è cambiata e le famiglie spesso non possono assistere un genitore anziano anche se magari vorrebbero farlo: le grandi case familiari del passato adesso sono rare, il lavoro non consente di accudire una persona che ha bisogno di assistenza e il fatto che si invecchia molto rende più facilmente gli anziani soggetti a malattie che rendono necessario un tipo di assistenza professionale. Se diventerò anbastanza vecchia andrò in una casa di riposo tipo Villa Arzilla e mi farò nuove amiche ☺

  19. Ah quello sicuro ! Urlano, ti corrono sui piedi, ti tirano il pallone addosso e i genitori troppo spesso li lasciano fare, anzi a volte se la ridacchiano pure… Allora preferisco prenotare child free o almeno con aree tipo piscina per adulti, specie se ci sto un po’… È chiaro che per un weekend fuori porta, per es per visitare una capitale dove in albergo ci vado solo a dormire, non sto lì tanto ad andare per il sottile.

  20. La penso come te, e non solo adesso che ho 44 anni, ma lo penso dall’adolescenza quando l’idea dei figli (che anch’io ho scelto di non fare) non mi sfiorava neanche.

  21. Sono del parere che i bambini devo assolutamente giocare, divertirsi, fare casino..è il loro momento. Si devono sfogare. E’ giusto e sacrosanto che debba essere così. Sono bambini appunto…
    Ma ormai ci sono genitori che gli concedono tutto. Ho fatto un weekend in gennaio, la sala era piena di bambini. Alcuni stavano a posto, altri scorrazzavano e urlavano come indemoniati in mezzo a camerieri che dovevano districarsi con il pericolo di cadere e fare anche del male agli ospiti, oltre che ai bambini e a loro stessi…. e vedessi i genitori. Ridevano come pazzi, orgogliosi dei giochi dei figli, delle corse, delle urla; poi immancabilmente qualcuno picchiava qualcun altro, le urla diventatano pianti feroci e allora li facevano la scenetta di essere scocciati, ti alzarsi e andare a recuperare i poveri figli….
    Li avrei bruciati.

  22. Ciao bellezza! Ci fa molto piacere che il nostro blog possa essere uno spazio dove confrontarsi anche su tempi così sensibili!

  23. esatto. Un ragionamento egoista al 100%. Poi siamo considerate egoiste noi che non vogliamo figli per scelta… Io rimango basita quando sento ste cose…

  24. Dio mio mi è salito l’odio solo leggendo questo commento. Io ora come ora non mi sento assolutamente pronta ad avere dei figli, o metterne al mondo. Non escludo assolutamente il non averne, ma per ora non se ne parla. Anche mio marito è d’accordo con me che per ancora un paio di anni non se ne parla. Vogliamo goderci la nostra vita in due.
    Sono d’accordissimo sul fatto che i bambini devono fare i bambini, ma tu genitore l’hai messo al mondo? Hai la piena responsabilità delle azioni di tuo figlio. Non appena vedi che sta veramente disturbando tutti gli fai una bella ramanzina, altro che lo lasci a disturbare tutti e poi fai la scenetta dello scazzato e non ti sforzi nemmeno a far capire a tuo figlio che quelle cose non vanno fatte. Oppure vedi che usa un certo linguaggio che per un bambino di 5 anni non dovrebbe nemmeno esistere, o che picchia o che prende in giro altri bambini e ridi. Quelli mi fanno venire il nervoso. E sicuramente saranno quelli che non appena vengono richiamati dall’insegnante si arrabbiano loro con lei.
    Mia cognata mi ha raccontato del perché la scuola di suo figlio non fa più gite. Una volta in una gita di 2 giorni, un ragazzino ha lanciato fuori dalla finestra una statuetta che c’era in camera. La scuola si è beccata una denuncia perché i ragazzi non erano sorvegliati abbastanza (erano in camera, non in una sala comune dove c’era un adulto in sorveglianza) e l’albergo aveva colpa della cosa perché non doveva mettere quell’oggetto in camera. Ah, ovviamente la signora in questione ha pure vinto la causa. Io fossi genitore di un ragazzino simile a) mi farei qualche domanda sul perché mio figlio sia cresciuto così, b) mi sentirebbero urlare contro mio figlio da Milano fino a Canicattì. c) farei pagare a mio figlio i danni causati. E meno male che la statuetta non ha beccato nessuno…

  25. Grazie a voi per il vostro lavoro sempre interessante e per i vostri articoli che spaziano dalla bellezza a tematiche diverse. ☺

  26. Grazie Cri, per fortuna adesso si comincia a comprendere che la scelta che abbiamo fatto noi è legittima quanto quella di essere mamma. In passato penso che fosse molto più difficile ☺

  27. Bell’articolo, davvero. Soprattutto per la possibilità di commentare e confrontarci anche tra di noi.
    Sono nella delicata fase childless, dopo anni childfree… inizialmente, di figli proprio non ne volevamo, poi abbiamo piano piano iniziato a maturare questo desiderio… ed ora ovviamente la natura ed il mio corpo hanno deciso altrimenti… vedremo adesso che strada prendere…
    Comunque, ho subito anch’io le solite domande di routine “Maaaaa… quando fai un figlio”, manco fosse una torta o l’arrosto della domenica… e mi hanno sempre fatto venire tanta tanta rabbia… le ho sempre considerate un’inopportuna intromissione della mia sfera più intima e personale. E adesso smuovono anche tantissimo dolore.
    Fondamentalmente, credo che le persone parlino giusto perchè hanno una bocca…

  28. Guarda, cosa vuoi farci? Domandiamoci perchè i ragazzi di oggi li chiamano “gli sdraiati”. Ho tre nipoti maschi di 19 anni. Gemelli. Mahhh sono dei bravi ragazzi (nel senso che non fanno male a nessuno), per carità, ma svogliati, scazzati, viziati fino al midollo. Uno schifo. Adesso fanno fatica fin a parlare con un adulto (come se loro non lo fossero), fanno sega a scuola, un disastro.
    Mia cognata e i miei suoceri li hanno cresciuti così. Liberi, anarchici, senza regole, senza niente. Adesso naturalmente si lamentano…… cari miei, adesso si beccano il buono e il gramo. Troppo comodo dare sempre colpa alla società, sempre troppo comodo.

    Riguardo al mio week-end… quando arrivava l’ora di cena c’era da farsela addosso perchè sapevi che non avresti cenato tranquilla. BIsogna armarsi di pazienza e magari dare qualche occhiataccia ai genitori deficienti che si credono di essere chissachi e invece, cari miei non sono niente. Per fortuna che almeno nella welless non potevano entrare, altrimenti sai che casino.. come se fossero in spiaggia. Evvai il relax.

  29. Si decisamente. Mia mamma farebbe tutto per me, però diciamo che non è proprio una “donna da figli”, ma negli anni ’70 a già quasi 38 anni era una scelta obbligata. Ed eccomi 🙂 Figlia unica, mi ripete sempre… dopo te ne avevo già abbastanza. Grazie mamma…. sempre un amore la mia mamma ormai 82enne ahahahahahahahah

  30. Articolo interessante. Io sono dell’idea che se c’è chi non vuole fare figli ben venga, l’umanità non rischia l’estinzione, anzi. Quindi non capisco che problema sia per certa gente! Io sinceramente non so se vorrò figli, di certo non prima dei 28-30 anni… Nel momento che sto passando adesso rispondo che voglio solo divertirmi e l’idea di un figlio non mi passa neanche per la testa. Poi chiaramente bisogna trovare la materia prima ahah. Comunque mi da anche fastidio l’atteggiamento di certe donne childfree che devono criticare a tutti i costi le mamme, come se far figli fosse sintomo di ignoranza e che se una diventa mamma di annulla come donna… Ecco, non mi piace nessuno degli estremi.

  31. Ho 35 anni e 2 bambini, una di 5 anni e uno di 2.
    Devo dire la verità, mi sono sempre piaciuti i bambini ma non mi sono mai strappata i capelli pensando di averne o non averne. Poi sono arrivati e il mio spirito materno è uscito fuori forte come un uragano.
    Ho una cara amica che ha invece passato l’inferno, mille cure ormonali, inseminazioni,aborti,ecc. Un giorno eravamo in centro e incontriamo una signora anziana che conosce la mia amica. Subito la signora, vedendo me con la bimba nel passeggino, ha iniziato a martellarla “e allora?Quando fai tu un bimbo?Ma cosa aspetti?”,
    Alla mia amica si riempirono gli occhi di lacrime e rispose un laconico “Chissà”.
    Io quella signora l’avrei riempita di botte. Come c’è scritto giustamente nell’artico, sono domande che non si fanno. Non si può sapere cosa c’è dietro il non avere figli. C’è chi lo fa per scelta (e giustamente sono affari loro e non vanno criticati), c’è chi invece non riesce ad averne e ne soffre.
    Non è un obbligo avere figli. Punto.
    Ma purtroppo la società moderna, per quanto si professi moderna, non lo è affatto.
    E a farne le spese sono sempre le donne.

  32. Si si… tutti i torti non li hai. Sicuramente lo dice con affetto, però basta la mia e avanza 🙂

  33. Io al momento sono childfree, ma anche free in generale per cui non so dire. Non mi metto fretta e se la voglia o il fidanzato non viene…amen! Però vorrei diventare zia 🙂 Mia sorella ha detto che gli piacerebbe averne, per cui non sono troppo inopportuna 😛
    Mia madre invece dice che i nipotini le piacerebbero, ma non è una necessità e se non li vogliamo per lei è lo stesso. È in pensione da poco, ha tante cose da fare, sicuramente non vuole annullarsi per dei nipoti sbolognati a lei per comodità. E ha ragionissima! E non si aspetta neanche che le faremo da badanti, anche se ovviamente ci vuole vicino quando si riesce. Chi fa figli per questi motivi è molto più egoista di chi non ne vuole secondo me.
    Vorrei anche aggiungere che, se uno decide di godersi la vita childfree viaggiando e facendo quello che gli pare, fa benissimo! Non si è una scelta egoista secondo me, ci si gode la vita che è l’unica che abbiamo. Non ci si deve giustificare anche per quello, come se tutto dovesse essere un sacrificio per forza, oppure bisogna chiedere scusa.

  34. Esatto… Poi per carità ammetto che ci sono mille motivi egoisti per volere figli ma stranamente si diventa egoisti solo quando si sceglie di non volerne

  35. Ovvo che devono sfogarsi, ne hanno bisogno e poi quando lo si può rifare, da adulti ? Ma devono anche imparare che c’è il momento del gioco e il momento in cui si sta composti. C’è poi anche da dire che molti genitori non accettano di avere figli molto piccoli, non si possono obbligare a stare a tavola delle ore dei bambini di 2 o 3 anni. Secondo me con figli di quell’etá o non si esce e si invitano magari gli amici a casa in modo che il bambino possa andare a dormire a una certa ora o li si lascia con nonni e baby sitter oppure si esce ma ci si occupa di loro e si sta il meno possibile. Invece vedo troppi genitori che se ne sbarazzano lasciandoli girare come dei selvaggi nei ristoranti per potersi fare i cavoli loro in pace… Penso che sia capitato a tutti una tantum, ma ormai sta diventando lo sport nazionale !!!

  36. È cambiata la mentalità, il modo di comportarsi, i tempi, la società….non saprei onestamente. Da bambina degli anni ’70 bastava un occhiataccia al ristorante come a casa, e raccomandazioni prima di andare da qualche parte… … adesso i bambini ti “fanno su come vogliono”.
    Bho!

  37. Vero, anche a me l’adolesecenza e poi la responsabilità mi hanno fatto pensare che valesse la pena stare come stavo..

  38. vero, adesso ve li beccate voi i ragazzi viziati, l’ho sempre pensato anche io dei genitori di figli assurdi!

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