Perdite marroni, o spotting, bisogna sempre preoccuparsi? Ragazze, se notate qualcosa di insolito, vuol dire che ci sono state delle variazioni che hanno alterato la normale routine organica.
Ma le macchie scure possono avere cause molto diverse e, sicuramente, è possibile prevenirle con poche semplici mosse. In ogni caso, è sempre importante “ascoltare” il proprio corpo, sentire i suoi bisogni e cercare di assecondarlo.
Infatti, per evitare le perdite marroni è necessario mantenere un corretto stile di vita, mangiare bene e fare attività fisica. E, in ogni circostanza, effettuare sempre i dovuti controlli ginecologici e i test di routine. Ragazze, volete saperne di più e capire cos’è lo spotting e perché si manifesta? Continuate a leggere il post!
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PERDITE MARRONI: COSA SONO E QUANDO SI MANIFESTANO
Le perdite marroni, sono macchie ematiche vaginali di colore scuro. Il termine specifico per definirle, in ambito ginecologico, è spotting. In sostanza non è altro che sangue scuro ma non derivante dal ciclo mestruale.
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Queste perdite, infatti, si verificano solitamente tra una mestruazione e l’altra, a volte proprio a metà tra le due fasi in corrispondenza dell’ovulazione, ma possono presentarsi anche qualche giorno prima dell’inizio del ciclo stesso.
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Un altro momento in cui possono mostrarsi è all’inizio della gravidanza. Non c’è bisogno di allarmarsi: di solito il ginecologo avvisa la gestante del possibile spotting, che deriva proprio dall’impianto dell’ovulo nell’utero.
Anche se in molti casi possono essere innocue, esistono comunque delle situazioni da tenere sotto controllo. Difatti le perdite ematiche scure possono essere di natura disfunzionale, per cui è sempre doveroso consultare un ginecologo per approfondire ed eventualmente effettuare test, per individuarne l’effettiva causa e l’eventuale terapia.
SPOTTING: LE CAUSE DA TENERE SOTTO STRETTA OSSERVAZIONE
Come anticipato esistono varie cause delle perdite marroni, ma è importante riuscire a individuare quella personale, per comprendere se si tratta di qualcosa di “passeggero” o disfunzionale. Nel secondo caso, bisogna trovare una soluzione per ridurre ed eliminare il problema.
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In genere lo spotting è di natura organica, ma quando una donna vive un momento di disequilibrio, è possibile che si manifestino le macchie ematiche.
LO STRESS È UNA DELLE CAUSE DELLO SPOTTING
Il primo fattore che sicuramente influisce è lo stress. In un’epoca in cui siamo tutte super impegnate, in cui i ritmi sono estremamente veloci e rilassarsi sembra piuttosto difficile, è possibile che il corpo soffra più del dovuto ed emetta dei segnali. Tra questi troviamo proprio lo spotting.
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QUANDO LA FONTE DEI PROBLEMI È LO STRESS
Il ginecologo, infatti, in prima analisi chiederà alla sua paziente come sta, se sta affrontando un “periodo pesante” e se ha vissuto qualche particolare trauma emotivo. Ma perché si manifestano le perdite vaginali scure? Ad agire, in questo caso, è il cortisolo, i cui livelli si alzano notevolmente quando una persona è stressata, e l’adrenalina. Insieme avvisano il corpo che qualcosa non va. Anche l’ipotalamo entra in gioco, in quanto regola le attività delle ovaie e tutti i bioritmi corporei.
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DISORDINI ALIMENTARI POSSONO PROVOCARE QUESTA DISFUNZIONE
Anche obesità e, in genere, tutti i disturbi alimentari (bulimia, anoressia) sono collegati a questa possibile disfunzione. In effetti, i problemi alimentari influiscono fortemente anche sul ciclo, tanto da interromperlo, e in questo caso si parla di amenorrea secondaria. Ovviamente, è possibile rimediare assumendo un corretto ed equilibrato stile di vita: mangiare bene, fare attività fisica e dormire regolarmente.
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L’USO DEI CONTRACCETTIVI PUÒ ESSERE CAUSA DI SPOTTING?
L’uso dei contraccettivi può generare spotting. Gli anticoncezionali ormonali possono infatti alterare il proprio equilibrio e provocare le perdite vaginali marroni. In genere, quando il ginecologo prescrive l’uso della pillola, avvisa anche la paziente di questa possibilità, spiegandole che non è necessario allarmarsi. Oltre alla pillola anticoncezionali, ci sono anche altri dispositivi che possono provocare spotting, come l’anello vaginale e la spirale.