TUTTI POSSONO RIMANERE INVISCHIATI IN UN AMORE TOSSICO
Cadere in un amore tossico può capitare a tutti, ma sono le persone con dipendenza affettiva e un’autostima fragile le vittime ideali di questi manipolatori.
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La Dott.ssa Sciarillo ha spiegato: “La vittima si sente disorientata, in un vortice di sensi di colpa, critiche, trappole emotive che fanno vacillare la sua autostima che è già compromessa“.
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Accade spesso, come in tutte le forme di violenza, che le vittime si sentano in colpa: “Si sentono sbagliate e si incastrano perfettamente con i bisogni del narcisista. Tutti possiamo imbatterci in una persona che tende a manipolare, ma sono le personalità fragili a cadere più facilmente nella trappola e ad avere difficoltà a divincolarsi“.
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Ed eccoci al punto: come ci si libera di un amore tossico? Quali sono i consigli da tenere presenti per uscirne e riprendere in mano la propria vita?
AMORE TOSSICO: COME USCIRNE E QUANDO CHIEDERE AIUTO
Siamo bravi a dare consigli agli altri, mai a noi stessi. Ragion per cui succede spesso che le vittime dell’amore tossico non siano in grado, sin da subito, di riconoscerlo. Ci sono degli step fisiologici da affrontare e superare, un percorso di autoconsapevolezza che può essere agevolato dal sostegno delle persone care e nondimeno da un aiuto specializzato.
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La psicologa invita tutti a prestare attenzione a questi segnali: “Quando inizia a prevalere un vissuto di inadeguatezza, di essere sempre dalla parte sbagliata, di
isolamento, sensazione di disorientamento, potresti trovarti invischiato/a in una relazione tossica“.
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Il primo passo è ritrovarsi, grazie anche al supporto di una rete di affetti solida: “Il primo passo è centrarsi con i propri bisogni e depotenziare la relazione, distaccarsi emotivamente e ritrovare un’autonomia affettiva“.
IDENTIKIT DEL NARCISISTA: ESISTE UN MODO PER AIUTARE CHI MANIPOLA?
Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Sciarillo una sorta di identikit della personalità narcisista che manipola il/la partner nell’amore tossico. Si tratta di soggetti che hanno avuto, nella maggior parte dei casi, un’infanzia poco felice.
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“Questi soggetti sono stati bambini considerati solo in rapporto ai bisogni dei genitori e da loro usati per sostenere il loro equilibrio narcisistico. Le persone che mettono in atto dinamiche di manipolazione hanno sperimentato un nucleo familiare che non ha saputo rispondere ai bisogni emotivi. Il clima prevalente in cui sono cresciuti è stato di critica e svalutazione persistente“.
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Queste persone solitamente non hanno sperimentato legami empatici, non sono stati riconosciuti nei loro bisogni da bambini e, da adulti, tendono a strutturare le relazioni basandole sullo sfruttamento dell’altro.
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DIFFICILMENTE UNA PERSONA NARCISISTA E MANIPOLATRICE CAMBIA O SI METTE IN DISCUSSIONE
Ma c’è il modo di aiutare chi manipola e di far cambiare questo tipo di personalità? Secondo la psicologa, in realtà no. Una personalità narcisista e manipolatrice non cambia, anche perché nella maggior parte dei casi non ha minimamente intenzione di farlo: “La terapia di coppia non funziona. Il manipolatore ha tendenzialmente una personalità di tipo narcisistico e difficilmente chiede aiuto e va in terapia perché bisognerebbe mettersi in discussione. Questa è una cosa che il narcisista per definizione non farebbe quasi mai”.
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Bene, ragazze, anche per oggi è tutto. Questo era il nostro focus sull’amore tossico, come riconoscerlo e come uscirne. Come sempre, a questo punto, passiamo a voi la parola: che ne pensate? Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile? Sperando che questi consigli vi siano stati utili, un grande bacio dal TeamClio!