MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI: COME PREVENIRLE?
Per scongiurare il rischio di sviluppare le cosiddette malattie trasmesse dagli alimenti bisogna lavorare nel modo corretto lungo tutta la filiera, dalla produzione fino alla distribuzione. Inoltre, anche il consumatore finale assume un ruolo determinante.
Credits: Foto di Pexels | Jack Sparrow
IL CONSUMATORE HA UN RUOLO FONDAMENTALE
Le fasi fondamentali in cui il consumare può ridurre il rischio di incorrere in malattie trasmesse dagli alimenti sono il momento dell’acquisto, della preparazione e della conservazione.
Le buone abitudini comprendono:
- l’acquisto da fornitori sicuri,
- nel caso di alimenti deperibili il trasporto in borse termiche,
- adeguate pratiche igieniche nella manipolazione, nella preparazione, nella cottura nonché nella conservazione degli alimenti.
Credits: Foto di Pexels | Buenosia Carol
Un errore molto frequente consiste nel non curarsi delle indicazioni riportare nell’etichetta. Ad esempio non cuocere alimenti precotti come i wurstel dove invece viene raccomandato il consumo previa cottura.
LE BUONE ABITUDINI PER PREVENIRE LE MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI
Scopriamo nel dettaglio le buone abitudini per prevenire le malattie trasmesse dagli alimenti:
- Scegliere prodotti che abbiano subito trattamenti idonei a garantirne la sicurezza.
Citiamo ad esempio una delle mode del momento di acquistare latte crudo. Oltre a non offrire vantaggi nutrizionali, se non adeguatamente bollito prima del consumo rappresenta un rischio dal punto di vista microbiologico.
Credits: Foto di Pexels | Charlotte May
Il latte, infatti, se non sottoposto a un trattamento termico idoneo può veicolare agenti patogenici. A questo scopo il processo di pastorizzazione risulta il metodo più efficace per migliorare la sicurezza microbiologica del latte e contemporaneamente preservarne le caratteristiche nutritive. Per questo motivo acquistare il latte crudo non è per niente un’idea furba.
- Cuocere bene i cibi in modo che tutte le parti raggiungano una temperatura adeguata, ad esempio verificare la cottura anche nelle zone più interne.
- Preferibilmente consumare i cibi subito dopo la cottura.
Credits: Foto di Pexels | One Shot
Nel caso in cui gli alimenti cotti non vengano mangiati immediatamente dopo la cottura, occorre raffreddarli adeguatamente e riporli in frigorifero entro due ore. È consigliabile consumarli in breve tempo, entro due o tre giorni, oppure se il cibo dovrà essere conservato per un tempo maggiore meglio optare per il congelatore.
Prima di consumare gli alimenti che sono stati cotti e successivamente raffreddati, si consiglia di sottoporli a trattamento termico in breve tempo, assicurandosi che raggiungano alte temperature in modo uniforme.
NON DIMENTICHIAMO LE MISURE IGIENICHE
È davvero fondamentale non dimenticare le misure igieniche:
- Evitare di far venire in contatto gli alimenti cotti con quelli crudi. Si raccomanda di fare attenzione all’uso di superfici di lavoro e utensili come taglieri, coltelli ecc.
Credits: Foto di Pexels | Burst
- Pulire in modo accurato le superfici della cucina, i vari utensili e contenitori. È importante che gli utensili non presentino fessurazioni o altri difetti che potrebbero provocare la permanenza di contaminazione microbica.
- Lavarsi sempre bene le mani con acqua e sapone sia prima che dopo la manipolazione dei cibi.
- Proteggere i cibi da eventuali insetti o altro.
Ragazze, se vi interessa il tema di una sana alimentazione ecco i post che non potete perdervi:
2) 5(+1) ABITUDINI SBAGLIATE CHE NON FANNO DIMAGRIRE: L’ELENCO
FONTI
Linee guida per una sana alimentazione Revisione 2018 CREA Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, 2018
