La dieta funzionale si propone come una strategia nutrizionale, un approccio super personalizzato per promuovere la salute. Di questo metodo ne stiamo sentendo parlare veramente tantissimo e, ovviamente, non potevamo non dirvi la nostra. Partiremo dal descrivere i pilastri della dieta funzionale per poi ragionare insieme su questo approccio.
Tutte le informazioni hanno puramente scopo divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il parere di un esperto. Per indicazioni specifiche rivolgetevi sempre al vostro medico e al dietista nutrizionista di riferimento.
Ragazze, vi interessa capire quali sono i principi della dieta funzionale? Allora siete nel posto giusto. Iniziamo subito con il post!
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DIETA FUNZIONALE: CHE COS’É?
La dieta funzionale viene descritta come “un approccio che pone l’attenzione alla scelta di alimenti di alta qualità e alla ricerca di fitonutrienti per affrontare gli squilibrio clinici e portare l’individuo verso la massima espressione della salute”.
SI PROPONE COME UN APPROCCIO OLISTICO
Lo stato di salute ottimale viene inteso come una condizione di equilibrio da raggiungere attraverso l’azione sinergica di interventi alimentari, miglioramento dello stile di vita e un adeguato piano di integrazione.
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La dieta funzionale si propone come un metodo di tipo olistico, indirizzata a vedere l’organismo umano come un insieme. L’obiettivo a cui mira la dieta funzionale è trovare delle soluzioni alle problematiche di salute.
I PRINCIPI DELLA DIETA FUNZIONALE
La dieta funzionale si basa sulla seguente filosofia e sui seguenti principi. Valutando segni e sintomi in base all’individualità biochimica del soggetto e tenendo conto della relazione tra fisiologia e fattori emotivi, questo metodo sarebbe in grado di comprendere le relazioni tra i diversi sistemi corporei.
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Secondo i sostenitori della dieta funzionale, questo approccio sarebbe la chiave per creare un nuovo tipo di nutrizione aprendo la strada alla nutrizione personalizzata.
IL METODO DELLE 5 R: IL PROTOCOLLO CHE SAREBBE CAPACE DI RIGENERARE LA SALUTE DELL’ORGANISMO
Gli esponenti della dieta funzionale parlano di un protocollo che sarebbe capace di rigenerare la salute del tratto digestivo e dell’intero organismo.
Il metodo è detto delle 5 R, ovvero rimuovi, rimpiazza, ripara, ripopola e riequilibra. Questo protocollo secondo i seguaci della dieta funzionale riuscirebbe a ristabilire la connessione tra la funzione gastrointestinale e lo stato di salute.
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Addirittura, nel sito dedicato leggiamo che le 5 R determinerebbero un drastico miglioramento della sintomatologia e spesso una risoluzione completa.
#1 RIMUOVI, LA PRIMA DELLE “5 R”
Nella dieta funzionale si parla dei cosiddetti “stressors” che vengono definiti come l’insieme di tutti i fattori che influiscono negativamente sull’ambiente gastrointestinale. Vengono inclusi negli stressors i cibi verso i quali si è allergici o intolleranti e gli agenti patogeni.
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Secondo i sostenitori di questo protocollo, eliminando gli stressors sarebbe possibile identificare le cause della condizione di squilibrio e migliorare la situazione attraverso le modifiche alimentari e dello stile di vita.
#2 RIMPIAZZA
La dieta funzionale suggerisce di “sostituire le secrezioni digestive di cui si è carenti” citando gli enzimi digestivi, l’acido cloridrico e gli acidi biliari.
#3 RIPOPOLA
La dieta funzionale raccomanda l’assunzione di probiotici e prebiotici in base allo stato intestinale allo scopo di normalizzare l’equilibrio del microbiota.
#4 RIPARA
La dieta funzionale pone l’attenzione su zinco, vitamina A, vitamina C e vitamina E, glutammina indicandoli come componenti chiave il cui stato sarebbe carente in presenza di alcune patologie.
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Il loro rifornimento avrebbe lo scopo di favorire il naturale processo di guarigione della mucosa intestinale e, insieme a probiotici e prebiotici, garantirebbe la presenza di un microbiota intestinale equilibrato.
#5 RIEQUILIBRA
Nell’ultimo punto la dieta funzionale ci fa presente che svariati fattori possono influenzare il tratto digerente. Ad esempio, quantità e qualità del sonno, esercizio fisico e i livelli di stress.