DIETA ORMONALE: DI COSA SI TRATTA?
- La dieta ormonale è stata proposta in diverse varianti.
- Secondo i suoi sostenitori per ogni disturbo di natura ormonale ci sarebbero dei cibi favorevoli e altri da evitare.
- I protocolli suggeriti della dieta ormonale si suddividono in base alla problematica.
- In generale viene raccomandato di ridurre l’apporto di carboidrati.
- Come nella cronodieta c’è il focus sui momenti in cui si mangia.
Credits: Foto di Pexels | Gustavo Fring
La dieta ormonale si propone come un metodo naturale per ritrovare l’equilibrio, la linea, la salute, l’umore, la longevità e la bellezza. Ovviamente, con queste promesse non c’è da stupirsi che questo regime alimentare abbia suscitato un grande interesse.
Partiremo dal descrivere i principi di questa filosofia alimentare per poi soffermarci sulle sue criticità. Ci teniamo a sottolineare che tratteremo il tema della dieta ormonale solamente a scopo divulgativo: non c’è assolutamente nessun invito da parte nostra nel promuoverla.
Ragazze, siete curiose di scoprire che cos’è la dieta ormonale? Vi interessa capire se si tratta di un modello alimentare valido? Allora iniziamo subito con il post!
DIETA ORMONALE: CHE COS’É?
Secondo i sostenitori della dieta ormonale per ogni disturbo di natura ormonale ci sarebbero degli alimenti indicati e altri controindicati.
Credits: Foto di Pexels | Yaroslav Shuraev
Secondo i suoi sostenitori la dieta ormonale non solo sarebbe utile a ritrovare la linea, ma anche funzionale per risolvere gli squilibri ormonali associati ad alcune condizioni patologiche e non è finita qui. Infatti, ci viene promesso che scegliendo gli alimenti “giusti” questo regime alimentare possa addirittura curare le alterazioni ormonali senza l’uso dei farmaci.
DIETA ORMONALE: CARATTERISTICHE DI BASE
Le indicazioni nutrizionali suggerite della dieta ormonale si differenziano in base alla problematica. In generale gli schemi proposti, oltre a prevedere un ridotto apporto di energia, sono caratterizzati da un basso apporto di carboidrati.
Credits: Foto di Pexels | Flo Maderebner
Le raccomandazioni di base proposte sono le seguenti:
- Suddividere gli alimenti in tanti piccoli minipasti,
- Assumere piccole porzioni di alimenti ricchi di proteine, ma poveri di grassi,
- Mangiare molti alimenti con un elevato contenuto di fibra
- Ridurre l’assunzione di sostanze stimolanti quali caffè, tè, cola
- Cercare di dormire almeno otto ore per notte
- Passare almeno mezz’ora al giorno all’aria aperta.
I DIVERSI PROTOCOLLI DA SEGUIRE
Le principali diversità tra i protocolli riguardano la collocazione dei carboidrati nell’arco della giornata e la lista degli alimenti da evitare.
Secondo i suoi sostenitori, i soggetti affetti da diabete dovrebbero mangiare pochi alimenti contenenti carboidrati e consumare cibi ricchi di proteine come carne, pesce, legumi e uova.
Credits: Foto di Pexels | Vie Studio
Alle persone che soffrono di ipotiroidismo viene invece consigliato di assumere alimenti con un elevato tenore di iodio come pesce ed alghe e cibi ricchi in selenio come cereali e carne. Inoltre, si raccomanda di limitare l’assunzione di cavoli, soia e broccoli.
COME VEDREMO IL DIMAGRIMENTO LOCALIZZATO NON ESISTE
Troviamo inoltre delle indicazioni per chi è in una condizione di obesità. Nello specifico vengono proposti due differenti protocolli in base alla localizzazione prevalente del grasso.
Credits: Foto di Pexels | Total Shape
In presenza di obesità androide, la dieta ormonale consiglia una colazione a base di alimenti ricchi di proteine e priva di fonti di carboidrati.
Invece, nell’obesità ginoide si suggerisce di evitare il consumo di carboidrati a cena poiché secondo l’autore questi verrebbero rapidamente convertiti in grassi e accumulati nel tessuto adiposo. Viene inoltre suggerita in generale una dieta povera di grassi.
