I BAMBINI POSSONO IMPARARE AD ADDORMENTARSI DA SOLI? COME FARLO SENZA PIANTI?
- Arriva un momento nella vita di un genitore in cui ci si chiede se è possibile far addormentare il bambino da solo.
- Dopo diversi mesi (o anni, in alcuni casi) di utilizzo della culla cosleeping o del lettino del bebè posizionato nella propria camera, mamma e papà possono desiderare di spostare il bambino nella sua stanza.
- Le esigenze possono essere di diverso tipo, dalla ricerca di un po’ di complicità in più per i genitori all’arrivo imminente di un secondo figlio che richiederà lo spazio in camera ora destinato al fratello maggiore.
- Per far addormentare i bambini da soli ci sono alcune strategie che, però, non prevedono di farli piangere. Questo è un vecchio (e per fortuna superato) approccio.
- Il momento giusto per far dormire un bambino da solo non esiste in linea assoluta, devono essere i genitori a cogliere alcuni segnali per capire se è pronto.
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Far dormire un bambino da solo, prima o poi, sarà una questione che tutte le famiglie dovranno affrontare. Che si tratti di far addormentare da solo il bambino oppure di lasciarlo nella propria stanza tutta la notte, le mamme e i papà hanno sempre qualche legittimo dubbio su come sia meglio procedere. Anni fa si suggeriva di lasciar piangere i bambini per un tempo sempre più lungo prima di consolarli, fino a che non si abbandonavano al sonno. Oggi, per fortuna, non è più così: vi aspettiamo qui sotto per scoprire insieme le strategie per far dormire i bambini da soli senza pianti e rispettando i loro tempi.
FAR PIANGERE I BAMBINI PER FARLI ADDORMENTARE
Se siete genitori, siamo sicure che almeno uno dei vostri conoscenti prima o poi se ne sia uscito con la famigerata frase “lascialo piangere che si fa i polmoni” oppure “prima o poi si abitua a stare solo, piangerà solo un po’ e poi dormirà“. Ecco, dimenticate questi consigli e concentratevi su altre strategie per far addormentare i bambini da soli.
Questo metodo ha preso il nome dal suo ideatore, Eduard Estivill (è, infatti, conosciuto come metodo Estivill) e si basa sulla teoria secondo la quale è bene far piangere il bambino per insegnargli a dormire da solo. Si può consolare, ma solo dopo determinate finestre temporali, via via sempre più lunghe (per esempio dopo 3 minuti, poi dopo 5 minuti, fino ad arrivare a 10 minuti).
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PER FAR DORMIRE I BAMBINI DA SOLI NON È NECESSARIO FARLI PIANGERE, ANZI
La strategia di far piangere il bambino da solo finché non si addormenta secondo gli esperti è da evitare. Questo perché l’unico metodo di comunicazione a disposizione dei più piccini è proprio il pianto: se mamma o papà non rispondono al suo grido di aiuto e non sono presenti, il bebè prima o poi si addormenterà da solo sfinito dal suo stesso pianto, con la certezza che i genitori non sono “affidabili” oppure di non saper comunicare (con effetti sulla sua autostima).
Ne avevamo parlato anche nel post su come addormentare un neonato, che vi lasciamo qui linkato se volete approfondire.
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Questo discorso, comunque, vale anche per i bambini più grandicelli. I modi per far dormire i bambini da soli esistono, ma sono strategie più dolci.
COME CAPIRE SE IL BAMBINO È PRONTO PER DORMIRE DA SOLO
In primis è importante capire se il bambino è pronto per addormentarsi da solo o per dormire nella propria stanza tutta la notte. I segnali possono essere, banalmente, il fatto che non si svegli più la notte e che abbia già sviluppato con mamma e papà una buona routine pre-nanna che gli consente di addormentarsi serenamente e senza troppi sforzi.
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Se i genitori devono spostare il bambino nella sua stanza per esigenze di spazio (per esempio per l’arrivo di un fratellino o sorellina), possono comunque iniziare gradualmente a seguire le strategie per far dormire il bambino nel suo letto anche se non lo ritengono pronto al 100%: in questo caso, ovviamente, è da tenere in conto che i tempi per la buona riuscita del metodo trovato si allungheranno e si dovrà avere un po’ di pazienza in più.
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