Vi è mai capitato di avere un forte desiderio, un piano o uno scopo importante, ma, allo stesso tempo, di soffrire anche solo al pensiero di un fallimento?
Quando si soffre si rischia di trasformare i propri desideri in paure. In questo post il Dott. Giuseppe Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva, ci spiegherà nel dettaglio la psicologia dei desideri al rovescio che spesso conduce a sofferenza psicologica e inibizione, svelando anche che cosa succede quando ci si concentra sulla paura e su ciò che si teme piuttosto che su ciò che si desidera e di cui si ha bisogno, fornendoci anche utili suggerimenti. L’argomento vi ha incuriosite? Lasciamo subito la parola al Dottor Femia.
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IL ROVESCIO DEI DESIDERI: UNA CONTROVERSA PSICOLOGIA
“La nostra mente e il nostro comportamento – dunque pensieri e azioni – sono fortemente influenzati dai nostri desideri e dalla nostra motivazione, oltre che dalla nostra determinazione nel raggiungerli con tenacia e soddisfazione.
Quando pensiamo o avvisiamo una minaccia dei nostri piani esistenziali e dei nostri desideri o, per meglio dire, dei nostri scopi di vita, reagiamo con uno stato di vigilanza, di allarme o di tristezza se percepiamo la perdita di un nostro investimento – o di una nostra aspettativa.
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Dunque, spesso proviamo ansia quando i nostri scopi, o almeno quelli che riteniamo salienti per il nostro benessere, possono essere in qualche senso compromessi.
Altre volte ci anticipiamo ipotesi di pericolo e fallimento circa la possibilità di raggiungere i nostri goal esistenziali e nella speranza di controllare l’andamento degli eventi e di prevenire o evitare situazioni di fallimento, perdita o pericolo.
In buona sostanza spesso ci rappresentiamo degli anti-goal da evitare, situazioni ed emozioni che ci spaventano e che valutiamo come poco gestibili, spaventevoli o insormontabili.
Non devo! Non posso! Non voglio!
COSA COMPORTA IL ROVESCIO DEI DESIDERI?
Il rovescio dei desideri cosa comporta? Paure, scappatoie, bugie, trappole?
Quando soffriamo rischiamo di trasformare i desideri in paure, oppure soffriamo perché trasformiamo i nostri bisogni in timori e le nostre ambizioni in mostri che cerchiamo di evitare?
La psicologia dei desideri al rovescio – ovvero, delle paure e degli stati temuti – spesso conduce a sofferenza psicologica e inibizione.
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Laura si dice sempre di non poter e non voler somigliare alla madre, debole, remissiva, dipendente. Evitando a tutti i costi queste possibilità, evita le relazioni, diffida degli altri, scappa dai rapporti.
Talvolta diventa complesso dichiarare i propri desideri e stabilire i propri bisogni reali e le proprie ambizioni. Proprio per tale ragione ci concentriamo in modo selettivo sulle nostre paure che ci bloccano o in qualche senso inibiscono o minacciano il perseguimento dei nostri obiettivi: questo tipo di prospettiva rischia di generare angoscia esistenziale.”