“GLI AMORI IMPOSSIBILI SONO QUELLI CHE DURANO PER SEMPRE” PERCHÉ NON SONO STATI VISSUTI E RIMANGONO IDEALI

“Una dinamica che blocca, un paradosso: l’amore perfetto è tale perché non è stato vissuto, rimane ideale e si riempie di significati speciali che fungono da riempimento, paragone, scatenano pentimento.

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Credits: @cinecraving. Un collage con una delle frasi più iconiche del film

Pur non essendo attivi, sono attivi nel reale, hanno funzione appunto di motivazione nel reale, di riempimento, consolazione, scatenano il pentimento. Così è quando l’amore diventa impossibile, e si attiva un desiderio generalizzato e dilagante che oltrepassa il tempo e si cristallizza nella fantasia.

È VERO CHE QUELLO CHE NON POSSIAMO AVERE CI AFFASCINERÀ PER SEMPRE?

Ma allora è vero che quello che non possiamo avere ci affascina sempre? Finisce per rappresentare l’ideale di perfezione, quello che desideriamo di più proprio in quanto proibito.

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Credits: @ferzanozpetek Via Instagram. Luisa Ranieri in una delle scene del film



Nel film l’erotismo si rinnova nei ricordi, il rimpianto governa la mente. E in effetti spesso i nostri comportamenti e i nostri pensieri sono influenzati dai ricordi, dalle fantasie e dai desideri frustrati o latenti o delusi.

I PROTAGONISTI DEL FILM SONO VITTIME DI UNA DIPENDENZA SENTIMENALE CREATA DA UNA FANTASIA

Enea e Pietro rimangono vittime di una dipendenza sentimentale da una fantasia, da un ideale di amore totale e totalmente disinteressato che non può mai avere riscontro perfetto nella realtà.

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Credits: @ferzanozpetek Via Instagram. I protagonisti del film, Enea e Pietro

Soprattutto Pietro, che non ha il talento di sublimare questa tensione ideale nella creatività (come invece fa Enea/Ferzan, capace di trasformare il suo desiderio irrealizzato in arte cinematografica) e nemmeno il coraggio di vivere la propria parte omosessuale, si riduce ad anestetizzare la sua parte impulsiva e protegge finché possibile la donna che ama dal suo segreto idillio amoroso.

Ma forse l’amore impossibile consola, rappresenta una fuga, una fantasia che coccola, un’illusione che riecheggia”.

Firma

Dott. Giuseppe Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva (APC), Socio Sitcc – Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva.

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Speriamo che la recensione del Dottor Femia sul nuovo film di Ozpetek “Nuovo Olimpo” vi abbia interessati e vi abbia potuto far riflettere. Ora, come di consueto, vi lasciamo la parola. Quanti di voi hanno già visto “Nuovo Olimpo” su Netflix? Avete delle riflessioni in merito che volete condividere con noi? Fateci sapere tutto nei commenti. Un bacione dal TeamClio!

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