COSTI AMBIENTALI E MATERIE PRIME, PERCHÉ VIENE CRITICATO IL MODELLO TEMU
Un’altra, tra le ombre e le critiche a Temu, riguarda lo stesso discorso che mette in cattiva luce un po’ tutti gli operatori e-commerce low cost, ovvero l’utilizzo di materie prime poco attente alla sostenibilità ambientale. Infatti per far pagare così poco capi di abbigliamento (e non solo), la prima scelta è molto spesso plastica e materiale sintetico in generale.
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La diretta conseguenza è che l’inquinamento generato per la produzione degli articoli in vendita sulla piattaforma è molto elevato, e che -conseguentemente- anche la possibilità di riciclare i prodotti è ridotta al minimo.
TEMU E ALTRE APP LOW COST CONDIVIDONO IL PROBLEMA DELLA SOSTENIBILITÀ
Non solo, le microplastiche presenti sui capi d’abbigliamento vengono rilasciate durante i lavaggi andando a inquinare le falde acquifere e i nostri mari; la bassa qualità delle materie prime riduce la vita dei prodotti, risultando nella necessità di comprarne di nuovi dopo poco tempo, cosa che aumenta vertiginosamente l’impatto ambientale.
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Un problema solo di Temu? Ebbene ragazze, no: un po’ tutti i prodotti low cost condividono queste problematiche, quindi la critica rivolta a Temu dovrebbe essere estesa a tutto il sistema di e-commerce low cost e di ultra fast fashion.
PAGHE DEI LAVORATORI SOTTO LA LENTE: POSSIBILE CHE SIA PAGATI IN MANIERA FAIR CON PREZZI COSÌ BASSI?
Infine, anche questa critica al modello Temu è condivisa, ahimè, da tutti gli operatori low cost, ovvero lo sfruttamento dei lavoratori.
Da diverse inchieste condotte in passato -non verso i fornitori dell’app di cui stiamo parlando oggi, ma di altre che offrono prodotti a basso prezzo- era emerso come i lavoratori per produrre capi d’abbigliamento fossero costretti a lavorare anche per 18 ore al giorno per una paga misera e a fronte di un impegno giornaliero (era concesso, sembra, un solo giorno di riposo al mese).
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I detrattori di Temu sostengono che, visti i prezzi stracciati dell’app, si possa ipotizzare lo stesso problema di sfruttamento del lavoro anche in questo caso.
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Via Giphy | Siamo proprio sicure di voler comprare ancora low cost?
Ragazze anche per oggi abbiamo terminato. Il nostro post non vuole essere un attacco a Temu né agli operatori low cost, ma semplicemente un mezzo per informarvi su alcuni elementi controversi che il commercio online ultra economico porta con sé. Voi avete mai usato l’app? Se sì, come vi siete trovate e cosa ne pensate? Fateci sapere come sempre, un saluto dal TeamClio!