La Legge di Bilancio 2024 ha decretato l’azzeramento del fondo destinato alla cura dei disturbi del comportamento alimentare, mettendo a rischio anche i centri di assistenza.

Una decisione che ha scatenato molte preoccupazioni su un problema di salute pubblica che continua a registrare un trend in costante aumento con un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza. In questo post della sua rubrica del Blog ClioMakeUp, il Dottor Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva, ci spiegherà perché sono importanti i servizi di assistenza per i disturbi del comportamento alimentare, che cosa sono, ci darà utili informazioni riguardo all’incidenza e alla rilevanza del riconoscimento, della prevenzione, della sensibilizzazione e dei trattamenti che richiedono tempo, versatilità e cooperazione tra risorse professionali. Siete pronte? Lasciamo subito la parola al Dottor Femia.

Cliomakeup-disturbi-comportamento-alimentareCredits: Foto di Pexels | Hıdır Dedebey

PERCHÈ SONO IMPORTANTI I SERVIZI DI ASSISTENZA PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?

“La recente attenzione suscitata dalla cancellazione dalla legge di Bilancio del fondo destinato alla cura dei disturbi alimentari riaccende le preoccupazioni su un problema di salute pubblica che registra, purtroppo, un trend in costante incremento, con un progressivo e preoccupante abbassamento dell’età di insorgenza e un conseguente aumento di diagnosi in età preadolescenziale e nell’infanzia, al punto che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, sono, a oggi, la seconda causa di morte per i giovani tra i 12 e i 15 anni.

A parità di sesso ed età, chi soffre, in particolare, di anoressia ha un rischio di mortalità fino a dieci volte più alto di una persona sana.

L’INCIDENZA DEI DISTURBI ALIMENTARI È IN AUMENTO SIA PER I DISTURBI CLASSICI E NOTI SIA PER LE NUOVE DECLINAZIONI CLINICHE

L’incidenza dei disturbi alimentari è confermata in aumento sia per i disturbi classici e noti, sia per le nuove declinazioni cliniche di recente individuate come collaterali e afferenti. Tutte le diverse tipologie continuano a crescere come numero e si associano sempre di più a condizioni di disagio fisico e psichico marcato, malessere diffuso, arrivando anche a casi gravi di cronicità e severità e anche morte.

Questa classe di disturbi psicologici con correlati e conseguenze fisiche raffigura un disagio che ha certamente anche una matrice sociale: oltre che una natura intrapsichica, questa forma di malessere sembra essere fortemente connessa a diverse pressioni socioculturali. Ad esempio, gli stereotipi relativi al perfezionismo, unitamente alla tendenza a sentirsi costretti a corrispondere ad alcuni standard di performance, giocano un ruolo cruciale in questi disordini.

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Credits: Foto di Freepik | Freepik



Si parla di ‘perfezionismo clinico’ per indicare il nucleo centrale e trasversale delle diverse declinazioni di questo spettro psicopatologico. Tale schema di riferimento sembra avere tanto origini familiari quanto rinforzi sociali.

NEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE IL CORPO VIENE INVESTITO DI SIGNIFICATI, PAURE INCONSAPEVOLI E RANCORI

Nei disturbi del comportamento alimentare il corpo, investito di significati, paure inconsapevoli, rancori e rumori dell’anima, diventa una cerniera fra sé stessi e il mondo, così finisce per trasferire rappresentazioni, diventa difesa e/o attacco o anche resa verso il mondo e gli altri. Talvolta scudo, altre volte armatura fortificata che lotta, spesso identità che si afferma e si oppone. Dietro alla psicologia dei disturbi alimentari si muove un mondo di significato e di disagio che racconta storie personali, ma, al contempo, un conflitto fra identità e società, fra sé e la famiglia, fra appartenenza e distacco.

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Credits: Foto di Pexels | Andrea Piacquadio

La mente prolifera convinzioni patogene circa la propria immagine corporea, vede mostri e in modo ossessivo, con una lente dismorfofobica, altera la percezione di Sé e pretende controlli e comportamenti compulsivi. Dall’anoressia nervosa, alla vigoressia, alla bulimia fino alle forme più lievi, si riscontra una sofferenza emotiva che inibisce la qualità della vita, dei rapporti sociali e interpersonali. Talvolta, in modo paradossale questi disagi reclamano autodeterminazione, cercano di lasciare ambienti invischiati, intrusivi, e si muovono da scopi compromessi di autonomia e individuazione”.

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Credits: Foto di Pexels | Athena

Non abbiamo ancora finito. Nella prossima pagina il Dottor Femia proseguirà a fornirci utili informazioni sui disturbi del comportamento alimentare, nelle sue diverse forme, sull’importanza del riconoscimento, della prevenzione, della sensibilizzazione e dei trattamenti che richiedono tempo, versatilità e cooperazione tra risorse professionali. Continuate a leggere.

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