Marco Mengoni ha fatto parlare benissimo di sé con la sua performance da co-conduttore durante la prima serata del Festival di Sanremo 2024, al fianco di Amadeus, non solo per il suo talento, ma anche per l’importanza dei messaggi che ha portato sul palco e durante la conferenza stampa.
Il cantante ha dichiarato: “Credo che non si debba sfuggire la fragilità. Perché la fragilità fa parte dell’essere umano, non va rifiutata, dobbiamo semplicemente imparare a gestirla con un aiuto. Io mi faccio aiutare. Una volta a settimana faccio sedute di terapia nelle quali mi confronto con me stesso”. Un messaggio davvero molto caro all’artista che anche in passato si era aperto sull’importanza delle terapie di sostegno per gestire le proprie fragilità: questo messaggio, grazie all’importante “vetrina” del Festival, è risuonato ancora più forte.
In questo post della sua rubrica, il Dottor Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva ci aiuterà a riflettere sull’importanza di prendersi cura della propria salute mentale, sulla rilevanza di parlare della propria vulnerabilità psicologica e sulla possibilità di condividerla nel pubblico e nel privato. Inoltre, ci parlerà dei giudizi negativi e dei pregiudizi che, purtroppo, incrementano la vergogna e che conducono, anche e soprattutto tra i giovani, ad un atteggiamento di nascondimento e di vergogna rispetto alle proprie fragilità. L’argomento vi ha incuriosite? Lasciano subito la parola al Dottor Femia.
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SALUTE MENTALE: L’IMPORTANZA DI PRENDERSENE CURA
“Il mondo dello spettacolo finalmente evidenzia il tema della psicologia e della fragilità psichica, cercando di normalizzare l’esigenza di fare psicoterapia: quando “l’idolo” disvela la sua fragilità, chi osserva diventa più aperto, e chi soffre meno preoccupato del giudizio negativo.
Lo stigma rispetto alla vulnerabilità psichica gioca un ruolo cruciale nell’origine e nel mantenimento della sofferenza emotiva. Il giudizio negativo, il pregiudizio, incrementa la vergogna e anche nei giovani, forse soprattutto nei giovani, conduce ad un atteggiamento di nascondimento e vergogna rispetto alle proprie fragilità. Si teme una sorta di ostracismo sociale, si vive il timore di essere esclusi, rifiutati a causa delle proprie debolezze psicologiche.
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LE PAROLE DI MARCO MENGONI SULLA VULNERABILITÀ PSICOLOGICA E SULLA POSSIBILITÀ DI CONDIVIDERLA
Ed ecco che oggi il mondo dello spettacolo confeziona finalmente un messaggio sobrio, non banale e non esibizionistico, autentico, che normalizza la possibilità di manifestare il bisogno che talvolta possiamo manifestare di essere aiutati e supportati rispetto alle nostre paure.
Il prologo che ha fatto Marco Mengoni dalla grandissima ‘vetrina’ di Sanremo sulla vulnerabilità psicologica e sulla possibilità di condividerla, il riconoscimento di quanto questa sia presente anche in un profilo di successo e affermazione, questo suo disvelarsi in modo spontaneo e assolutamente non manipolativo certamente sono elementi che risuonano in tante persone, giovani e non solo. Questo messaggio potrebbe avere una giusta risonanza e funzionare da apertura, da apripista di una riflessione profonda su come veicolare dei messaggi senza ridicolizzarli o banalizzare la sofferenza, facendone anzi un tema a servizio di visibilità.
Credits: @mengonimarcoofficial Via Instagram. Un’immagine di Marco Mengoni durante il Festival di Sanremo 2024
Sempre la rappresentazione di sé invulnerabile Vs ‘debolezza forte’ gioca un ruolo nel funzionamento di molti disagi di matrice psichica, stimolando sofferenza e sentimenti di inadeguatezza e demoralizzazione.
Questa sorta di ‘motto’ sociale determina una psicologia in cui ci si focalizza sulla paura di non essere all’altezza, sulla tendenza a rappresentarsi il benessere in termini di mancanza di difficoltà emotive e soprattutto con la mente orientata verso sentimenti spaventevoli di debolezza e perdita come stati emotivi stigmatizzanti quando condivisi con gli altri”.
