Lo scorso maggio io ed Elena abbiamo partecipato al programma chirurgico che Operation Smile ha svolto in Madagascar, ad Antananarivo, per vivere in prima persona il know how e l’impegno profuso dall’Organizzazione internazionale che garantisce cure gratuite, tempestive e di qualità nonché assistenza medica gratuita ai pazienti nati con una malformazione del volto.
Operation Smile è un’organizzazione globale, senza scopo di lucro, specializzata nella chirurgia e nella cura delle labiopalatoschisi, causa che, come molti di voi già sanno, supporto da anni. In più di un’occasione, infatti, ho avuto l’opportunità di far visita al Centro di Cura di Milano presso l’ASST Santi Paolo e Carlo e, con profonda emozione e spirito di responsabilità, ho aderito volontariamente all’iniziativa dello scorso maggio, seguendo in loco il programma chirurgico di Operation Smile in Madagascar insieme al team di medici volontari dell’Organizzazione. In questi anni sono stata al loro fianco, raccontando lo straordinario impegno dei medici e degli operatori di Operation Smile, il loro desiderio di donare ai pazienti un nuovo sorriso e la loro volontà di offrire a tanti altri pazienti nel mondo la stessa opportunità, anche attraverso la trasmissione del proprio know-how ai colleghi di altri Paesi.
Sono sempre stata convinta che per testimoniare appieno l’impatto dell’Organizzazione avrei dovuto vivere in prima persona un’esperienza sul campo: questo viaggio volontaristico è stato umanamente molto toccante e, anche se è molto difficile riuscire a esprimere a parole tutti gli stati d’animo che ho provato, in questo post vi offro il mio reportage di quello che ho visto e vissuto.
VICINA A OPERATION SMILE
Da anni conosco l’encomiabile attività della Fondazione Operation Smile Italia: ho, quindi, deciso di essere presente anche sul campo e assistere alle diverse fasi di cura dei pazienti che si sono presentati ad Antananarivo, seguite da volontari medici provenienti da diversi paesi e il personale medico locale.
Dal 1982 Operation Smile cura e assiste bambini e adulti nati con malformazioni cranio-maxillo facciali, fornisce competenze mediche, ricerca e assistenza, grazie a personale altamente specializzato e a migliaia di volontari medici e studenti in tutto il mondo. Ogni anno Operation Smile organizza più di 100 programmi chirurgici nei Paesi a basso e medio reddito, dove tante persone non hanno accesso a cure chirurgiche di base. Durante questi programmi vengono effettuate cure gratuite quali screening, terapie logopediche, nutrizionali, cure odontoiatriche, interventi chirurgici e cure post-operatorie.
Operation Smile è presente in 37 paesi, e tra questi, nel 2007, si è aggiunto il Madagascar, offrendo programmi medico chirurgici per la cura di malformazioni al volto: pensate che da allora oltre 4.300 pazienti, grandi e piccoli, hanno potuto beneficiare di queste terapie.
Operation Smile mi ha permesso di testimoniare lo straordinario valore di medici e volontari impiegati al 100% con mente e cuore con la loro expertise per raggiungere un obiettivo unico: donare un sorriso e una nuova prospettiva di vita a tutti coloro che sono afflitti da queste patologie invalidanti se non curate.
25 MAGGIO 2024 – GIORNO 1: L’ARRIVO AD ANTANANARIVO
Dopo essere arrivate nella capitale del Madagascar, Antananarivo, il primo giorno è stato dedicato allo screening di tutti i pazienti che convergono nella capitale da tutto il paese: i medici e i volontari di Operation Smile lavorano con dedizione per visitare e raccogliere tutti i dati clinici preliminari dei pazienti. I pazienti arrivano, nella maggior parte dei casi grazie al passaparola, da tutte le aree del Paese, anche le più remote, accompagnati dai “Patient Advocate”, spesso persone che a loro volta sono state seguite da Operation Smile o loro parenti.
Ho avuto l’opportunità di seguire da vicino la vicenda di Francine e Suzanne, due donne della mia età, nate con labiopalatoschisi. Grazie alla presenza di un mediatore linguistico i pazienti in attesa, soprattutto le mamme dei piccoli, ci hanno raccontato le loro storie, spesso drammatiche, di abbandono, senso di colpa, stigma.
Gli adulti affetti da labiopalatoschisi non curata sono spesso afflitti da anni di sofferenza ed emarginazione legate alla propria apparenza, della quale spesso si vergognano.
Nella lunga giornata di screening si svolge un triage dei pazienti durante il quale vengono verificati alcuni parametri quali l’età, il peso, l’attuale stato di salute e altre utili informazioni. Ogni specialista, sulla base di un approccio multidisciplinare che vede coinvolti pediatri (per i bambini), chirurghi, psicologi, logopedisti, dentisti, odontoiatri, visita il paziente e referta. Viene, poi, effettuato uno scatto che supporterà i medici nel valutare l’operazione in ottica before/after. Un vero lavoro di squadra molto analitico ed efficiente, propedeutico al miglior esito dell’intervento. Mi ha colpito come, nonostante l’attesa, la tensione legata al processo, tutta la comunità curante e i pazienti abbiano vissuto questi momenti con grande pazienza e pacatezza.
26 MAGGIO 2024 – GIORNO 2: IL PIÙ EMOTIVAMENTE FORTE CON I RESPONSI DEI MEDICI DI OPERATION SMILE
Il secondo giorno è stato sicuramente il più emotivamente intenso perché, durante la mattinata, sono arrivati i responsi dei medici di Operation Smile. Dovete sapere che se, in teoria, tutti possono essere operati, solo le condizioni oggettive dei pazienti al momento dello screening permettono ai medici di inserire un paziente all’interno della lista del programma chirurgico oppure di decidere di rimandare l’intervento.
Durante questa giornata i medici, dopo una lunga riunione, hanno deciso chi sarebbe stato operato e chi, purtroppo, avrebbe dovuto affrontare un altro percorso terapeutico (es. programma di nutrizione). È stato un momento davvero molto intenso e importante per tutta la comunità presente, per i pazienti e per le loro famiglie perché, nonostante la volontà dei medici sia quella di operare più pazienti possibile, per diversi motivi tra cui, per esempio, febbre, tosse, malnutrizione o altre patologie concomitanti, alcuni pazienti non hanno avuto la possibilità di essere operati.
Francine e Suzanne, le donne che ho affiancato dal giorno 1, sono state selezionate dall’equipe medica e si sono sentite comunicare che avrebbero avuto accesso all’operazione. Ci hanno detto che molti pazienti come Francine e Susanne, sebbene adulti, prima di quel momento, non erano mai stati visitati da uno specialista. Seppur preoccupate, hanno, per la prima volta, accennato un sorriso.
27 MAGGIO 2024 – TERZO GIORNO: INIZIANO GLI INTERVENTI
I giorni seguenti sono stati totalmente dedicati alle operazioni. I medici e i volontari di Operation Smile lavorano per garantire che ogni paziente riceva il trattamento più adeguato. Inoltre, il programma medico chirurgico di Operation Smile si concentra anche sul trasferimento di expertise, in modo tale che il loro sia a tutti gli effetti un presidio di cure permanenti in un luogo dove è difficile accedere al servizio sanitario.
Per il team locale la formazione è, quindi, fondamentale. Ogni passaggio viene illustrato a un membro del team locale dallo specialista.
Noi abbiamo avuto l’opportunità di essere presenti a molti dei momenti di preparazione e possiamo, così, testimoniare la storia di Francine e Suzanne. Sono state tra le prime a essere operate e, dopo una vita di attesa, di emarginazione e di disagio, si sono finalmente potute vedere allo specchio per la prima volta con il loro nuovo sorriso. A ripensarci mi emoziono tantissimo ancora adesso, sono ricordi preziosi che custodirò per sempre nel mio cuore.
É stato un viaggio logisticamente molto lungo, verso un paese che ci aspettavamo povero, ma non così povero: queste giornate vissute lontano da casa, dalle nostre famiglie e dai nostri bambini sono state un piccolo sacrificio, che però è valso e ha dato ancora più valore alla nostra iniziativa volontaria di presenza e attenzione, insieme a Operation Smile, che ringrazio con tutto il cuore per averci coinvolte nel surgical program. In un paese come il Madagascar, dove è difficile accedere all’assistenza sanitaria, Operation Smile si impegna, come in altre aree del mondo, per migliorare la vita ai pazienti affetti da labiopalatoschisi. Mi sono ancora più resa conto di come chi conosce Operation Smile senta il bisogno impellente di farne parte attivamente e di sensibilizzare gli altri supportando l’Organizzazione e il suo impegno anche attraverso il racconto di ciò che ha potuto vedere sul campo ed è proprio questo che ho voluto fare qui, testimoniando l’encomiabile operato di Operation Smile nel garantire cure mediche e chirurgiche a chi ne ha più bisogno.
L’INCONTRO CON IL PICCOLO GABRIEL E CON LA SUA FAMIGLIA NELLA LORO CASA
Durante la cosiddetta “home visit”, abbiamo avuto anche la possibilità di conoscere il piccolo Gabriel, un paziente operato durante un programma precedente, insieme alla sua famiglia, per vedere l’impatto che l’azione di Operation Smile ha effettivamente sulla vita dei pazienti e della comunità anche sul lungo periodo.
Abbiamo viaggiato fuori Antananarivo e siamo arrivati in una zona rurale dove vive Gabriel, un bambino di quattro anni che è stato operato per labiopalatoschisi nei primi mesi di vita dai medici di Operation Smile. Casualmente il giorno prima in Madagascar era il giorno della festa della mamma. Abbiamo celebrato la mamma di Gabriel portando dei doni e Gabriel è stato davvero felicissimo: in questa speciale occasione, in particolare, mi sono resa conto di come l’intervento di Operation Smile non cambi solo la vita dei bambini, che possono finalmente mangiare, bere e parlare meglio, ma anche di tutta la loro famiglia, scacciando i pregiudizi legati alla malformazione, talvolta considerata uno stigma, soprattutto nelle zone molto remote, donando a tutti speranza per il futuro.
È stato un momento unico, che terrò sempre con me, e un esempio concreto di come il lavoro di Operation Smile possa avere un impatto duraturo sulla vita delle persone e delle comunità. Non dimenticherò mai quando, mentre ci stavamo allontanando dal villaggio, da una casa è emersa, un po’ malferma e carica di anni accompagnata da figli e nipoti, una donna molto anziana, che ci ha voluto parlare. Sin da subito abbiamo compreso che era una figura molto rispettata dalla comunità famigliare di Gabriel: era infatti la bisnonna, che ci ha voluto personalmente ringraziare e ci ha mandato le sue benedizioni. Questo gesto inaspettato ha commosso tutti noi nel profondo.
Sul mio profilo Instagram @cliomakeup_official trovate un reel in cui vi racconto direttamente a voce questa esperienza che mi ha profondamente toccata. E se volete saperne di più sulla Fondazione Operation Smile Italia ETS, potete visitare il sito www.operationsmile.it e il loro profilo Instagram @operationsmileitalia.