IN PSICOTERAPIA SI RISCONTRA CHE SPESSO I PROFILI VIOLENTI APPARTENGONO A INDIVIDUI CON PROBLEMI DI LINGUAGGIO
“In psicoterapia spesso si riscontra come i profili violenti appartengano a individui che hanno problemi col linguaggio. Molti violenti non hanno la capacità di esprimere le proprie emozioni, non le conoscono, non le nominano e non le sanno regolare.
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Sono magari stati vittime di violenza verbale e fisica, e conoscono quella come unica realtà: perché anche solo la violenza verbale può generare dolore e disagio psichico. Allora è fondamentale intervenire a questo livello, prima che la violenza del linguaggio –offensivo, discriminatorio, umiliante, razzista – diventi violenza delle azioni e dei comportamenti, fermando la spirale che genera dolore difficile da arginare.
ALL’INTERNO DEI SISTEMI EDUCATIVI SI DOVREBBE GIÀ INSEGNARE UN LINGUAGGIO INCLUSIVO
Partendo già dall’interno stesso dei sistemi educativi, familiare e scolastico, si può intervenire impedendo la circolazione di messaggi violenti e pieni di pregiudizi, favorendo al loro posto contenuti e forme inclusive, consapevoli e pacifiche di linguaggio, che portino ad un auspicabile circolo virtuoso che rallenti, ammorbidisca o nel migliore dei casi impedisca l’approdo alla violenza”.
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Firma
Dott. Giuseppe Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva (APC), Socio Sitcc – Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva.
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Speriamo che questo post del Dottor Femia vi possa essere utile e vi possa far riflettere. Ora, come di consueto, vi lasciamo la parola: avevate mai riflettuto sull’importanza del linguaggio per prevenire ed evitare la violenza? Cosa ne pensate? Fateci sapere tutto nei commenti. Un bacione dal TeamClio!
