Ciao a tutte!

C’era una volta il rossetto. Ma c’era una volta, migliaia e migliaia di anni fa – e sì, in una terra parecchio lontana. Le fonti parlano addirittura di 4500 anni fa, nell’antica città sumera di Ur. Da allora, il rossetto, ne ha viste di cotte e di crude.

Esempi?! Lo sapete che gli Egizi, oltre al rosso, pare portassero anche altri colori tra cui una certa sfumatura di blu? E che è al suo rossetto che viene attribuita la causa della morte di Elisabetta I? E sapevate che nel ‘700 in Inghilterra, il rossetto rosso era considerato segno di stregoneria, mentre Francia di nobiltà? E pensate che, secoli dopo, sarebbe stato odiato da Hitler e amato dalle suffragette.

Insomma, proprio lui, il rossetto – e, in particolare, il rossetto rosso – ha molto da raccontare e, in quasi 5 millenni, ha scandito la storia delle donne. E non solo.

Vi abbiamo incuriosito?

ClioMakeUp-storia-del-rossetto-rosso.001

Un’incredibilmente dettagliata ricerca sulla storia del rossetto rosso è uscita prima su The Toast (testata che ha attinto da uno studio di Harvard e dalla University of North Carolina Wilmington) e poi su mic.com, andando a cambiare per sempre il modo in cui le lettrici avrebbero guardato il loro beauty-accessorio preferito. Abbiamo allora deciso di approfondire un po’ le ricerche e di riassumervi quella che, a tutti gli effetti, è l’incredibile storia di questo intramontabile prodotto!

Partendo dall’inizio, abbiamo un nome: Puabi di Ur. Abbiamo letto un po’ su di lei e sembrerebbe esser stata una specie di khaleesi, sovrana e sacerdotessa dell’antichissima città sumerica di Ur. Puabi, il cui regno risale al 2500 a.C., è famosa, tra le altre cose, per la sua grandiosa acconciatura e la particolarissima corona che le cingeva i capelli.

ClioMakeUp-storia-del-rossetto-rosso-14

Beh, proprio lei sembrerebbe essere stata la prima (o, comunque, la prima documentata) a dipingersi le labbra di rosso. Con cosa? Una mistura di pietre rosse e…piombo (per la precisione, la biacca). Altro che siliconi e paraffina: per millenni gli antenati dei rossetti sono stati praticamente dei cocktail letali.



ClioMakeUp-storia-del-rossetto-rosso-15

In Egitto e in Grecia, all’immancabile biacca tossica si aggiungevano ingredienti terrificanti come una sorta di purea di formiche o di feci di coccodrilli. Un’alternativa? Il sudore di pecora. Peggio delle pozioni delle streghe, non è vero?

ClioMakeUp-storia-del-rossetto-rosso-13

Beh, per ri-passare dallo schifo al fascino, quantomeno nell’antico Egitto pare ci fosse una certa originalità nei colori. Non solo, infatti, le labbra venivano colorate di rosso (pare che Cleopatra schiacciasse lei stessa particolari coleotteri da cui estraeva la perfetta nuance di rosso), ma anche di arancione e…indaco!! Insomma, l’attualissimo trend delle labbra blu, è praticamente una minestra riscaldata di 3/4 mila mila anni fa 🙂 !

Non solo: venivano usate le scaglie dei pesci per un effetto perlescente!

I primi a realizzare rossetti a base di cera d’api invece che di ingredienti tossici, sono stati i cinesi, intorno all’anno 25. Pare che addirittura aggiungessero oli profumati per far sì che le labbra avessero un buon odore. Vi sembra troppo bello, dopo aver letto gli ingredienti un po’ horror di Egitto e Grecia? Beh, sappiate che per colorarle di rosso, i cinesi usavano sulle labbra direttamente il sangue – non si sa bene di quale animale. Un alternativa vegan, erano invece i fiori di vermiglio.

ClioMakeUp-storia-del-rossetto-rosso-11

Un fatto interessante è che sia in Cina che in Giappone, la forma che si disegnava con il rosso sulle labbra aveva un significato. Nel caso della Cina, cambiava in base alle dinastie; in Giappone, per le Geishe, in base al livello del loro “training”. Se le labbra erano colorate solo sopra o solo sotto, per esempio, era un modo per indicare se la Geisha era particolarmente esperta o meno.

Ah: se pensate che le asiatiche fossero salve dai danni del piombo non siate troppo ottimiste! È vero che il rosso delle labbra era sicuro, ma il bianco per la base del viso era altrettanto tossico, essendo sempre a base di biacca!

ClioMakeUp-storia-del-rossetto-rosso-10

Facciamo ora un salto al XVI secolo. Nel tempo, si è capito che qualcosa contenuto nei rossetti stesse provocando danni o addirittura la morte. Pertanto si sono iniziati ad usare, anche in Europa, ingredienti vegetali e naturali, facendo tornare in auge il rosso sulle labbra.

Addirittura, siccome Elisabetta I ne era una grande fan e siccome il suo aspetto sembrava non invecchiare mai, si diffuse l’idea che il rossetto rosso avesse virtù terapeutiche e che potesse addirittura impedire la morte. Peccato che, anche nei rossetti allora 2.0, il bianco di piombo non mancasse mai.

ClioMakeUp-storia-del-rossetto-rosso-9

Ma cos’è sucesso poi alla Virgin Queen? E cosa stava accadendo, intanto in Francia? Com’è che poi il rossetto rosso è diventato simbolo delle suffragette e anche un messaggio contro il nazismo di Hitler? E Marilyn quando arriva? Scopritelo a pag.2!

81 COMMENTI

  1. Ruby woo, appena torno dal mare torno ad usarlo, con un po’ di abbronzatura è top! Buon giorno!

  2. Carino il post!.. mi ha ricordato la “tesina” che ho portato quando ho fatto l’esame all’accademia di make up… la mia era proprio sulla “storia del rossetto”!

  3. Apprezzo molto questo genere di post, ma gradirei molto conoscere le fonti su cui vi siete documentate. Inoltre il titolo ” l’incredibile storia che nessuno sa” lo trovo un pochino esagerato, sembra quasi abbiate informazioni che nessun altro può reperire.

  4. Domanda: ma come facevano a capire quando una pecora sudava e, soprattutto, poi come prelevavano il sudore??Ahahahaha

  5. Io ho come l’impressione che le mie labbra abbiano una forma strana e stiano bene con tutti i rossetti tranne quello rosso, non so perchè .-.

  6. Io lo so che ora mi bannate.
    La parola “Geisha” non ha il plurale…
    C’è un altro pasticcetto ma non lo dico.
    Bella come storia.
    Mando il link al mio fidanzato così mi permette, forse, di indossare il rossetto rosso anche in sua assenza.
    Red lips forever!

  7. Ciao Granella , spero che il tuo fidanzato abbia cambiato almeno un po’ l’ opinione sui rossetti rossi e che ora ti permetta di metterli anche senza la sua presenza …

  8. Ciao bella!! Purtroppo no. Anzi, lo indosso quando c’è lui e poi si lamenta perché non lo bacio e mi invita a toglierlo. Eppure dice che gli piaccio tutta truccata. Guarda, sto in crisi. Sta cosa mi ha mandata in pallone e per due settimane non mi sono truccata.

  9. io AMO il rossetto rosso!!! h girato un sacco di estetiste per trovarne una ke lo me lo mettesse il gg del matrimonio. cmq il rossetto è l’ unico prodotto di make up del quele non potrei fare a meno. posso uscire la sera completamente struccata ma con solo il rossetto, soprattutto se rosso.
    cmq ho anke i rossetti viola, blu e nero!!

  10. Oh cara , mi spiace , ma facendo così gliela dai vinta e non è giusto per la tua personalità … ti abbraccio

  11. L’ho sempre detto che per me avere il rossetto, soprattutto rosso, è come indossare un’armatura, mi da la carica!

  12. All’inizio del post mi pare di aver visto il riferimento ad una pagina web e ad una rivista, che prende spunto da una ricerca di un’università…

  13. Ciao. All’inizio del post, come sempre, per rispetto delle fonti, abbiamo scritto che le info riportate vengono da “Un’incredibilmente dettagliata ricerca sulla storia del rossetto rosso uscita prima su The Toast (testata che ha attinto da uno studio di Harvard e dalla University of North Carolina Wilmington) e poi su mic.com”.

  14. Guarda, lungi da me voler fare prediche o giudicare. So che ogni coppia ha i propri equilibri ed è giusto così. Però quando sento queste cose io non riesco a stare zitta. Ma non perché sia fondamentale mettere un rossetto rosso, figuriamoci. È che non posso concepire che un fidanzato si imponga in questo modo su quella che è la libertà individuale. E soprattutto, pur capendo che spesso non è facile fare il contrario, per il carattere che ho non concepisco che tu gli lasci questa libertà.

  15. Io adoro il rossetto rosso, ne ho diversi e di diverse sfumature, lo metto abbastanza spesso, soprattutto quando mi sento giù perché mi fa sentire più bella e più sicura di me. A maggio, per il mio compleanno, mi sono regalata ruby woo e devo dire che non potevo fare acquisto migliore, peccato non averlo fatto prima! Alcuni metodi per fare il rossetto rosso in passato erano dei veri e propri pastrocchi, come siamo fortunate noi rispetto alle donne del 1700 e sotto molti punti di vista!

  16. Bel post!! Mi piacerebbe molto un sequel con la storia del rossetto in stick e durante gli anni del 900… comunque amo il rosso, trovo dia carattere al mio viso… pelle chiara con lentiggini (ma non rosata e diafana come quella delle rosse, ho un sottotono più caldo-neutro)capelli castani scuri con riflessi mogano e occhi marrone chiaro… che sfumatura di rosso vedreste bene su di me?? 🙂

  17. brava!! 😉 io qnd mi sono messa con il mio ragazzo, a proposito di minigonne ecc.. gli ho detto: questo è il mio modo di vestire e devi accettarmi così come sono, tanto le peggiori sono quelle ke in apparenza hanno l’ aria innocente!!

  18. :O Ma come sarebbe a dire non ti fa mettere il rossetto rosso? Se il mio ragazzo provasse a dirmi una frase del genere..beh non so come reagirei ma non sarebbe affatto bello! Io fossi in te me ne fregherei alla grande di quello che pensa il tuo fidanzato del rossetto rosso o di qualsiasi altra cosa che decidi di indossare e ti fa sentire bene, si tratta della tua libertà non dovrebbe avere il potere di decidere su di te.

  19. oddio ti stressa ancora con questa storia dei rossetti accesi? mi ricordo che l’avevi scritto un po’ di tempo fa…

  20. Complimenti per questo post bellissimo!! Adoro il rossetto rosso e quindi l’ho veramente apprezzato!

  21. molto interessante questo post! io sono più da rossetti sul rosa e fucsia, ma credo che non ci sia nulla al mondo di più elegante e sensuale di un bel rossetto rosso abbinato ad eyeliner e mascara, un po’ stile pin up per intenderci… ecco quella è la vera femminilità per me nel mondo del make up

  22. Più che altro, se mi hai notata e scelta evidentemente è perché ti sono piaciuta così come sono… Che senso ha cambiarmi?

  23. quando mi ha conosciuta e notata stavo senza trucco e avevo il maglione e i leggins di lana xkè era inverno .. x qst glie l’ ho detto XD

  24. iuppi ci ho preso allora 😉
    potreste fare 1 post sulla storia del brand benecos con i top ?
    1 salutone

  25. Ciao Team Clio!!!
    Io ADORO il rossetto rosso!!! Ne ho sempre uno nella mia trousse e lo trovo un MUST HAVE del make up!!! Raffinato e sensuale, sempre di moda!!!
    In generale per me, nella vita, bisognerebbe avere sempre: un rossetto rosso, una borsa rossa ed un paio di decolleté rosse. Sono accessori SIMBOLO di femminilità!!!
    Interessante la storia di questo colore di rossetto!!!
    Ciaoooooooooooo

  26. mi spiace davvero… il brutto è che queste cose alla lunga finiscono per pesare e rovinare le relazioni. Io sono una che tende ad assecondare il partner ma che litiga ancora fortemente quando è il caso di difendere qualcosa che per me è imprescindibile… non è facile, lo so bene avendo una storia che va avanti da 11 anni, però non va neanche bene che uno dei 2 vieti all’altro qualcosa per dei motivi così stupidi… ti auguro con tutto il cuore che questa cosa non ti faccia stare male e si risolva al meglio

  27. Amo questo tipo di post perchè sono un’appassionata di vintage e ho studiato storia dell’arte ma ogni volta noto imprecisioni e distrazioni. In quello sul makeup anni ’50 avete infilato lo stile pinup primi anni ’40 e il tiger eye di fine anni ’60 che non c’entravano niente, qui “le feci di coccodrillo” sono in realtà un tipo di argilla del Nilo (lo ripete più volte anche la Eldridge nel suo libro), è vero che nei primi rossetti rossi (che sarebbe più corretto chiamare rouge perchè andavano indifferentemente su guance, corpo e labbra, il rossetto solo per labbra è un concetto del ‘900 moderno) c’era il piombo ma non il piombo bianco (biacca) che era una polvere sbiancante e si usava solo nelle ciprie e creme schiarenti e sarebbe stato proprio questo, e non il rossetto che metteva raramente, a avvelenare lentamente Elisabetta I, a differenza di ciò che si dice la Monroe nei film non portava quasi mai il rosso perchè sulla pellicola di bassa qualità dell’epoca sarebbe sembrato nero, spesso metteva sfumature di rosa dal baby al corallo, ecc Sarebbe un segno di rispetto per i lettori ma anche per voi e l’impegno che di sicuro ci mettete fare un po’ più di attenzione e ricerca. 🙂

  28. Anche mio marito all inizio era “scocciato”…ma poi se ne è fatto subito una ragione. Adesso storce un po’ il naso ma non commenta più. Insisti a costo di litigare. Passerà!

  29. Ragazze, vi prego raccogliete questi post bellissimi sulla storia del male-up e fatene un libro! Mi piacciono da matti! 🙂

  30. Sua risposta:” Lo sai che il sentimento è cambiato, mi hai portato ad innamorarmi follemente e io sono preoccupato per la tua incolumità in primis e non voglio passare da idiota, visto che non posso essere con te h24, questi vecchietti qui del circolino accanto pensano che fintanto che io non ci sono possono sbavarti dietro e io mi sento preso per i fondelli”

  31. L’idiota (senza offesa) è chi pensa che un rossetto rosso faccia la differenza su ciò che gli altri pensano o su ciò che tu provi per lui. Non dovrebbe sentirsi lusingato del fatto che gli altri sbavano, ma solo lui può averti?

  32. Se ti interessa il genere ti consiglio “FacePaint” di Lisa Eldridge, per ora solo in inglese ma sta per uscire anche in italiano, avvincente, preciso, dettagliato, poco prevedibile, con immagini in esclusiva splendide <3

  33. Mi ricordavo che avevi già raccontato questa cosa del rossetto rosso. Secondo me è preoccupante. Ti mando un abbraccio forte.

  34. In realtà, spesso non c’è collegamento fra il trucco e gli abiti di una donna e la possibilità che sia vittima di violenza. Invece il discorso del tuo fidanzato mi sembra irragionevole e temo che possa condurlo a vietarti sempre più cose. La violenza non è solo fisica, chi non ti fa un occhio nero ma cerca di plasmarti è un manipolatore. Ti consiglio caldamente di parlarne con un terapeuta o uno psicologo, il fatto stesso che tu ne parli qui significa che ti crea un disagio (comprensibilmente). Ti abbraccio e ti lascio qualche link: http://www.casadelledonne-bs.it/elenco-centri-associazioni-antiviolenza/
    http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/numeri-di-pubblica-utilita-sezione/117-numero-verde-1522-antiviolenza-donna
    http://www.guidapsicologi.it/articoli/i-7-segnali-che-sei-vittima-di-violenza-psicologica

  35. Ciao granella,ti capisco alla perfezione,non tanto per il make up ma X il vestiario,il mio ragazzo mi ha conosciuta tutta tacchi e mini gonna e nel giro di Qc mese mi ha “imposto” tutti i giorni jeans e maglietta,gonne e vestiti lunghi X l’estate,mini e pantaloncini solo al mare…in pratica quando apro il mio armadio mi prende lo sconforto perché non mi riconosco più e sebbene abbia tentato di ricreare uno stile mio,non mi sento a posto lo stesso…devo ammettere poi che le altre ragazze hanno proprio ragione perché tutto qst assecondarlo non è servito granché,anzi siamo in un periodo orribile vicini alla rottura e oggi mi sento molto triste…spero di non essere stata troppo off topic e di non aver annoiato nessuno…

  36. Cara…mi dispiace tanto. Alla fine loro non capiscono che non vogliamo “attizzare” nessuno, ma solo esprumere noi stesse. So come ti senti…ho vissuto anche quello in passato. Ti abbraccio

  37. Forse perché il rosso accentua i difetti. .se difetti si possono chiamare ..
    Prova fatti una foto che vediamo. … 😉 Basta prenderne un prestito uno da una persona cara se non ce l’hai

  38. In ogni caso..se vuoi spenderci poco puoi prendere un Rimmel by Kate Moss e ti togli li sfizio. .. In ogni caso devi sentirti a tuo agio tu. Non sentirti costretta
    Io ad esempio non porto le unghie lunghe anche se sono molto di moda…

  39. È una notizia certa che sta per uscire in italiano? Perché finalmente mi ero decisa a comprarlo, ma se è così aspetto 🙂

  40. lo ha anticipato lei sulla sua pagina FB tempo fa, non so ancora di preciso quando ma ha elencato una nuova serie di paesi e lingue in cui sarebbe uscito a breve e insieme all’Italia c’erano anche Russia, Giappone e Germania in cui ha pubblicato proprio di recente.

  41. Spero di non essere invadente, ma ci tengo a dirtelo: io penso proprio che una relazione in cui l’uomo da’ indicazioni alla donna su come vestirsi non sia una relazione sana! Qs atteggiamento dell’uomo nei confronti della donna mi pare proprio una spia di un qualcosa di più grave, di quella mentalità maschile secondo cui la donna diventa un po’ oggetto e proprietà dell’uomo! Un conto è chiedere al partner, facendo shopping, un parere su cosa ci sta meglio, ma ritrovarsi con un guardaroba in cui non ci si riconosce non va bene! Le rotture delle relazioni sono sempre difficili e spesso dolorose ma sicuramente meriti di meglio! (Non ti conosco, ma nessuna dovrebbe ritrovarsi con un guardaroba scelto da altri ed in cui non si piace ne’ si riconosce) Un abbraccio

  42. Scusa, ma tu permetti ciò al tuo fidanzato? Mi dispiace.. Però è profondamente sbagliato, non farti comandare da nessuno in questo modo, non farti soggiogare. Si tratta solo di un rossetto, non ha senso un divieto. Divieto a chi poi? A una bambina di 5 anni? Sei una donna adulta, scegli tu per te stessa! Sei una donna libera e nessuno deve imporre la sua volontà su di te. Non permetterlo!! Pensaci

  43. Mi sembra ossessivo quest’uomo, scusa 🙁 certamente non può stare sempre con te (ma meno male) e certamente le altre persone ti guarderanno. È naturale, e non accettarlo come fa lui non mi sembra sano!
    Per quanto riguarda i baci, puoi risolvere comprando una tinta no transfer, si asciuga e sta lì, puoi baciare che lei non si muove più una volta asciutta 🙂
    Non rinunciare al trucco se ti fa stare bene, solo per le parole e i comportamenti altrui, perché così gli e la dai vinta e gli permetti di comandarti

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here