LA MIA LEZIONE DI TRUCCO PER “SALUTE ALLO SPECCHIO”

Il 5 maggio ho preso parte, come volontaria, al progetto Salute allo Specchio, ideato dall’ospedale San Raffaele di Milano e creato in base al principio secondo cui, vedendosi al top, ci si può anche sentire meglio e trovare più forza per combattere le lotte quotidiane che, un percorso per contrastare una malattia tosta come il tumore, comporta!

ClioMakeUp-Estetica-Oncologica_8Credits: hsr.it

Premetto che per me è stato un onore, e che la tematica mi tocca tanto dato che purtroppo, come moltissime di voi, anche nella mia famiglia si è dovuta combattere questa difficile malattia; inoltre ogni giorno ricevo email di persone che stanno affrontando questa lotta così difficile, e dare il mio contributo è stato meraviglioso!

ClioMakeUp-Estetica-OncologicaCredits: hsr.it

Anche per questo penso, e ho sempre pensato, che il make-up sia un gesto per noi stesse, che riesce ad andare oltre la superficie e a farci sentire meglio anche nei momenti difficili. È una vera e propria cura che riserviamo a noi stesse: fa parte dell’amor proprio. Mantenere e coltivare la voglia di sentirci “belle come siamo” è sempre un sintomo di forza, di interesse ad andare avanti e a comunicarci agli altri, così come ci sentiamo e come vogliamo essere interpretate dalle persone intorno a noi.



ClioMakeUp-Estetica-Oncologica_7Con il mitico staff! Credits: shoppingandcharity.it

Una volta arrivata all’ospedale, sono stata accolta dalla psicologa e ricercatrice universitaria Valentina di Mattei e dalla responsabile del reparto di oncologia ginecologica del San Raffaele Giorgia Mangili, per poi tenere una lezione di trucco per le pazienti, che hanno partecipato con passione e interesse!

ClioMakeUp-Estetica-Oncologica_1Credits: hsr.it

La cosa che più mi ha colpito è stato constatare come anche solo qualche piccolo accorgimento possa fare la differenza: voi che mi seguite e che mi leggete ogni giorno, infatti, siete super preparate (eheh 🙂 ), ma ad esempio, quando si è prive di sopracciglia, sapere che è meglio optare per la pomata anziché per la matita può cambiare tutto, così come conoscere qualche trucchetto per rendere l’incarnato meno grigio e più roseo.

ClioMakeUp-Estetica-Oncologica_3Credits: hsr.it

Insomma, nulla è scontato, e le piccole cose possono dare tanto, anche far affrontare la giornata con una marcia in più :-)!

ClioMakeUp-Estetica-Oncologica_2Credits: hsr.it

Poco dopo la mia lezione poi si è tenuta una mostra bellissima di…foulard! In collaborazione con l’ospedale, infatti, la storica azienda Mantero Seta ha realizzato Vita, un turbante speciale frutto del lavoro congiunto tra le stylist di Mantero e le pazienti!

ClioMakeUp-Estetica-Oncologica_6Una foto della mostra! Credits: Guido Taroni

ClioMakeUp-Estetica-Oncologica_9In questa foto, Giorgia Mangili, Valentina Di Mattei e Maria Mantero. Credits: hsr.it

Il risultato è stato stupefacente, perché indossare un foulard senza capelli spesso può essere più difficile di quanto possa sembrare: Vita ha invece un elastico che gli permette di non cadere, ed è super colorato e femminile: non ho potuto non provarlo anche io :-D!

ClioMakeUp-Estetica-Oncologica_5Come mi sta? Credits: tgcom24.mediaset.it

Bellezze, se vi è piaciuto il post vi consiglio anche:

1) HENNA HEALS: UNA CORONA DI HENNÉ PER REGALARE SICUREZZA A CHI HA PERSO I CAPELLI

2) ALOPECIA TOTALE O PERDITA DI PELI E CAPELLI: COME AFFRONTARLA? L’ESPERIENZA VIRALE DI KATIE HALE

3) TRUCCO PERMANENTE: HA SENSO? QUANDO LA DERMOPIGMENTAZIONE VALE LA PENA (E QUANDO NO)!

4) CAMBIAMO IL MONDO CON IL MAKE-UP? 3 BEAUTY GURU CON UN MESSAGGIO PIÙ CHE POSITIVO: SANJATI, LEX E MATTHEW!

Ragazze, voi conoscevate l’estetica oncologica, e siete felici del fatto che questa nuova disciplina stia prendendo piede in Italia? Anche voi pensate che il make-up possa andare oltre le apparenze, ed aiutarci ad affrontare con spirito diverso le nostre battaglie? Ditemi la vostra nei commenti bellezze :-)! Un bacione!!!

92 COMMENTI

  1. Per fortuna che al mondo esistono queste realtà di volontariato e lavoro che si occupano di un tema così difficile con una dose di ottimismo e aiutano delle Donne stupende a combattere su tutti i piani questa terribile malattia. Coraggio!

  2. Brava clio! Dimostri sempre di essere una persona sensibile e umana e questo ti rende speciale a tutte noi

  3. Ho finito la chemio a gennaio 2016. Già non è facile ritrovarsi con una diagnosi di tumore a 30 anni, figuriamoci poi il vedersi completamente trasformate!!! Il make up mi ha aiutato tanto, soprattutto per le sopracciglia… Quelle si che fanno la differenza quando se ne vanno! Sembri una sorta di alieno ed il gonfiore da cortisone non aiuta. Vorrei anche aggiungere una considerazione però… Io mi truccavo si, per me… Ma mi è capitato di truccarmi (spesso) per gli altri. Le persone, la maggior parte almeno, non vuole vedere gente malata. Per tanti è una visione disturbante, si vede che ti fissano e distolgono lo sguardo se te ne accorgi. È umiliante per un paziente, ci si sente in imbarazzo, ‘sbagliati’ come se la malattia fosse una colpa. Non lo è!!!! Io ero una piccola mostrina, ma ero fiera di me stessa anche con tutte le difficoltà che ho avuto nel riconoscere la persona che vedevo nello specchio ogni mattina.
    Se un vostro conoscente sta affrontando un tumore non ignoratelo, non provate pietà… Trattatelo come avete sempre fatto! I capelli e le sopracciglia ricrescono, certe ferite non passano tanto facilmente. https://uploads.disquscdn.com/images/076ec8e5f7a7272349289d5332c1beace10f7dab75588110edc9a9e2b8c62292.jpg https://uploads.disquscdn.com/images/ea18287038720d9c93113c52cf445cf8413362dd54ec9893b11f2ece1cba7d23.jpg

  4. Tanta stima per te,Clio! ☺️Sei una persona umile e con tanto amore da offrire! Sono molto contenta di aver letto questo post ☺️

  5. Brava Clio.

    Anni fa quando mio figlio frequentava la scuola elementare, ha conosciuto quello che è tutt’ora il suo migliore amico. La sua mamma non l’avevo ancora conosciuta. Poi finalmente un giorno mi si presenta. Caschetto corto in ordine, di diverse sfumature di biondo, occhiali alla moda, accessori azzeccati e vestita e truccata a puntino. La mammina perfetta puntuale amorevole e sempre bella. Ma bella eh…Sorridente con tutti. E l’aria snob. Cosa avesse sempre da ridere e sorridere non lo sapevo e mi irritava parecchio.
    Dicevo, si presenta, le faccio capire che ho un sacco di problemi, laseparazioneiltribunalegliassistentisocialilapsicologalavvocatoilmantenimentomancatolostalkingleingiurie, e di ascoltare lei non avevo voglia.
    Inseguivo i miei pensieri mentre lei parlava e sento solo le ultime parole: “Sono un po’ stanca ma sono contenta di aver fatto tutto oggi, non è sempre facile. Domani invece vado dall’oncologa e tornerò distrutta. Puoi tenermi Claudio dopo scuola e fin dopo cena?”.
    Oncologa?
    Che oncologa?
    In che senso oncologa?
    La guardo: ha una bella pelle, forse le dita un po’ gonfie (ma noi donne ci appaiamo sempre con la ritenzione idrica, mica andavo a pensare…), ornate di anelli e unghie con una nail art bellissima.
    I capelli sono perfetti, lei si accorge che la guardo e ride come una matta. Mi fa “Pame’, questa è una parrucca, fatta di capelli veri, credevi che fossi gnocca così al naturale?” E ride.
    Io “Sì, sei una bella donna…”.
    Ci scambiamo i numeri di telefono.
    Inizio a frequentare casa sua.
    Era tutto in ordine, ai figli continuava ad impartire la stessa educazione tra “bastone e carota”, compiti e gite fuori porta. Lei impeccabile, potevi chiederle qualsiasi consiglio e aveva una risposta a tutto. Anche quando rispondeva col silenzio, era una risposta giusta. E mi diceva “Sai cos’è il bello adesso? Che posso dire tutto quello che penso, fare quello che mi piace e dire cosa non mi piace, decidere con quali persone voglio stare”.
    Al mattino a volte andava dall’estetista “per togliere gli ultimi peletti rimasti sopra le labbra” e farsi sistemare le unghie: Ogni settimana sfoggiava delle decorazioni pazzesche sbrilluccicose, a volte froufrou, a volte dark, a volte celestiali, da fare invidia!
    Si truccava sempre, andava a fare shopping e le dicevo “Complimenti, la vivi bene la cosa” (io che mi rifugio nel vittimismo appena mi si scheggia un’unghia) e lei mi ha insegnato una cosa speciale:
    “Si inizia una seconda vita, quando ti accorgi che di vita ce n’è una sola”.
    Sapeva che non sarebbe mai guarita, ma sperava di vedere i figli diplomati.
    Andava alle feste, si divertiva al karaoke e faceva weekend romantici col marito, in montagna.
    Poche volte l’ho vista senza parrucca, era quando le terapie erano fortissime e lei dai dolori non riusciva ad alzarsi dal letto.
    In certi periodi era gonfia ovunque, sfigurata.
    Poi risorgeva e tornava dall’estetista, a fare shopping e a cantare al karaoke, a preparare la sua torta di mele che le invidiava tutto il quartiere (e di cui speravo mi passasse la ricetta segreta) ridere come una matta.
    Mi arriva un giorno una mega notiziona: niente più terapie d’urto in ospedale, ma una terapia di mantenimento “leggera” da fare a casa! Aahhh, com’era felice. Era tornata anche a prendere tutti i giorni il figlio da scuola, mi mostrava le foto del matrimonio a cui era stata invitata di recente, mi mostrava i suoi ultimi acquisti, tra cui un paio di leggins leopardati! E le unghie? “Ah, guarda, ho tolto la ricostruzione, ora mi ricrescono e me lo metto da sola lo smalto, tanto ho imparato a fare tutte le decorazioni”. Mesi e mesi di felicità.
    Le mancava il lavoro e a volte si rammaricava di non avere la forza di lavare i piatti.
    Una volta sola l’ho vista piangere e non sapevo cosa dire.
    Ma era poi tornata ancora a sorridere.
    Le piaceva leggere e sfogliare vecchi album di foto ma più di tutto, amava la magia del Natale. Preparava un albero bellissimo, enorme che sfiorava il soffitto, con tutti i pacchetti colorati sotto, il presepe curato in ogni dettaglio.
    Non ha mai smesso di avere Fede e ci scambiavamo i riferimenti biblici da leggere.
    Man mano che passavano i mesi ricominciava a riprendersi la propria indipendenza e non mi chiedeva più di occuparmi di suo figlio, anzi, voleva che il mio stesse da lei, a far compagnia o i compiti insieme. Riusciva a riordinare i cassetti e gli armadi.
    Faceva trovare il pranzo pronto al marito.
    Una rinascita più che meritata.
    Non andavo più a trovarla tutti i giorni, pensavo fosse giusto che si godesse la sua famiglia.

    ” Voleva partire ancora per la Sicilia, ad agosto,a trovare la mamma e le sorelle e l’oncologa le ha suggerito una nuova cura sperimentale per “fare il pieno” prima delle vacanze. Stava bene. Era contenta. Sempre bella come una bambola. Secondo me me l’hanno ammazzata. Lei stava bene, lo vedevano tutti che stava bene, non le servivano altre cure nuove” Questo mi aveva detto suo marito un mese dopo il funerale.
    Mi mostra da cellulare una foto di lei, che dorme in treno.
    “Lo vedi com’era bella? Guardala…una bambolina…la mia gioia e la mia vita. Era così anche quell’ultimo giorno in ospedale, a volte mi chiedeva di te”.
    Gli ho chiesto “Ma adesso tu come fai?”
    Lui “Lei mi ha insegnato tutto, stai tranquilla”

    Anche a me ha insegnato tutto.
    Ma per la ricetta della torta alle mele, mi sa che devo aspettare ancora un po’.

    Ciao Gabriella.
    Già che ci sei, mettiglielo un po’ di fard a ‘sti angioletti, che mi sembrano sciupati.

  6. grazie delle tu parole, spesso non si sa come comportarsi di fronte ad una persona che sta combattendo un tumore…un abbraccio

  7. Brava Clio!
    É importante parlarne e condividere queste esperienze.
    La prevenzione salva molte vite in qualsiasi malattia!
    Vorrei ricordare anche le malattie cardiovascolari (prima.causa di morte al mondo e vorrei ricordare che tantissima gente a cui é stata prescritta la terapia non la segue!!!) e il glaucoma (di cui si parla poco).

  8. Grazie Clio per questo post, mi hai commossa. Anno scorso ho avuto a che fare col reparto di prevenzione oncologica all’ospedale di Forli in quanto mi ero sentita un “gnocchino” al seno dx facendomi l’autopalpazione. Non vi dico il malore che mi e’ venuto in quel momento! Fortunatamente e’ tutto sotto controllo e non e’ nulla di brutto, ma li x li e per le settimane nelle quali ho dovuto aspettare le risposte ( agoaspirato e biopsia) mi sono “azzerata”, ero come in una bolla, quindi oni volta che leggo di queste cose non riesco a non sentirmi coinvolta. Le donne che affrontano questa malattia sono delle guerriere ehanno tutto il mio rispetto ed ammirazione ed e’ giustissimo che possano valorizzarsi con il trucco per recuperare un minimo di autostima. Sono contenta che esistano queste strutture e darei una medaglia a tutti i volontari che sono impagabili. Ciauu

  9. Un grande abbraccio a te e alla sua famiglia. Deve essere stata una persona straordinaria, una forza fuori dal comune.

  10. Spero di scrivere tutto giusto xche’ ho le lacrime e non vedo la tastiera ma ti volevo comunque scrivere che la tua storia e’ al tempo stesso bruttissima e bellissima…cmq grazie x avercela raccontata. Mi dispiace moltissimo per la tua amica. Davvero.

  11. Ciao Clio, queste iniziative sono bellissime! Credo che davvero il makeup possa essere d’aiuto..Io purtroppo ho perso pochi mesi fa un cugino giovanissimo e qualche anno fa la persona che sarebbe diventata mia suocera (e di sicuro sarebbe stata una suocera fantastica): ricordo quanto le sia pesato perdere i capelli e le sopracciglia e quanto sollievo le dessero le parrucche e il makeup.. ricordo ancora la sua felicità quando le avevo regalato un bel rossetto rosso e un kit per disegnare le sopracciglia.. e spero che il suo sorriso contagioso ora possa rallegrare anche gli angeli.. ♡

  12. Ho i brividi. Sei riuscita a trasmettere una valanga di emozioni con il tuo racconto. Non aggiungo altro, se non grazie.

  13. Sei una donna meravigliosa e sei bellissima anche con pochi capelli , un augurio di tutto cuore … il peggio è passato ora si cambia pagina . Ciao donna coraggio

  14. Cara , tu mi fai sempre venire il magone … che la tua amica Gabriella sia in buona compagnia … la mia famiglia è tutta lì con lei .

  15. Chi ha perso tutti i famigliari come me con questo brutto male 2 su 3 , quando legge queste cose non può fare altro che pensare , pensare a come a volte si vive male con tanta cattiveria e ipocrisia e poi in un minuto ti si rivoluziona tutto … sono molto felice che la medicina abbia fatto progressi e che per noi donne ci sia anche un aiuto nel makeup e tu Clio con la tua bontà e generosità hai dato sicuramente un grande contributo . Auguri a tutte le donne che sono in terapia in questo momento , vi sono vicina , un abbraccio .

  16. Io ho imparato ha disegnare le sopracciglia sulla mia mamma, che a 59 anni, nel 2000 è stata operata di un K al seno e ha perso capelli e sopracciglia.. appena stava meglio dopo le terapie, parrucca, un po’ di trucco e via la portavo fuori… adesso è una splendida 75 enne ed è ancora qui con me!

  17. Un grosso in bocca al lupo per la tua rinascita! Non perdere mai il tuo bellissimo sorriso ❤️❤️

  18. Sono senza parole. Ma siamo mortali, e purtroppo non possiamo decidere quanto durerà la nostra vita. Possiamo solo viverla appieno, e la tua amica l’ha fatto di sicuro, lasciando un’eredità preziosa a te e a tutti. Se non è vita segna di essere vissuta questa!

  19. Io ho perso mio padre a causa del cancro. Aveva già 83 anni, e il tempo fra la diagnosi e la morte è stato breve. Fino ad allora aveva vissuto quella che sembrava la migliore delle vite, parlando di salute. Potrei quasi dire che persino il cancro è stato buono con lui, anche se alla fine si è fatto sentire. Ma solo alla fine. C’ero io a raccogliere il suo ultimo respiro, dodici anni fa’. Mi manca, ma ho avuto il privilegio di averlo accanto a lungo. Mia suocera invece aveva solo 33 anni quando il cancro l’ha uccisa. 33 anni e tre figli: mio marito e la sua gemella ne avevano solo tre, l’altro figlio sette. Io sarei nata l’anno dopo. Mi dicono che fosse una donna eccezionale, mi spiace tanto di non averla potuta conoscere. Mi manca anche lei. Nostra figlia è il suo ritratto. Le persone che ci amano non ci abbandonano mai del tutto.

  20. Non è facile no una diagnosi di tumore a trent’anni! Ma che bella che sei in queste foto. Ispirano tutto tranne che pietà. Però vorrei spendere una parola per la compassione, che è diversa dalla pietà: vuol dire patire insieme. Ecco, questo sì che vorrei fare se qualcuno che amo si ammalasse: prendere un po’ del suo patire su di me e alleggerire il suo fardello. A volte le parole hanno significati che ci siamo dimenticati. Spero che il sorriso che hai in queste foto ti accompagni sempre. Baci

  21. Sono un medico e da laureanda negli anni scorsi ho frequentato oncologia,sptt gli ambulatori di k mammella e ginecologico femminile xk’ avrei voluto occuparmi di qst; poi con il concorso per la specializzazione che da qualche anno è nazionale,sono entrata a radioterapia (una tecnica radiologica che affianca la chemio x il trattamento dei tumori),inizierò a novembre!!!
    Una mia carissima zia 4-5 anni fa è stata colpita da un tumore al seno quindi l’argomento mi riguarda molto da vicino x vari aspetti!!!
    La diagnosi di un cancro è una batosta,oggi esistono molte terapie x combatterlo e x fortuna a volte ci si riesce; la chemio è pesante,x alcuni pz devastante,si inizia un lungo percorso da affrontare con grinta e determinazione cercando di non farsi abbattere dalla malattia!!!
    Sappiamo qnt noi donne teniamo alla nostra chioma e ritrovarsi calva da un giorno all’altro senza ciglia nè sopracciglia non deve essere affatto facile da affrontare…..non potrò mai dimenticare la prima volta che vidi una pz calva,qnd poi vidi mia zia senza parrucca fu un trauma…. la sua nipotina che all’epoca aveva 6-7 anni la prima volta le disse “rivoglio la mia nonna,qst nn sei tu”…
    Tutto qst x dire che penso sia importantissimo anche un semplice gesto di bellezza x sentirsi meglio e mi fa piacere che si inizi a dare importanza alla cosmesi anche x i malati oncologici

  22. Che bello sentire una figlia parlare così……accidenti se l’amore aiuta! È una medicina è una cura efficace e da quello che dici, tu hai curato la tua mamma!

  23. Si, un bene prezioso, un’eredità incommensurabile. E così, anche se mi manca, i suoi insegnamenti mi fanno sorridere.

  24. Immagino. 🙁
    Be’ è vero quello che ti ha insegnato, bisogna apprezzare la vita finchè la si ha. 🙂

  25. Un abbraccio virtuale infinito. In bocca al lupo – il posto più sicuro del mondo – per ogni cosa!

  26. Tu devi pubblicare qualcosa, devi scrivere! i tuoi “pezzi” sono sempre piacevoli, scorrevoli, dimentico che sto leggendo un commento…e mi perdo nelle tue parole, immaginando e quasi vivendo quello che descrivi. Scrivi!

  27. Grazie Clio, sei dolcissima! E ancora complimenti per questa bellissima iniziativa a cui hai partecipato!

  28. Che belle cose hai scritto, è proprio così. Mia zia sta affrontando questa battaglia e io non so cosa darei per risparmiarle un po’ di dolore

  29. Complimenti per la tua forza d’animo e nelle foto stai davvero bene!! In bocca al lupo per tutto e GBY!

  30. Una cara amica sta combattendo da ormai 3 anni…tra interventi e continue terapie non si sa se e quando ne uscirà…la rivedo molto in questa descrizione…sempre sorridente, combattiva, ottimista, a volte persino troppo… Il carattere aiuta sicuramente molto a sopportare e ad affrontare queste batoste, purtroppo non sempre basta. Noi amici possiamo solo continuare a sperare e starle accanto. Complimenti per come scrivi, commovente e coinvolgente

  31. Un mio grosso rammarico è di essermi appassionata al make up dopo che mia mamma ha affrontato tutta la trafila intervento – radio – chemio…sicuramente vedersi meglio aiuta nel percorso! Lei per fortuna ha un carattere molto forte e non si è mai fatta abbattere, ma avrei potuto aiutarla davvero. Di questi progetti dovrebbero farne davvero di più, aiutare lo spirito aiuta anche il corpo e viceversa!

  32. Ragazze, grazie a tutte… Non mi aspettavo tanti incoraggiamenti! Siete fantastiche, grazie davvero.

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