Ciao a tutte!
In questi giorni Io prima di te è sulla bocca di tutti: il film è un adattamento dell’omonimo romanzo del 2012 di Jojo Moyes e ha ricevuto recensioni molto contrastanti: o lo si ama, o lo si trova parecchio disturbante.
Protagonista è un’attrice di cui abbiamo parlato spesso qui sul blog, complice anche una leggerissima passione di Clio (e di tutte noi) per Il trono di spade: Emilia Clarke, che nel film interpreta un personaggio che non potrebbe essere più diverso da quello di Daenerys.
Nel post vi raccontiamo qualche curiosità sui film (ma senza spoiler, non preoccupatevi!) e vi parliamo dei chiacchieratissimi look della protagonista Louisa Clark, senza dimenticare naturalmente il suo trucco. Cominciamo!
IO PRIMA DI TE: IL FILM E LE POLEMICHE
In Io prima di te Emilia Clarke è la giovane e sognatrice Louisa Clark, che dopo essere rimasta disoccupata trova lavoro come assistente per Will Traynor, reso tetraplegico da un incidente avvenuto due anni prima. Senza temere di spoilerare nessuno, possiamo comunque parlare dell’accesa polemica che ha coinvolto i sostenitori dei diritti dei disabili: secondo molti, il film veicola il messaggio che le persone disabili sono fondamentalmente un peso per le loro famiglie e per le persone che li circondano, e soprattutto, che una vita da tetraplegico non è degna di essere vissuta.
Tu sei più o meno l’unica cosa che mi fa desiderare di svegliarmi.
L’hashtag #MeBeforeEuthanasia si è diffuso anche presso personaggi famosi disabili, come Liz Carr, Penny Pepper, Cherylee Houston e Dominick Evans; e si sono verificate proteste in tutti gli Stati Uniti, ad opera di associazioni di attivisti contro l’eutanasia, come Not Dead Yet. Comunità di disabili hanno cooperato a livello internazionale per protestare contro il film su larga scala.
“Io non voglio che tu perda tutte le cose che un altro potrebbe darti”. Non vi stiamo raccontando niente che già il solo trailer non rivelasse.
L’autrice del libro, Jojo Moyes, ha dichiarato di avere avuto due membri della famiglia con una disabilità che richiedeva un’assistenza 24 ore al giorno, come Will. Ma la molla per scrivere il libro è scattata quando la Moyes ha avuto notizia di un giovane sportivo che era rimasto tetraplegico dopo un incidente e che, diversi anni più tardi, ha convinto i genitori a portarlo da Dignitas, associazione svizzera per il suicidio assistito.
Secondo la Moyes, in una situazione del genere non esiste il bianco o il nero, e non si può giudicare con il metro del giusto o dello sbagliato, o dei diritti e dei torti, a priori. È questo punto che, come scrittrice, l’ha affascinata e spinta quindi a scrivere il libro.
Jojo Moyes
Durante la realizzazione del film, la Moyes ha lavorato a stretto contatto con Thea Sharrock, la regista, ed è rimasta entusiasta della versione cinematografica dei suoi personaggi, che a suo dire non potevano essere più vicini a ciò che aveva immaginato.
Ma per i fan de Il Trono di Spade è stato strano vedere Emilia Clarke nei panni di un personaggio così diverso da quello che l’ha resa famosa: Louisa è una ragazza alla mano, allegra e un po’ eccentrica, e non ha nulla in comune con Daenerys.
Pare che per la parte di Louise Emilia sia stata scelta tra 300 altre candidate: secondo Moyes e Sharrock, nel film quello era il ruolo più difficile da interpretare.
Ma ora passiamo a discorsi meno gravi e più vicini a quelli che siamo solite trattare qui nel blog: lo stile della protagonista e i suoi divertenti beauty look!
Ho letto il libro….mmmmhhhhh… non mi è neanche dispiaciuto. Sicuramente molto romantico, ma è la classica storia un po’ trita e ri-trita….
Non so se andrò a vedere il film. Se leggo prima i libri, purtroppo i film (di solito) non mi piacciono mai. (es. ultimo “American Sniper” che film e libro c’entrano poco). Vedrò!
Or dunque… Io ho visto il film e letto il libro e sinceramente ho apprezzato più il primo che il secondo, che in alcuni punti ho trovato un po’ forzato nello stile e contenuti. Mi sarebbe piaciuto, tuttavia, che anche dal film trapelassero un po’ di più certe storylines presenti nel libro e che purtroppo sono dovute essere accantonate per questione di tempi della pellicola, immagino. Per la polemica, io la trovo un po’ inutile, nel senso che sono d’accordo che chi ha una disabilità non debba essere considerato finito e che può di certo vivere con dignità e fare mille cose e anche di più (Alex Zanardi, per citare un personaggio incredibile, senza due gambe riesce a fare cose che io sono troppo polla da riuscire a fare pur avendone due funzionanti). Il punto è però che non tutti sono così forti, non tutti sanno combattere come certe persone diversamente abili di cui a volte leggiamo le storie. In sostanza, credo che sia tutto molto, troppo, personale per sparare giudizi a destra e a manca. Considerando poi il film per quello che è, non mi è affatto dispiaciuta ed ho apprezzato molto Emilia in questo ruolo anche se, non ridete di me, io a volte sono rimasta troppo distratta dalle sue sopracciglia in continuo ed eccessivo movimento
Il film mi è piaciuto molto..poi adoro lei come attrice da Game of thrones! Guardando varie interviste si può capire che è molto simile al suo personaggio nel film! Simpaticissima!
Le sopracciglia !! Stesso identico pensiero, non capisco perché l’hanno fatta recitare così quando in Game of Thrones riesce ad essere normale..
Domani sera andrò al cinema a vedere l’amora mia: mi ha già conquistato con il trailer e con questo post ♡ ♡ ♡
Sei riuscita a leggere il libro di American Sniper? Perché io avevo visto il film e non mi era dispiaciuto, allora ho scaricato l’anteprima del libro ma….aiuto! Le prime pagine erano talmente intrise di patriottismo americano che mi hanno fatto venire l’orticaria e l’ho chiuso. Si salva alla fine?
Aspetto altre critiche ma a questo punto non so se leggerò il libro di “io prima di te”. Magari il film..
ciao, ho visto il film, mi è piaciuto e sinceramente trovo la polemica inutile. Ogni volta che per necessità narrative (in libri o film) viene toccata una categoria/gruppo di persone, questo gruppo si sente offeso, e oggi è toccato ai disabili. Il film secondo me non incoraggia l’eutanasia (che cmq resta una scelta personale, individuale e privata) ma offre il punto di vista di una persona che vive una situazione particolare.
Sinceramente Emilia non mi piace particolarmente e non riesco a vedere tutta questa figaggine che gli altri vedono, però mi piace come attrice, il film l’ho visto in lingua originale e lei è molto intensa.
Il tema del eutanasia mi interessa molto. Non che io abbia in famiglia un disabile o tetraplegico, non ne ho visto mai uno. Però leggo tutti gli articoli e vedo tutti i film, è una cosa che mi affascina e schifisce allo stesso tempo. Non è che ora sono un esperta o cosa, tutt’altro: non so cosa passa per la testa di uno che sceglie la morte assistita. È la paura o il coraggio?
Di sicuro nessuno può capire, nessuno può dire, nessuno può decidere, se non loro stessi.
Io ho adorato le scarpe di Louisa… Troppo troppo adorabili!!!
A me non piacciono mai le prese di posizione troppo nette, soprattutto in relazione a certi argomenti, perchè nessuno può giudicare la vita di una persona, come si sente o le scelte che fa in base alla propria condizione.
Dico questo perchè non so che cosa potrei pensare di me stessa o del mio futuro se fossi nelle stesse condizioni del protagonista del film, per cui dire che una cosa è giusta o sbagliata a prescindere non ha senso.
Il problema è che troppo spesso si cerca anche la polemica dova magari non c’è.
Si potrebbe semplicemente pensare che il film voglia raccontare il dramma del protagonista (perchè sempre di una vita difficile si parla) e di come riesce ad affrontarlo grazie all’amore di una persona. Cioè si può vedere anche in ottica positiva.
Almeno è quello che ho pensato io.
Io penso che la tv e il cinema debbano rispecchiare la realtà di oggi e nella realtà ci sono persone che sfortunatamente hanno una vita difficile è scelgono di ricorrere all’eutanasia. Non ci trovo nulla di male nel film o nel libro, non è un incoraggiamento al suicidio, è uno specchio di una parte della realtà.
Devo dire di aver visto il film sia in lingua originale che doppiato in italiano e ragazze…la differenza c’è!
In italiano ho avuto gli occhi lucidi su alcune scene, in lingua originale sulle stesse scene ero un fiume in piena! La voce spezzata degli attori mi ha dato il colpo di grazia, per esempio quando Will nell’ultima scena canta la canzoncina
E’ molto carina Emilia e il suo personaggio è veramente profondo e complesso, il film si fa vedere, ma ovviamente per questioni di tempo alcune cose del libro non sono state nemmeno toccate…. Cmq è un film da vedere, bravi protagonisti, belle ambientazioni, vestiti interessanti, una sceneggiatura buona e brillante, anche se il primo tempo è nettamente superiore al secondo. Le polemiche sinceramente le posso capire, ma se ci si ferma a riflettere cinque secondi invece di aprire la bocca a vanvera, credo che il libro sia intriso di particolare sensibilità e contrariamente a quello che dicono non porta assolutamente il messaggio che la vita da tetraplegico non vale la pena di essere vissuta, piuttosto mi sembra l’esito di un percorso doloroso in cui si raggiunge l’accettazione dei propri limiti e si ha in un certo senso fatto pace con tutto ciò che si ha e si ha avuto, tanto da decidere di chiuderla lì. Senza mai voler dire è giusto o sbagliato…. Consiglierei cmq a tutte la lettura del romanzo…
Allora non sono l’unica ad averlo notato!! Mia sorella mi ha detto che è colpa della mia ossessione con le sopracciglia, ma stavolta era proprio palese, dai!
Ciao Marty… mah? Il libro non mi è dispiaciuto, ma non mi ha fatto neanche impazzire. Direi senza infamia e senza lode. Non sono il mio genere, nè uno, nè l’altro.
Gli americani sono così, patriottici fino alla morte! Io spesso li trovo esagerati e anche, perchè no, un po’ assurdi.
Tu riprova a leggerlo… poi se non ti piace..pazienza. A volte bisogna essere nel momento giusto per leggere qualsiasi cosa. A me capita di essere nel “periodo thriller” (e passo mesi a leggere solo quello), poi ci sono i periodi romantici (rari), poi si aggiungono tutti gli altri! Sarò strana io?
Ciao Zuzi… prova a leggere “100 giorni di felicità” di Fausto Brizzi…. secondo me ti piacerebbe un sacco!
Visto il film, pianto dall’inizio alla fine.. Se siete mentalmente instabili non ve lo consiglio
No no, anche io vado a momenti! Ad esempio, ho letto “Lo hobbit” in un periodo sbagliato e il risultato è che non l’ho apprezzato come si deve.
Adesso potrei entrare nel periodo romanzo storico, vedremo..
Ahahah è stato una delle cose che più ho notato!
Segnato!
Passa una buona giornata, Cri!
A me è piaciuta parecchio la mimica facciale di Emilia! Lou non è solo eccentrica ma anche “scemotta”, un po’ adolescenziale, quindi penso che le smorfie accentuate rientrassero pienamente nel personaggio
Adoro Emilia, Il trono di spade e questo film. Trovo che il regista sia riuscito a calibrare bene le parti più frizzanti e comiche con il clima drammatico generale. Io avrei invertito però le 2 pagine del post, avvertendo le lettrici che lo spoiler ci sarebbe stato e non il contrario, perchè dal modo in cui è stato scritto è chiarissimo come va a finire!
Anche tu cara. Bacione grande!
Ciao! Anche io sono sempre stata interessata al tema anche se come te non ho esperienza diretta in merito. Non so se l’hai già fatto ma ti consiglio il libro “Io vi chiedo il diritto di morire”, tratta di un ragazzo rimasto tetraplegico ma lucido in seguito ad un incidente stradale e chiede appunto il diritto di morire. Non ti dico come finisce nel caso tu lo volessi leggere. è una storia vera, molto toccante.
Al di là del fatto che il film ormai è spoilerato alla grande… Credo anch’io che sia sbagliato sparare giudizi senza sapere e senza conoscere. Vi assicuro che il contatto quotidiano con disabili malati psichici e terminali cambia la vita in maniera incredibile, e queste persone mi insegnano tanto… Però non tutti hanno la forza dentro necessaria ad affrontare il dolore, e non possiamo che comprenderli.
Non ho visto il film ma non capisco le polemiche, è ovvio che chi ha determinati problemi non debba per forza voler morire, ci sono tantissime persone che nonostante tutto hanno una vita normalissima e felice anche grazie alla loro forza, ma non tutti sono così, per alcuni può essere un problema troppo grande e scelgono una strada diversa, non penso sia giusto giudicare chi fa questa scelta non ci vedo nulla di male nel rappresentare ciò al cinema.
Ho avuto la stessa impressione…il libro mi ha affascinato ma in alcuni punti l’ho trovato meno scorrevole. Invece ho apprezzato molto il film e come sono riusciti a rendere i personaggi, meglio di come trapelavano dalle pagine del libro. Per me è un successo dato che di solito il film è deludente per chi ha letto il libro prima 😉
Ma solo a me non fanno impazzire questi film un po’ “americani” in cui l’amore risolve ogni cosa? Io lavoro con persone disabili e mi domando quanto un film che è un po’ anche una favola come questo possa davvero contribuire alla riflessione su un tema importante e complesso come quello della disabilità
io non ho visto il film e non credo lo faró, non mi piace il genere. Però credo che quando vai a toccare temi cosi delicati si creeranno sempre critiche e malcontenti. Io conosco una persona disabile, per colpa di un ictus é rimasto quasi paralizzato nella parte sinistra del corpo con necessità di assistenza tutto il giorno… e spesso se ne esce con frasi tipo, non voglio piu stare cosi, mi sento un peso, sarebbe meglio morire…ora, solo loro sanno cosa si prova..ma io credo che un film sia un film, che spesso racconta una verità un po scomoda…ma rimane sempre un film..non puo raccontare la disabilità verso gli occhi di tutti, però se nel film ci sono quelle frasi, credo rappresentino un minimo di verità
Premetto che non ho letto il libro né visto il film, ma da come è descritto qui sembra che sia un remake romantico di “quasi amici”
A me non sembra che “l’amore risolve ogni cosa”, infatti Will, pur essendo innamorato di Louisa, non ritorna sui suoi passi e decide comunque di andare alla Dignitas. Anche la favola non c’è: le situazioni sono molto concrete, c’è sofferenza, si capisce che Will ha tentato il suicidio in passato, c’è la volontà da parte della famiglia e della protagonista di far cambiare idea all’uomo e il “fallimento” di questo progetto, poi il viaggio in Svizzera…insomma, probabilmente una favola sarebbe finita bene, e non è questo il caso.
Che spoilerone…
Secondo me il film è molto bello e per niente banale. I personaggi azzeccati e lei è fantastica come attrice!
In effetti in molti degli articoli che abbiamo letto è stato fatto questo paragone. Ciao!
….. spoiler su spoiler insomma xD thanks
ti ringrazio per averci rovinato il finale. ecchecaxxo! ma non t’è venuto in mente????
ciao. ho letto il libro e visto il film che ovviamente per questioni di tempo non ha potuto rappresentare interamente il romanzo. ondata di polemiche inutili. il tema del libro e del film non è il fatto di essere tetraplegici. il film tratta del diritto di decidere della propria vita e del diritto all’eutanasia.
Mi spiace, volevo solo rispondere a Socks che il film l’ha visto! Dai commenti di altre ragazze sopra e dallo stesso post comunque si capisce come finisce il film, no?
Me spias! Però dai, se interi gruppi di disabili si sono risentiti, come andrà mai a finire questo famigerato film?
…one-one XD
“Interessante scelta di calzature”
Hai ragione, forse è anche per questo che per lei il film è stato così importante da fare persino il tatuaggio!
Hai completamente ragione! In lingua originale è tutta un’altra cosa 🙂
Non ho letto il libro e non ho visto il film…..nel trailer lei però è proprio un amore!
Ma dai laurita non ha fatto nessuno spoiler su, io pur non avendo letto il libro prima di vedere il film, sapevo comunque già il finale… Se n’è parlato così tanto in giro, era inevitabile saperlo, ma il film me lo sono goduta comunque e con piacere.
Già preso! Sto aspettando di finire i quattro volumi de l’amica geniale di Elena Ferrante, e poi questo libro sarà la mia compagnia dei viaggi in treno ☺️
le sue sopracciglia hanno una loro vita propria! 😀 molto espressiva, a volte in maniera eccessiva ma credo che per il personaggio vada bene. riguardo alla polemica sottoscrivo quello che hai detto tu: è tutto talmente soggettivo e personale…
l’ ho pensato anch io quando l’ ho visto
visto ieri con madre e sorella e mi è piaciuto abbastanza: ho piagnucolato parecchio, mi ha davvero commosso in certe scene. ora voglio leggere il libro e mi incuriosisce anche il seguito.
i look di lou sono spesso esagerati e quasi ridicoli (tant’è che anche lui la prende in giro) ma a me molte cose piacciono da morire, il maglioncino con le rose, le camicette, le gonnelline, il vestito con le farfalle… spesso sono mixati in maniera ridicola.
per quanto riguarda le poemiche… davvero possiamo dire cosa sia giusto o sbagliato? come ci si sente a non poter muovere un dito (letteralmente)? a essere dipendenti in tutto e per tutto dagli altri e contemporaneamente essere lucidi? a farsela addosso? ad essere imboccato? a non poter fare più le cose che si facevano un tempo, anche cose banali? la risposta è che possiamo solo immaginarlo. c’è disabilità e disabilitaà e tante persone riescono a fare un milione di cose, a praticare sport, a lavorare e spostarsi/vivere in autonomia: un tetraplegico no. la verità è questa.
io faccio l’ educatrice e uno dei bambini con cui lavoro è in carrozzina, non ha mai camminato, non è mai andato in bicicletta o giocato a pallone con gli amichetti, ha ridottissime capacità di movimento degli arti superiori… dovreste vedere la sua frustrazione nel rendersi conto di non riuscire a fare cose per gli altri semplicissime e automatiche (una su tutte, estrarre i colori dall’ astuccio). e lui così c’è sempre stato, dovrebbe esserci abituato, per lui è la normalità. eppure la sua frustrazione è palese e palpabile e spesso sfocia anche in atteggiamenti oppositivi e “odiosi”… dovrei parlare al passato in effetti, ormai abbiamo instaurato un bel rapporto ma ci è voluto taaanto lavoro e ce ne vorrà tanto altro…
scusate il papiro ma mi sento molto colpita dalla tematica della disabilità
Visto ieri sera il film, e debbo dire che mi è piaciuto. Non so se leggerò il libro.
Non voglio entrare nel merito sul discorso “eutanasia sì – eutanasia no”, perché questo non è il contesto adatto. Mi permetto solo di dire che secondo me le polemiche sono inutili: ognuno di noi, malato o meno, ha il suo personale percorso da fare, in questa vita. Stop.
Il film l’ho trovato profondo ma non pesante o con pretese intellettualoidi, ben recitato e davvero toccante. Magnifiche le ambientazioni ed interessanti gli abiti (ucciderei – scherzo! – per l’abito rosso della sera al concerto!) Emilia Clarke mi è piaciuta: l’ho trovata molto a suo agio nella parte, si vede che in lei c’è molto di Louisa (amora, si chiamava come me <3). E' una storia d'amore, molto dolce ed appassionata, che finisce male.
Non ho letto il libro e non posso fare paragoni con il film(che ho visto ieri sera con la mia migliore amica),ma ci è piaciuto veramente tanto e ci ha commosse.Merita tantissimo questo film,sia per la storia,sia per la notevole interpretazione della Clarke e di Claflin,sia per i dialoghi ben strutturati.Non spoilero niente perchè non tutti hanno visto il film,perciò andatelo a vedere,ve lo consiglio vivamente 😉
Sono d’accordo con il tuo pensiero.
A me Emilia Clarke piace,perché non ha l’altezza statuaria di una modella,anzi mi sembra che non arrivi nemmeno al metro e sessanta,e non ha nemmeno la magrezza che caratterizza quasi tutte le top model,eppure è bellissima.Ha due occhi meravigliosi di color verde acqua,
labbra carnose e sembra anche una persona simpatica e alla mano.Io ho uno stile più sobrio e meno eccentrico della protagonista di Io PRIMA di Te,comunque non ho visto il film ma credo che andrò a vederlo.
Rispetto alla discussione vorrei dire solo che non credo che il film avanzi la pretesa di decidere per tutte le persone che versano in questa condizione, ma mostra la decisione di una sola persona, convinta di quello che vuole, tanto è che risultano vani i tentativi di convincerlo a “ritrattare” la sua decisione, mostrando anche che per un tetraplegico la vita non è finita. Quindi, come dicono anche altre persone nei commenti, credo che sia una questione personale e relativa, non di certo assoluta. Ogni persona deve essere libera di prendere una decisione senza dover essere giudicati da altri. É un argomento delicato, ma non per questo è necessario polemizzare. Per quanto mi riguarda questo film mi è piaciuto molto e ho trovato Emilia fantastica e in grado di recitare anche in un ruolo che è completamente opposto a Deanerys, per cui ora la apprezzo ancora di più. 🙂