Ma quando si dice Pilates, esattamente di cosa si parla? Una ginnastica postulare? Uno “yoga faticoso”? Una serie di esercizi che vanno di moda? Una roba per… vecchie signore? Ovviamente nulla di tutto ciò!
Clio l’ha provato anni fa e non ha rinunciato a questo sport neanche con la seconda gravidanza! E anche alcune di noi del Team conosciamo la materia, al punto che una di noi ha il brevetto da Pilates Mat Instructor. Per questa passione che ci accomuna, abbiamo pensato di dedicare un post a questo metodo, così che, anche chi non ha mai ben capito cosa sia, possa farsi un’idea più precisa di quello di cui stiamo parlando!
Intanto possiamo anticiparvi che ne siamo entusiaste e che, se fatto bene, è davvero un metodo completo, serio, ed ideale per rimodellare il proprio corpo in equilibrio con il proprio benessere, ottenendo risultati sorprendenti in pochissimo tempo! Vi abbiamo incuriosite? Allora si parte!
PERCHÈ “PILATES”?
Per prima cosa non bisogna tanto chiedersi “cos’è il Pilates”, ma “chi è Pilates”. Sì, Pilates è innanzitutto una persona, Joseph Pilates: un uomo tedesco poi naturalizzato statunitense, che, all’inizio del ‘900, ha ideato il metodo che oggi porta il suo nome.
LA STORIA DI JOSEPH PILATES E PERCHÈ È IMPORTANTE CONOSCERLA
Come molte volte accade, l’interesse per Pilates verso il corpo umano e le discipline per prendersene cura nasce da una sua insicurezza e una sua difficoltà. Il piccolo Joseph, infatti, figlio di un atleta pluripremiato e di una naturopata, soffriva di disturbi dati dalla sua cagionevole salute e dalla sua muscolatura debole: asma, rachitismo, nonché reumatismi.
Come ogni piccolo nerd che si rispetti, Joseph ha iniziato ad interessarsi al mondo attraverso i libri, studiando approfonditamente l’anatomia e il movimento degli animali, cercando di capirne i più profondi meccanismi, nella speranza che l’esercizio fisico potesse rinvigorirlo.
La sua storia è molto ricca e avvincente, ma dovendovela riassumere, i suoi studi hanno compreso la filosofia, la storia antica e il pensiero orientale, arrivando ad interessarsi alla pratica che accomuna l’antica Grecia e l’Oriente: la lotta. Lo studio teorico delle arti marziali, dello yoga e la lotta greco-romana hanno fatto crescere in lui la determinazione per superare i suoi limiti fisici, con grande successo: in adolescenza inizia a praticare boxe – sport che influirà molto sul metodo – raggiungendo ottimi livelli e superando del tutto le patologie che lo avevano afflitto.
LOTTA + BOXE + CIRCO + DANZA… = PILATES
Dalla boxe passerà al circo, interessato alle tecniche di equilibrismo e all’armonia dei movimenti degli atleti, diventando lui stesso una punta di diamante dell’arte circense e iniziando ad insegnare, come istruttore, ginnastica e tecniche di difesa.
Stando in Inghilterra durante l’inizio della Prima Guerra Mondiale, Joseph Pilates fu internato in un campo di concentramento. Lì iniziò a studiare le prime macchine con cui avrebbe poi sviluppato il suo metodo. Non è un caso, infatti, che ancora oggi siano lettini che utilizzano leve e molle: Pilates, allora, infatti, usava le brande per allenare i suoi compagni di sventura e riabilitare i pazienti dell’ospedale dove fu mandato a lavorare, inventandosi metodi nuovi di allenamento, che praticabili anche da sdraiati.
Dopo la guerra, il “Metodo Pilates” ormai esisteva e Joseph iniziò ad allenare i corpi di polizia e, parallelamente, ballerini e reduci di guerra. Una clientela piuttosto vasta, non credete? Il successo, ormai, divenne inarrestabile, fino a diventare guru di tantissime personalità.
CONTROLOGY: IL CUORE DEL METODO PILATES
Come ormai avrete capito, il Pilates non è una ginnastica per nonnine. Al contrario, è l’ideale per i boxeur, i lottatori, i culturisti e i ballerini e gli atleti che vogliono migliorare le prestazioni in termini di forza, equilibrio e coordinazione, e recuperare rapidamente le lesioni dovute ad allenamenti troppo intensivi.
Il metodo, infatti, si basa sulla “contrologia” concetto inventato da Pilates che si basa sulla convinzione che la determinazione sia in grado di far controllare alla mente, in modo totale, i muscoli del corpo. Insomma, se il Pilates si pratica senza voglia, senza convinzione, semplicemente come un susseguirsi di movimenti, servirà a molto poco.
Se invece l’esercizio diventerà una sfida costante, perché è sempre possibile farlo meglio, coinvolgendo sempre più muscoli e controllando sempre più movimenti, gli esercizi dapprima “base” saranno quelli più tosti, che vi faranno dannare – e migliorare – maggiormente.
Per citare direttamente il maestro, la “contrologia” è “un sistema completo di cultura fisica presentato nella forma di un’arte e una scienza nuova che, se adottata universalmente e insegnata in tutti gli istituti educativi, non solo tenderà in gran parte ad eliminare l’inutile sofferenza umana, ma tenderà a ridurre la necessità di ospedali, sanatori, case per disabili, ospizi, riformatori e prigioni”. Ambizioso Joseph, non è vero?
NEL CONCRETO: IN COSA CONSISTE IL METODO PILATES
Mettendo da parte la teoria, che è molto complessa e che qui vi abbiamo accennato, per farvi capire di che cosa stessimo parlando (quindi non di una ginnastica “soft”), ora possiamo parlare di cosa dovete aspettarvi iscrivendovi ad un corso di Pilates.
Innanzitutto, per “colpa” della moda del Pilates che ormai da qualche anno si è diffusa – più che altro per via del fatto che Madonna ha detto di mantenersi in forma principalmente grazie a questo metodo –, non è facile trovare un buon corso di Pilates.
Ci è capitato di seguire una lezione in palestra e di non riconoscere nessuno degli esercizi del metodo classico, vedere mescolare aerobica (a caso) all’anaerobica tipica del Pilates e finire l’ora con un bel saluto orientale – che non c’entra niente.
Quindi, è importante sapere cosa sia il Pilates, per poter riconoscere quello fatto secondo i “sacri crismi”.
GLI ATTREZZI ORIGINALI DEL PILATES
Esistono alcuni tool che si possono usare, di solito all’inizio, durante gli esercizi di Pilates. Sono tutti attrezzi utilizzati da Joseph Pilates stesso e che appartengono al metodo originale. Sono, tra gli altri: il mat, ergo il tappetito tipico del Pilates, fatto con un materiale il cui attrito fa sì che non si sposti sul pavimento insieme ai nostri movimenti; l’anello, un anello di metallo con due cuscinetti ai lati, perfetto per allenare i muscoli interni a cosce e braccia, ma non solo; la palla, ideale per allungare i muscoli della schiena, ma anche per sostenerla durante esercizi più pesanti, oltre che allenare l’equilibrio; il foot-corrector, uno strano mobiletto costituito da una pedana e un semi-cilindro, pensato per rinforzare l’arco del piede migliorando l’equilibrio e l’andatura; l’elastico, una banda elastica che aiuta la corretta realizzazione degli esercizi, sforzando i muscoli complementari.
Non era così che pensavate di doverla usare vero?!Esistono anche delle macchine, appunto basate sulle invenzioni di Joseph Pilates realizzate con le brande: la principale è il reformer, la macchina originale pensata da Pilates.
Il reformer da Pilates
La Cadillac di Pilates
Una delle versioni più complete, invece, si chiama Cadillac e permette una gran varietà di esercizi più avanzati. Esiste poi il barrel, una semi-botte, e la sedia, che comprende una leva legata a molle. ideale per allenare le caviglie, ma non solo.
Il barrel
La sedia