Kat Von D è una leggenda per il mondo del make-up – e non solo. Artista a tutto tondo, ha portato una ventata di aria fresca nell’industria cosmetica, creando una linea fatta “non solo di rossetti”, ma di idee.

Sa tradurre, in formato di eye-liner e palette, dei mondi: la sua vita a Los Angeles, la sua infanzia messicana, il suo attivismo animalista, la sua creatività e la voglia di rendere il make-up qualcosa di, innanzitutto, divertente per chi lo indossa.

Ed è a Palazzo Parigi, l’hotel milanese più frequentato da star e celebrity, che noi l’abbiamo incontrata e intervistata.

Di cosa abbiamo parlato? Innovazione, espressione di sé, plagi, edizioni limitate e consigli per realizzare i propri sogni. Si comincia!

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KAT VON D BEAUTY: LA SUA MISSION E I SUOI OBIETTIVI

TeamClio: Ciao Kat! Oggi, 8 aprile, la tua linea finalmente è disponibile negli store Sephora italiani. In realtà in Italia tutte stavano aspettando questo momento, ma se dovessi spiegarlo a qualcuno che non conosce KVD Beauty, qual è la sua mission?

Kat Von D: Penso che il più grande fraintendimento che riguarda il make-up consista nel pensare che le donne si trucchino perché sono insicure, perché sono infelici o insoddisfatte del loro aspetto. Io non penso che sia così e ho cercato di trasmettere questa mia convinzione attraverso i prodotti del mio brand.

“MI PIACCIO ANCHE SENZA UN FILO DI MAKE-UP, SEMPLICEMENTE PENSO CHE TRUCCARSI SIA DIVERTENTE: MI AIUTA A ESPRIMERE ME STESSA”

Io, per esempio, mi piaccio anche senza un filo di make-up. Semplicemente penso che sia divertente truccarsi: mi aiuta a esprimere me stessa in modo evidente.

Se vuoi chiamarlo “empowering”, va bene, ma in realtà penso che si tratti di qualcosa di più semplice: è sentirsi nostro agio con noi stesse, qualunque sia il look con cui vogliamo vederci.

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TC: Qual è stato il tuo primo approccio con il make-up? Non è stato per insicurezza?



KVD: Quando, per la prima volta mi sono avvicinata al make-up, l’ho fatto usando rossetti neri e eye-liner dai colori “pazzi”: è stato assolutamente per esprimere me stessa e non per colmare un’insoddisfazione.

TC: Sappiamo però che non finisce qui. Attraverso KVD Beauty ti batti anche per le cause in cui credi. E hai cercato di mandare un messaggio all’industria cosmetica in generale, non è vero?

KVD: Ti riferisci, immagino, al mio attivismo animalista. È assolutamente vero. Cerco proprio di mandare un messaggio positivo, soprattutto ai grandi brand di make-up.

Voglio che il successo della mia linea sia un modo per dire a tutti loro: “puoi essere uno dei brand di make-up top-ranked (considerate che il suo Lolita degli Everlasting Liquid Lipstick è il prodotto più venduto in assoluto da Sephora, in tutto il mondo, ndr) senza essere crudele”.

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E devo ammettere che è incredibile e fantastico tutto il supporto che sto ricevendo, per questa missione contro i test sugli animali. Ho capito che le persone sono entusiaste dell’idea di avere a disposizione un brand dalle alte performace, che sia anche cruelty-free.

“puoi essere uno dei brand di make-up top-ranked senza essere crudele”

TC: A proposito di performace, quali sono gli obiettivi di Kat Von D Beauty?

KVD: Sono tre le cose che voglio garantire a chi acquista KVD Beauty: l’alta pigmentazione, la lunghissima tenuta del make-up, e la scrivenza assoluta.

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Ovviamente, a questo si aggiunge una sterminata scelta di colorazioni, e le formule, sempre eccezionali e innovative. Ne vado davvero molto fiera.

ARTE E MAKE-UP: TRA DISEGNI, TATUAGGI E CONTOURING 

TC: Kat, tu sei un’artista su tanti livelli: sei un’illustratrice, una tatuatrice, una cantante… e poi sei diventata anche una produttrice di make-up, con il tuo brand. Qual è, secondo te, il link tra tutte le tue attività? Se ce n’è uno, ovviamente.

KVD: È l’arte stessa il link principale. Se consideri tutte le cose che sei in grado di fare, probabilmente ti accorgerai che stai solo utilizzando media differenti, per un’unico scopo.

Tatuare, disegnare, fare musica, tutta questa roba… Sono tutte forme di espressione di sé, semplicemente svolte con strumenti diversi. È bellissimo ed entusiasmante poter prendere parte a tutte queste forme d’arte, e non doverne scegliere solo una.

“I MIGLIORI MAKE-UP ARTIST SONO, PER PRIMA COSA, GRANDI ARTISTI”

D’altronde, i migliori Make-Up Artist sono, per prima cosa, grandi artisti. Sono in grado di comprendere la struttura facciale, gestiscono i chiaroscuro e sanno creare tutti quegli effetti incredibili…

ClioMakeUp-Kat-Von-D-intervista-esclusiva-italia-sephora-incontro-muaNon sono mai sorpresa quando vedo che grandi disegnatori sono anche grandi MUA e viceversa. I due mondi, quello dell’arte e del disegno, e quello del make-up, sono assolutamente connessi.

TC: Abbiamo seguito la tua campagna contro il plagio nell’industria cosmetica. È un argomento scottante e attuale, proprio come quello del copyright nella musica, nel cinema e nell’arte in generale. Tu credi che i prodotti di make-up sarebbero da considerare opere d’arte – e come tali andrebbero protetti?

KVD: Naturalmente. Credo che ogni forma di proprietà intellettuale, ogni idea creativa, andrebbe protetta.

Ho postato su YouTube un video sulla differenza tra i dupe e i plagi. Volevo spiegare che non è un problema se la gente vuole poter fare una certa cosa (come potrebbe essere l’eye-contouring, ndr) usando un prodotto che costa meno.

Va benissimo avere a disposizione un prodotto in qualche modo alternativo, ma il plagio è una mancanza di rispetto. È il furto di un’idea. Purtroppo accade in ogni forma di arte e penso che nessuno dovrebbe “normalizzarlo” o supportarlo.

ClioMakeUp-dupe-plagi-kat-von-d-kvd-makeup-revolution-shades-light-eye-contouring-polemica-scandalo-denuncia-video-instagram-8Credits: YouTube @KatVonD

Inoltre ho la convinzione che questo genere di situazioni si creino sempre seguendo uno schema: qualcuno di grande e potente approfitta e ricava vantaggio da qualcuno di più piccolo. Il mio è ancora un piccolo business: la compagnia contro cui mi rivolgevo è un colosso che distribuisce in tutto il mondo. È gente in giacca e cravatta a cui non interessa dell’arte. E penso che questo sia ingiusto e criminale.

Nella prossima pagina continua: cosa ne pensa Kat Von D dello “stile italiano”? E qual è l'”impronta digitale” del suo brand? E i social network hanno davvero migliorato il mondo beauty?!

88 COMMENTI

  1. Produrre un prodotto spacciandolo per cruelty free e poi nell’inci infilarci ingredienti di origine animale (cera d’api e lanolina in primis), è un po’ ipocrita no?

  2. Finalmente un personaggio intelligente,non noioso e con un look non piatto.Basta ‘ste acqua e sapone della porta accanto.

  3. Per ottenere la cera e la lanolina non si uccidono o maltrattano animali, quindi tecnicamente sono cruelty free, no?

  4. Bella intervista.Kat è un ottimo personaggio.Intelligente,creativa.
    Una donna di carattere con un look non piatto che non si vuole presentare come quelle ipocrite e noiosissime finte acqua&sapone della porta accanto.
    Trovo il suo messaggio molto più “femminista”(scusate ma non trovo un altro termine più consono) di quello di pseudo pasionarie che parlano di make up e cura di sé stesse come schiavitù

  5. Mi piace Kat Von D. Io la conosco come tatuatrice, ho scoperto solo dopo che era un’artista più a tutto tondo.. bel messaggio cmq.

  6. Teoricamente vengono sfruttati questi animali, come nella logica vegana più basilare. E comunque per ottenere la cera o il miele, le api vengono affumicate per non farle avvicinare all’arnia, alcune muoiono intossicate. Quindi lo sfruttamento non si basa solo sul matrattamenti, sugli esperimenti veri e propri su animali, ma anche questo tipo.

  7. Quando tutte le altre YouTuber sono invitate all’evento Sephora e con Kat ci parlano 5 minuti di argomenti ritriti, ma il teamclio è badass take this bitches e ottiene un’intervista esclusiva superinteressante!

  8. Senza contare che se ti vanti tanto di curare formule e performance, in teoria non dovresti proprio preoccuparti di dupe o plagi economici perché in teoria non dovrebbe esserci paragone… In teoria….

  9. Io preferisco la lanolina e la cera d’api alla paraffina. Visto che svolgono la stessa funzione di barriera ma almeno sono naturali. E nella natura ci sono pure gli animali e i loro derivati. E spero che nessuno mi venga a scrivere che pure il petrolio è un derivato animale… peccato sia cancerogeno e inquinante.

  10. Mi piace molto ciò che dice Kat. Non so se essere d’accordo con il concetto che per strada ci siano donne più belle delle attrici/cantanti, perché anche se può essere vero, magari attrici e alcune cantanti stanno dove stanno per altre qualità oltre l’aspetto fisico.

  11. ovvio che anche io preferisco un prodotto naturale a uno chimico, però io pretendo che sia nato senza fare del male a un solo animale. Sarà che io tengo più a un animale che alle persone perché hanno “ragionamenti” insensati.

  12. La tortura (far male) e l’uso di animali sono due cose differenti. Sono contro lo sfruttamento delle risorse naturali e gli allevamenti intensivi. Ma non trovo innaturale il consumo moderato di carne nè dei derivati animali nè il loro impiego.
    È molto peggio usare la plastica e i suoi derivati che inquinano l’ambiente. Poi quello che non capirò mai è perché è giusto usare piante e co e non gli animali (sempre nel rispetto dell’ecosistema, sia chiaro). Io sono per vivere secondo natura.

  13. Non vorrei scatenare un putiferio..magari ho bisogno di più spunti per capire meglio..ma secondo me dichiarare il cruelty free (non il cruelty free in sè, che è assolutamente positivo) è uno specchio per le allodole.
    1) esiste una legge europea che dice che gli ingredienti per i cosmetici e i cosmetici non posso essere testati sugli animali. Legge del 2013. Quindi in teoria, tutti i cosmetici sono cruelty free. Il problema è che per me può essere cruelty free ma non per un vegano che non vuole sostanze di origine animale o che non vuole il tal ingrediente perchè è anche nei farmaci, e quindi testato. Cruelty free sostanzialmente significa non testato.
    2) esattamente dal 2013 a oggi quanti nuovi ingredienti per cosmetici sono entrati sul mercato? Tutto quello che viene prodotto oggi è fatto con sostanze che sono sul mercato da anni e anni che sono già state testate in passato. Se adesso decidessi di aprire una azienda, posso usare i dati di altre aziende di 10 anni fa e dichiarare che il mio cosmetico è creuelty free. Sostanzialmente chiunque può formulare cruelty free, sempre nel senso di non testato ad uso cosmetico.

  14. Ma va benissimo il riciclo e oltretutto l’impiego della plastica nel packaging è diventato necessario con i ritmi di industrializzazione. Però come inci si conviene siano meglio altre alternative. Tuttavia ci tengo a precisare che sul makeup scendo a patti con i siliconi. Perché la loro funzione la svolgono.

  15. Va bene tutto e ognuno ha le sue idee in questo campo. L’importante è non andare in giro con i paraocchi.

  16. Io cerco di evitarli i paraocchi l. Ma certe logiche adottate dai vegani mi sfuggono completamente.

  17. Bella intervista, brave ragazze! MI è piaciuto soprattutto l’ultima parte, in cui incoraggia le ragazze (ma tutte le persone in generale) a seguire i propri sogni, a buttarci, a rinunciare a una vita “standard”, a non farci frenare dalla paura che si potrebbe scegliere una strada “non sicura” o “non regolare” o “non prevista”. Tutte le persone di successo lo sono perché a un certo punto hanno detto: Io voglio fare questo, io sono bravo in questo, voglio che questo sia il mio mestiere e se ne sono fregate di tutti i rischi e le possibili conseguenze, ci hanno provato e alla fine ci sono riusciti. E se provandoci falliamo, troveremo un’altra strada, un altro modo, ma almeno non rimarremo col rimpianto di condurre una vita mediocre senza averci nemmeno provato.

  18. Che bella intervista. La adoro ancora di più. Ciò che dice riguardo all’interdisciplinarietà delle Arti è per me sacrosanto. Anche io sento questo “messaggio superiore” da esprimere in ogni forma d’Arte, e nel mio piccolo dedico la mia intera vita a ciò. Disegno, make up e soprattutto musica. Tutto è volto ad esternare un qualcosa di superiore e universale. Brava Kat, già ti adoravo per lo stile goth-chic, ora ancora di più! 🙂

  19. A me lei non sta proprio simpaticissima e ci sono molti altri brand non facilmente reperibili da noi che proverei prima del suo. Però ha ragione su una cosa che ho sempre pensato e che un sacco di gente fatica a capire. Io mi trucco perché è Divertente l. Mi rilassa prendermi quei cinque minuti la mattina per scegliere la combinazione di ombretti e rossetti che piú si intona al mio umore. Non è un modo per per nascondere le miei insicurezze dietro una maschera. Potrei tranquillamente uscire struccata senza problemi, ma la verità è che la mattina, quando apro una palette di ombretti o i rossetti e vedo tutti quei colore mi sento tutta contenta come una bambina che apre i regali di Natale. Poi è ovvio che una mattina ho le occhiaie un po’ piú marcate del solito, mi metto il correttore. Ma non la vedo come insicurezza oppure pure vanità fine a se stessa. Rimango sempre basita da quanti pregiudizi ci siano in giro su chi si trucca

  20. Ciao. Non voglio difendere i prodotti chimici o sintetici, anzi è sono perfettamente d’accordo con te sul fatto che in natura ci siano pure derivati animali e non ho mai visto troppi problemi nel loro utilizzo(con moderazione, come tutto). Il mio commento riguarda paraffina, petrolati e co. È vero che in senso assoluto non fanno bene alla salute, però come tutto è questione di dosi no? Tutte le sostanze, anche le piú essenziali alla vita fanno male in dosi eccessive. Nell’UE ci sono stringenti leggi che regolamentano l’uso di queste sostanze nel campo cosmetico, imponendo soglie massime ben sotto le dosi in cui possono risultare in qualche modo dannosi! Diverso è il discorso della sostenibilità. In quello dò ragione, il prodotto tanto piú è a componente naturale, tanto piú è vicino alla forma naturale, tanto piú il suo ciclo produttivo è sostenibile. NB. La mia è solo una riflessione, non voglio smentire o litigare con nessuno, ma solo un’occasione di confronto, visto che seguendo il blog dall’inizio e leggendo i commenti so che c’è gente molto ferrata e competente!

  21. è una questione che prende in considerazione tanti aspetti e tanti livelli. Con le info che ho adesso, il dichiarare il cruelty free è solo una mossa di marketing per acchiappare chi non ha una idea chiara della legislazione.

  22. Tendo a non fidarmi troppo delle leggi:
    1. Perché spesso fanno gli interessi di alcuni;
    2. Perché specie sugli ingredienti ciò che prima veniva accettato poi, dopo una serie di studi viene bandito, (vedi alcuni filtri solari);
    3. Le quantità al di sotto non credo che tengano conto del fatto che si usano molti prodotti e non uno solo, quindi non so se si considera “l’accumolo”.
    Io in tutto ciò, evito assolutamente alcuni ingredienti. Io lo consiglio a tutti, perché le creme e gli altri skin care sono molto più efficaci se naturali.

  23. Come ho già commentato, non è che fare una palette di colori abbinabili tra loro e raggruppati in base alla possibilità di abbinamento sia proprio l’idea del secolo. Quelle palette di 144 colori sono tutte uguali tra loro, con i colori messi in ordine per tonalità, mai vista una con il color oro piazzato tra il verde e il lilla. Le palette con un unico tema hanno sempre il colore più chiaro a un’estremità e il più scuro all’altra. Le minipalette con 3 colori sono tutte uguali, chiaro da in lato, scuro dall’altro e intermedio al centro. Mo se Kat von D vuole spacciare il buon senso per design, e per questa fantastica idea vuole un premio…

  24. Ho commentato molto nell’altro post dedicato. Sono copie, non trend replicati. E c’e un evidente vuoto legislativo a riguardo.

  25. Esattamente. Facile fare il “cruelty free” con gli ingredienti testati da altri. Sintetizza una molecola nuova e vedi come te la fanno testare!

  26. Io la penso come te e l’avevo anche io già segnalato nell’altro post a riguardo. Non ci ho visto in quella palette nulla che si possa identificare come arte e quindi come proprietà intellettuale, in fondo copia a sua volta l’idea della palette nude che risale a Urban Decay e non certo e lei, anche se mi rendo conto che la Makeup Revolution giochi un pò troppo sporco e ci marci alla stragrande sui vuoti legislativi come dice @disqus_3FVUgicMP2:disqus

  27. Siamo sicuri che nei suoi prodotti non ci siano nuovi ingredienti ? Non ne ho la più pallida idea….

  28. Quindi per te è normale sfruttare una persona per lavorare perché tanto non la uccidi? Bel ragionamento.
    Ti consiglio di fare letture serie e approfondite e poi ne riparliamo.

  29. Quindi hai i paraocchi se non capisci.. non è molto difficile. Aprire la mente è sempre una bella cosa.

  30. Perché utilizzarli dicendo “eh vabbè m, tanto l’hanno testata su animali già morti da un pezzo, non la devono restare più”: assolutamente illogico.
    La direttiva c’è ma vale per ciò che si vende un EU: aziende immense di cui non voglio fare nomi, sperimentano all’estero, Cina in primis dove è legale, e poi vendono qui aggirando l’ostacolo.

  31. Te l’ho giá detto, ma per la questione dosi cumulative é tutto considerato: le dosi sono moooolto ad di sotto. Anche se usassii 100 prodotti diversi saresti sotto le dosi tossiche.
    Sul fatto che mettano e tolgano dipende dai dati che hanno. C’é anche da dire che il Co alto era, fino poco tempo fa, attorno a 220, ora 200. E questo ragionamemto di sicurezza dovrebbe essere fatto su tutto e ancora di più con quello che mangiamo. Allora dovremmo evitare qualunque cosa con i conservati perché magari si scoprirá che sono troppi..

  32. Scusami ma nella logica vegana quali ingredienti usi ?!?! Solo puramente vegetali ?!? Ci sono sempre più studi che dicono che anche le piante reagiscono agli stimoli e sono in grado di difendersi dai pericoli avvisando le altre vicine….allora non se ne esce più e si vive di sola aria ?!?! La mia é ovviamente una provocazione ma ammetto di faticare a capire questo confine netto tra mondo animale e mondo vegetale dei vegani. Sarebbe bello non avere bisogno di sfruttare gli altri regni viventi ma non é così e si cerca di fare il meno peggio per evitare di mandare all’aria il nostro pianeta terra. Poi ognuno é ovviamente libero di scegliere cosa usare e cosa no.

  33. Io penso che aprire la mente e cercare di documentarsi su basi reali, e non su sedicenti siti internet di tuttologi falsi, potrebbe aprirti un mondo.

  34. Scusami ma tu come fai a sapere che non mi documento da fonti attendibili e che mi affido a siti di bufale ?!?!?

  35. Che vuoi che ti dica? . Io nel dubbio evito certe sostanze che non m’ispirano. Specie quelle che mi fanno allergia tipo i parabeni.

  36. Quando ho scritto “sfruttare una persona”? Meno male che ho scritto ecosostenibile…. Io invece ti consiglio di leggere bene quello che scrivono gli altri prima di rispondere.

  37. La capacità di percezione dell’ambiente da parte delle piante è attualmente riconosciuta da tutta la comunità scientifica, e sempre più studi in merito sono pubblicati su prestigiose riviste

  38. Io ho letto bene, è che ho fatto un paragone che evidentemente non hai afferrato credendo he sia stato un errore di battitura.

  39. La logica vegana della distinzione tra animale e vegetale si basa sulla osservazione anatomica, verissima, che gli animali hanno un sistema nervoso (esattamente come quello umano), mentre i vegetali no. Da qui l’equazione sistema nervoso = capacità di percepire l’ambiente circostante, la natura dei vari stimoli e quindi il dolore, fisico o psicologico. Psicologico nel senso, una gazzella che vede divorato il proprio cucciolo non soffre fisicamente ma comunque soffre. E da qui parte l’abolizione, nella logica vegana, di ogni forma di uso dell’animale. Per tornare alle api, loro la cera la producono perché gli serve, quindi il fatto che gliela sottraiamo, anche se lo facessimo senza arrecare loro alcun danno o molestia fisica, rappresenta ugualmente un danno, esattamente come se una persona subisse un furto. Si può essere d’accordo o meno, ma la logica è questa.
    Passando alle piante, ovviamente la scienza nel tempo progredisce, e sempre più studi dimostrano quello che hai scritto tu, ossia la capacità percettiva delle piante. Quindi in realtà, per non fare danno a nessuno, dovremmo campare di frutta, visto che i frutti sono generati dalle piante proprio per attrarre gli animali e “sfruttarli” affinché disperdano i semi. Ovviamente questo è impossibile, visto che l’intera Natura si basa su relazioni di tipo predatore – preda, senza le quali gli ecosistemi collasserebbero. Il problema non sta tanto nell’uomo che mangia il vitello piuttosto che la lattuga, il problemi ma sta nel come: allevamenti intensivi, sprechi ecc

  40. Il mio errore è stato quello di scrivere sotto il tuo commento e sono sicura di non essere la sola pensarlo. Fa conto che non ti abbia mai risposto.

  41. Io non ho nemmeno un tatuaggio, ma Kat mi piace per tanti motivi. Innanzitutto è un’Artista vera, dallo stile originale, uno stile che adoro perché ci ritrovo molto di me stessa (specialmente dopo i lunghi anni passati a sentirmi chiamare “vedova nera”, “satanista”, “clown” e via dicendo). Kat è una che si crea tutto da sola aiutandosi col suo talento e con la sua passione per le arti, e oggi non è una cosa scontata. Tra l’altro, gli artisti veri non sono gli eccentriconi che si spacciano per visionari ed entrano nei circoli elitari dello star system: sono persone come noi, più sensibili di noi, che osservano prima di tutto la vita quotidiana, e sono spesso visti come ‘diversi’ perché sono capaci di vedere un mondo dove la gente comune non vede niente.
    Per quanto riguarda il suo make-up, già avevo Lolita ed Exorcism, poi stamattina da Sephora ho preso La Femme dei Studded Kiss 🙂 Penso che, a poco a poco, prenderò un sacco di cose di questo brand. E poi, sante parole: truccarsi è divertente!!!

  42. Non è proprio così. In Cina si puó commercializzare solo dopo test e quindi le agenzie regolatorie cinesi sono obbligate a fare i test.
    A quel punto l’azienda, se fosse davvero cruelty free non dovrebbe testare. Ci sono aziende che non commerciano in Cina, tipo too faced, perché é una azienda cruelty free in tutto e per tutto. Ci sono altre che devo acconsentire a questi test per poter commercializzare.
    É per quello che dico che dichiararsi cruelty free non ha senso: creuelty free é per legge chi non ha testato in europra ad uso cosmetico. Quindi tutti. Un azienda completamente cruelty free é un altro paio di maniche!

  43. Team per caso c’è anche il video di questa intervista vero? Sarebbe bello poterlo vedere!

  44. Proprio stamattina da sephora le
    Commesse truccate come Kat mi hanno fatto provare i suoi prodotti: beh è stato amore a primo make up!! Ho preso i super classici di kat

  45. Tutto esatto! E aggiungo un’altra cosa…x lo meno io, ho questa passione, ma mi ritrovo a condividerla con me stessa, perche’ quando parlo di makeup con altre persone, non percepisco interesse…sembra quasi di avvertire noia…

  46. Grazie per la risposta esaustiva e pacata, capisco perfettamente il tuo ragionamento e, ripeto, rispetto ogni decisione su come alimentarsi e quali prodotti usare. Esiste anche un gruppo di persone che si definisce “fruttariano”, proprio per i motivi che hai appena descritto. Ma sappiamo benissimo che non si può crescere un bambino senza le proteine e che vivere di sola frutta può essere pericoloso perché porta a carenze non indifferenti oltre che a eccesso di zuccheri (quest’ultimo aspetto discusso ma comunque non ancora del tutto validato scientificamente). Il punto é proprio quello che dici tu : la natura é fatta in un certo modo, e abbiamo bisogno di determinati elementi nutritivi o ingredienti cosmetici e non per sopravvivere…quindi si dovrebbe fare del nostro meglio per rispettare i regni viventi di cui abbiamo bisogno, senza però mettere in pericolo noi stessi con diete dannose o esperimenti pericolosi.
    Quello che sopporto meno sono invece certe logiche vegane del tutto o niente e delle critiche feroci e poco rispettose che rivolgono a chi non la pensa come loro….a volte senza nemmeno una base scientifica molto solida.

  47. Io la penso come te, infatti la mia risposta era puramente esplicativa. Hai posto una domanda sensata e ho pensato fosse giusto darti una risposta volta a chiarirli. Io non sono neppure vegetariana, e anche se del veganesimo posso trovare alcune logiche eticamente (ma non biologicamente) giuste, trovo molto scorretto, nonché lesivo per la causa, liquidare chi pone un dubbio o la pensa diversamente come poco aperto mentalmente: se hai un’idea la devi argomentare

  48. Vorrei capirlo anch’io. Se fosse coerente dovrebbe non mettere piede in ospedale per nessuna ragione, non usare medicine di nessun tipo (nemmeno omeopatiche visto che alcune hanno origine animale)…onestamente non lo so.

  49. Senti dire cose del tipo: beh, chi si trucca tutti i giorni è perche’ non ha niente da fare….e questa frase è detta da altre donne….

  50. Esatto…a me hanno dato davvero della matta x la quantita’ di prodotti viso/corpo che ho…ti fanno sentire inadeguata al momento..o x lo meno è stata la mia sensazione…

  51. 😉 vedo cara che abbiamo capito entrambe la persona … io evito ormai di risponderle ed anzi evito proprio di leggere i suoi commenti … mi irrita il DNA :-)))) buona giornata!

  52. Ho preso il correttore lock it e lolila (lacca), provato eyeliner e mascara. Correttore va benissimo, non va nelle pieghe, super tenuta. Lolita bello, modulabile, puoi renderlo più o meno scuro. Penso proverò anche qualche altro colore. Comunque devi preparare bene le labbra, idratandole prima , e non avere pellicine. Eyeliner ottima tenuta, ma vorrei provarlo in condizioni più estreme, tipo palestra. Si stende molto bene perchè ha punta morbida come piace a me. Mascara anche sembra bello, ma lo vorrei provare in palestra proprio per vedere se col sudore scende. Comunque devo dire gudizio ottimo, mi sembrano proprio dei validissimi prodotti e non costano neanche tanto.

  53. HO
    UN
    PROBLEMA
    Ciao a tutte! Ho comprato a Londra dei prodotti KVD ed essendo piaciuti subito ho chiesto a una mia amica di comprarmi altre cose tra le quali il TATOO LINER…ancora non sapevo di Sephora… e ieri mi sono arrivate! Stamattina ho subito usato l’eyeliner… alle ore 12 mi guardo allo specchio e vedo la codina sbavata così PENSANDO CHE il nome TATOO avesse un significato ben preciso ci ho passato il dito e TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAC E’ VENUTA VIA L’INTERA CODINAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! Ma com’è possibile questa cosa???? Non era super resistente???? Non doveva cambiarmi la vita????
    Facendo finta di nulla ho ripreso il tatoo liner nella borsetta e ho rifatto la codina… adesso provo a passarci il dito….RAGAZZE VIENE VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
    l’eyeliner di Diego Dallapalma RIMANE FERMO IMMOBILE PER TUTTO IL GIORNO DA MATTINA A SERA io pensavo che questo fosse ancora meglio!!!! CHE SUPER DELUSIONE sigh…

    Ditemi che è successo anche ad altre di voi…Clioooooooo ma io pensavo fosse una BOMBA che delusione!

  54. SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII confermo Ki, ho preso sabato anch’io il tatoo, l’ho subito messo…….dopo un po’…..delusione amara. Non è nero nero nero come pensavo, viene via subito, che cavolo???!!!! io ho il paragone con la boccetta di vetro della Guerlain, che è stupendo, nero che più nero non si può, è non si muoveeeee.
    Ecco…..ma non è l’ultima delusione, ma che? ho preso anche Lolita, ma basta mangiare qualcosa che viene via subito.
    Ok!!! che si fa?

  55. ecco, ciao, ho scritto più su, aspettavo sinceramente questi prodotti, visto tutte ste’ lodi. Ma sinceramente ho avuto una bella delusione, il eyeliner tatoo non è nero nero, poi viene via subito, il lolita, basta che mangi qualcosa….zac, viene via.
    Ho fatto il paragone del tatoo con il mio super validissimo eyeliner della Guerlain, quello nella boccetta di vetro, non c’è paragone. credimi….ufaaaa

  56. Noooooooooooooo Miky!!!!!!!!!!!!!!!!!!! PANICO PAURA non ci posso credere!
    Niente UNA DELUSIONE DA SPEZZARE IL CUORE… a questo punto ecco cosa facciamo, la prendiamo sul ridere ANCHE SE ABBIAMO SPESO NON POCO e continuiamo ad usare tu Guerlain e io Diego Dalla Palma…se vuoi provarlo è una bomba e te lo puoi portare anche in giro (anche se non ne avrai bisogno) essendo piccino…
    Per gli Everlasting Liquid Lipstick ti do assolutamente ragione! In questo loro DIFETTO però ci ho trovato un punto a favore…andando via al centro delle labbra, non le seccano così tanto… io uso tinte chiare e non si vede ma per chi usa colori scuri non credo sia bello. Ripeto che questo è assolutamente un difetto ma che io uso a mio vantaggio hehehehehhe

    TANTA DELUSIONE

  57. E’ sì… amarissima delusione purtroppo. Adesso ti ucciderò anche per gli Everlasting Liquid Lipstick, dimmi se lo vuoi sapere o no ahhahahahahahahahah

  58. Ti dirò..avrei comprato solo l”eyeliner..usando i rossetti che ho già ma..adesso sfogati! Ne salveresti parecchie di ragazze…

  59. No ti giuro ci sono rimasta malissimo… ho voluto condividerlo sul blog perchè non ci potevo credere e volevo capire se era successo ad altre.
    Niente…userò il tatoo liner solo nella parte sopra gli occhi e poi la codina finale e la parte vicino al naso la farò con il mio TOP di Diego.
    In merito invece agli Everlasting Liquid Lipstick è odio/amore… purtropo non sono poi così everlasting e quindi già mangiando qualcosa, la parte in mezzo alle labbra sparisce. E QUESTO E’ L’ODIO. Ho cercato però di sfruttare questa cosa a mio vantaggio… andando via al centro delle labbra fa si che non si secchino più di un tanto e questo è positivo dai… E’ anche vero però che io uso delle tinte chiare e quindi non si nota più di un tanto ma se una sceglie la tinta scura come può essere un bordeaux, il blu o il nero l’effetto finale non sarà poi bellissimo

  60. che poi..parliamoci chiaramente.. usare il tattoo solo per una parte dell’eyeliner è comunque un mezzo peccato. Grazie dei pareri spassionati

  61. Purtroppo sì ma almeno non butto via i soldi spesi… oggi ho già rimesso il mio Diego dalla Palma, sono arrivata in bici con l’occhio sinistro che lacrimava un pochino ed è tutto a posto… NUMERO UNO.

  62. marca sottovalutatissima sempre e comunque. Quando la cito la prendono per una marca da anziane (senza offendere nessuna signora più che adulta). Inoltre ha gli uffici IN ITALIA, per cui ho deciso di sostenerla.

  63. Giààààààààààààààà! E’ vero e invece ti dirò che ha delle cose fantastiche! Ultimissima cosa che ho scoperto sono le calze spray! Beh l’effetto è TOP!

  64. Io mi sono scocciata di leggere sul blog post con errori di grammatica e di ortografia.
    Se vi serve un revisore bozze, chiamatemi

  65. Ciao Miranda! Te lo consiglio assolutamente perché è straordinario, non si sbriciola, non sbava, super waterproof E RIMANE INTATTO DA MATTINA A SERA SENZA RITOCCO…
    Diego Dalla Palma – Delineatore per occhi resistente all’acqua 51 – in nero e aggiungo foto (euro 19,50)! La consistenza non è acquosa come tutti quelli che ho provato, dev’essere quella la formula per un waterproof che funziona davvero…è strana ma si stende d’incanto! Mi raccomando mano decisa perché appena si asciuga, ci mette un attimo, ovviamente rimane com’è. Se faccio un errore con un cotton fioc e appena di acqua micellare lo modifico.
    La commessa mi ha detto che c’è anche a penna con la punta in feltro ma non lo avevano e quindi ho preso solo questo e quindi non so se quello in penna funziona ugualmente.
    E’ UNA BOMBA!!!!! Non si muove dall’occhio e lo dico anche perché il giorno che l’ho provato è stato un giorno difficile e mi sono fatta un pianto liberatorio e quando mi sono avvicinata allo specchio per struccarmi avevo il mascara ovunque ma l’eyeliner era rimasto immobile! Fantastico!
    Per struccarmi poi non ho fatto nemmeno fatica, ho lasciato il dischetto sull’occhio un pochino e poi via! Adesso uso l’acqua micellare di Garnier all’olio di argan e mi è piaciuta tantissimo perché idrata e leva tutto senza risciacquo. Bisogna agitarla forte in modo da mescolare olio con acqua e poi la si usa.
    Se vai sul sito di Diego lo vedi, c’è anche marrone 😉

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