DAI BRACCIALETTI A “QUOD ME NUTRIT, ME DESTRUIT”, IL MANTRA DEI SITI PRO-ANA

Ciò che c’è dietro questo tipo di siti, in molti casi, va ben al di là di quanto si possa immaginare: in questi spazi virtuali e nelle community attorno ad essere createsi, infatti, si è sviluppata una simbologia mirata, come dei braccialetti di determinati colori per comunicare il tipo di disturbo alimentare che si sta affrontando, o legata all’uso di termini come, ad esempio, thinspiration, frutto dell’unione delle parole thin, magro, ed inspiration, ispirazione.

cliomakeup-blog-pro-ana-attivi-2017-2“Salta la cena, svegliati più magra”

Il termine “Thinspiration” indica delle immagini che spingono le ragazze a dimagrire

Questa parola, usata per accompagnare fotografie di modelle, persone comuni e attrici di una magrezza estrema (spesso frutto anche dell’intervento ad hoc di programmi di fotoritocco in quanto anatomicamente irrealistici), è un invito a trovare la forza nel raggiungere quello che si vuole ottenere proponendo un costante paragone tra se stessi e le immagini da cui, per l’appunto, farsi ispirare.

cliomakeup-blog-pro-ana-attivi-2017-5Una foto di Jennifer Aniston modificata per essere una “thinspiration”, o “thinspo”

Altro aforisma molto in voga è “Quod me nutrit, me destruit”, frase latina del filosofo Nietzsche che, letteralmente, significa “Ciò che mi nutre, mi distrugge”. Tra i dettami dei blog pro ana e pro mia, infatti, non figurano solo regole e trucchetti per evitare di mangiare e dimagrire il più possibile, ma anche frasi e post durissimi mirati ad enfatizzare il senso di colpa conseguente all’ingerimento del cibo.



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DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: MALATTIE E NON “SCELTE DI VITA”

Una delle cose più gravi di questo tipo di siti, oltre alla diffusione e di informazioni distorte e nocive in fatto di peso e nutrizione, sta anche nel presentare i disturbi alimentari come una “scelta di vita“, un qualcosa da cui si può entrare ed uscire a proprio piacimento in vista dell’ottenimento di un determinato tipo di forma fisica.

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Offrendo un ambiente che si propone di non giudicare le persone che stanno affrontando questo tipo di malattie ma, anzi, fomentandone ed incoraggiandone i sintomi, si presentano come ancora più subdoli. Difatti, fingendo di fare del bene alle persone ad essi interessati, in realtà spingono a peggiorare alcune delle malattie psicologiche che, con ufficiale riconoscimento da parte della comunità scientifica, sono tra quelle che presentano il tasso di mortalità più elevato.

cliomakeup-blog-pro-ana-attivi-2017-6La campagna shock firmata Oliviero Toscani che ha come protagonista l’attrice Isabelle Caro, scomparsa nel 2010 per complicanze date dall’anoressia, di cui soffriva da quando era 13enne. Credits: artnews.com

IL MESSAGGIO DELLA MADRE DI CATERINA VERSO I SOCIAL E I MASS MEDIA

“tutto ciò che ci arriva dai mass media in qualche modo alimenta il concetto che bisogna avere un fisico perfetto”

In un’intervista al quotidiano La Stampa, la madre di Caterina ha parlato anche dell’influenza di internet e dei mezzi di comunicazione di massa sui disturbi alimentari, dicendo: “Sarà anche banale dirlo, ma la televisione, Internet, tutto ciò che ci arriva dai mass media in qualche modo alimenta il concetto che bisogna avere un fisico perfetto. Che l’aspetto estetico è ciò che conta maggiormente in questa società. Sono messaggi che condizionano tantissimo i nostri figli.”.

cliomakeup-blog-pro-ana-attivi-2017-8“Il 50% delle adolescenti, pensa di essere grassa”

Le parole di questa donna portano alla luce un ulteriore spunto di riflessione, riguardante una tematica che, molto di frequente, anche qui sul blog abbiamo trattato, ovvero l’assurdità della diffusione di determinati canoni estetici, spesso promulgati dai social network (ricordate, ad esempio, l’ossessione per il thigh gap?).

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INTERNET, UNA RISORSA ENORME MA DA USARE CON RESPONSABILITÀ

Psicologicamente parlando, infatti, sul web ora come non mai (e anche su siti all’apparenza sicuri che, paradossalmente, incitano a uno stile di vita sano), si palesa un atteggiamento spesso eccessivamente attaccato all’esercizio fisico, ad una forma corporea perfetta, o ad un’alimentazione sana.

cliomakeup-blog-pro-ana-attivi-2017-15Via Pinterest

Questo, sicuramente, può contribuire a mettere alla prova i soggetti più propensi ad esprimere, attraverso la propria condotta alimentare, un’ eventuale situazione di disagio.

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Ciò vale per tutti: l’anoressia maschile, nota anche come “manorexia”, è purtroppo in continuo aumento. Credits: 2medusa.com

Una potenziale soluzione, tuttavia, non sta nel demonizzare realtà come la moda, i social network o i siti che parlano di forma fisica, ma nel costruire un comune senso critico attraverso anche e soprattutto l’informazione, la sensibilizzazione ed il dialogo.

L’IMPORTANZA DI NON ESSERE SOLI SUL WEB

Internet di per sé è un mezzo che ha enormi potenzialità ma che in alcuni casi non deve essere vissuto in solitudine, specialmente quando si tratta di persone giovani e giovanissime.

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Il dialogo tra genitori e figli, a questo proposito, è fondamentale, assieme ad un occhio attento e vigile verso eventuali situazioni di disturbo e di disagio dei più giovani (ma non solo): proprio come quello che ha avuto la mamma di Caterina verso sua figlia che, dopo un anno di lotte, ora ha vinto la sua battaglia.

Ragazze, volete leggere altri post che parlano di immagine corporea e che propongono delle riflessioni a riguardo? Allora vi consigliamo di anche:

1) QUANDO SBARAZZARSI DEI VESTITI FA STARE MEGLIO: LA STORIA DI ARIANNA E LA PACE VERSO IL SUO CORPO

2) CHIRURGIA PLASTICA E MAGREZZA ESTREMA: UN VIDEO SHOCK CRITICA L’OSSESSIONE VERSO IL “RIMUOVI, TAGLIA E CUCI”

3) QUANDO LA CHIRURGIA ESTETICA OLTREPASSA NUOVI LIMITI: DALLA RIDUZIONE DEI CAPEZZOLI ALLE FOSSETTE

4) FRANCIA: L’ANORESSIA SI COMBATTE CON UNA LEGGE

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Ragazze, voi conoscevate la storia di Caterina? Sapevate dell’esistenza di realtà agghiaccianti come quelle dei blog pro ana e mia, e che cosa pensate del messaggio che la coraggiosa mamma di questa ragazza ha comunicato nella sua intervista? Diteci la vostra nei commenti! Un bacione dal TeamClio!

64 COMMENTI

  1. E ci si preoccupa/ scandalizza dei “dondolamenti estremi” della ragazza cicciotta che corre sulla spiaggia.
    Che ne diresti, Vogue, di piantarla con l’immagine patinata della donna “perfetta”, se poi le ragazzine diventano anoressiche? Altro che la Graham.

  2. Sono sconvolta dalla manipolazione della foto di Jennifer Aniston. Sicuramente non conosco approfonditamente l’argomento, quindi mi sembra impossibile che qualcuno possa trovare bello o attraente un corpo come quello.
    Ha ragione Maria Luisa, anche in quello che ha scritto sul post di ieri della graham: le adolescenti non prenderanno mai a modello un fisico curvy, continueranno a desiderare la magrezza e, a volte, a perseguirla in modo malato come in questo caso.

  3. Purtroppo i problemi alimentari sono gravi e reali, ma penso sia riduttivo associarli sono ad un canone estetico. Certo con queste continue campagne pubblicitarie con modelle magrissime e ritocchi esagerati nessuna di noi si sentirà mai perfetta ma semplicemente perché quello a cui puntiamo è irreale. Purtroppo trovo che l’obesità e l’anoressia siano molto sottovalutati, questa estate andando al mare mi sono stupita di quanti bambini obesi ci fossero e di quanto ancora la società non si renda conto della gravità della cosa, i bambini mal nutriti vengono tolti ai genitori ma quando un medico fa notare che il bambino è nettamente in sovrappeso è un’offesa, una fissa di un canone estetico. Per fortuna posso dire per esperienza diretta che i medici oggi sono sempre più attenti alla salute dei bambini e fanno notare già in tenera età i problemi di peso. L’educazione alimentare è importante e purtroppo viene spesso sottovalutate con scuse come mancanza di tempo e risparmio economico.

  4. Condivido tutto, e anch’io quest’estate al mare sono rimasta sconvolta da tutti quei bambini grassissimi, alcuni anche molto piccoli! E i deficienti dei genitori che alle 9 di mattina li imbottivano di pizza, panini e gelati vari… Uno schifo.

  5. Concordo su tutto, obesità e anoressia sono malattie serie spesso sottovalutate.
    L’anoressia e i suoi danni sono largamente conosciuti, molto meno quelli dell’eccessivo sovrappeso e obesità : steatosi epatica, diabete (che tutti minimizzano, ma è una patologia che può portare a delle serie complicazioni), pressione alta, ulcere, ipercolesterilemia, gravi problemi cardiaci, ictus, determinati tumori. Va bene che l’Italia ha un sistema sanitario nazionale (a differenza della Svizzera e di molti Paesi dove è necessaria un’associazione) ma mi chiedo se tra 20 anni riuscirà a contenere la spesa di tutti i farmaci indispensabili per la cura (sopravvivenza) di queste malattie, malattie che prima potevano comparire tra i 60 e 70 anni, adesso invece sono presenti in ragazzi tra i 20 e i 30 anni (e più raramente, per ora, in bambini di 10 anni).

  6. A me dispiace che l’anoressia venga sempre condotta a qualcosa di estetico. La società mette molta pressione per la perfezione ma in tutto, secondo me. Lavoro (che sembra che devi essere super competente e non sbagliare un colpo, ma tanto spesso ti buttano fuori comunque), famiglia (come dicevamo l’altro giorno), fisico..
    Forse non conosco abbastanza, ma chi conosco ed era stato ricoverato per anoressia aveva avuto altri problemi e non era stata la società o le foto a portarla a questo. Però mi sembra che si parli sempre delle pressioni sociali (che per carità hanno sicuramente la loro parte!) e si dimentichi che alla base c’è un problema che non è stato intercettato prima. Tra l’altro quando vieni ricoverato la prima cosa che fanno è toglierti il cellulare (almeno da quello che mi pare di ricordare al Niguarda fanno così), quindi significa che c’è qualcuno che non è nemmeno controllato (dai genitori o da chi) e può disporre di ciò che vuole.
    Detto da una che l’anoressia l’ha vista dietro l’angolo e ha iniziato a scappare via.

  7. Sono d’accordo, l’anoressia si manifesta come un problema estetico, ma non è mai quella la causa scatenante. O meglio, nessuna ragazza si ammala perché vede Adriana Lima sfilare per VS, ma perché gli imput che le arrivano dal mondo vicino a lei la fanno sentire inadeguata (scuola lavoro amicizie relazioni famiglia ecc)

  8. Se posso aggiungere, bambino obeso significa spesso adulto obeso! e parlo di obesità vera e propria, diagnosticata, non di bambini paffutelli! Di estetico non c’è proprio nulla.
    Dipende sia dal fatto che non sono educati nel scegliere il cibo, sia dal fatto che gli adipociti nei bambini aumentano di numero e di dimensione mentre invece negli adulti possono solo diventare più grandi. Se già da piccolo parti con tanti adipociti, non metti una buona base..

  9. Dei siti pro ana e pro mia sapevo da anni, quando avevo 16 anni sono stata in ospedale una settimana per un piccolo problema di salute e la mia compagna di stanza veniva alimentata a forza con il sondino per un anoressia in stadio molto avanzato, i suoi problemi all’origine erano molto complessi, legati ai rapporti familiari, ma uno schema vero e proprio da seguire per scendere all’inferno le era stato fornito tramite un forum americano (con tanto di premi e step obbligatori da seguire stile alcolisti anonimi), il vero problema è che i social, soprattutto con i gruppi chiusi, crea una bolla protettiva fuori dal mondo in cui ti circondi solo di persone che la pensano e agiscono come te così tutto si giustifica e diventa più accettabile e “normale”, alcuni hanno un atteggiamento così elitario ed esclusivo da ricordare le sette di una volta…! Quello che oggi trovo molto più ambiguo sono i gruppi “helthy and fit” , soprattutto i raw vegan, che spesso con la scusa della salute inculcano per emulazione abitudini che non sono affatto sane, basta vedere i numerosi casi e video di pentite a cui sono sparite le mestruazioni per mesi, hanno perso i capelli, a 20 anni si sono trovate livelli di vit D come quelli di una donna in menopausa con osteoporosi, anemiche, con deficit di vit B, ecc

  10. Ciao a tutte e complimenti team per questo post! Io sono venuta a conoscenza dei siti pro-ana e pro-mia alcuni anni fa, quando stavo scrivendo la mia tesi di laurea sull’anoressia. Ho letto molto sull’argomento e ormai glu esperti sembrano concordare tutti sul ruolo svolto dai mass media nello sviluppo della malattia. Certo, si tratta di una patologia complessa in cui entrano in gioco moltissimi fattori, ma tra questi il ruolo dei canoni estetici proposti (o meglio imposti) dalla nostra società non è da trascurare…

  11. Ciao ragazze trovo questo articolo molto preciso e delicato nel trattare l’argomento…lascio un commento che non ho fatto in tempo a scrivere sotto il post dello scandalo Vogue
    Il punto non è solo dare un’alternativa al canone estetico della magrezza, per la serie “tutte le donne possono fare le modelle, qualunque forma abbiano”. In ogni epoca c’è un canone estetico prevalente, purtroppo oggi vige quello della magrezza che erroneamente è collegata a un concetto di vita sana.
    Il problema è che non tutte possiamo fare le modelle. Punto. Perché non abbiamo un fisico che rispecchia i canoni del momento. E va bene. Basta. Ci sono altri mille lavori e stili di vita altrettanto “fighi” e capaci di nobilitarci e realizzarci e renderci complete
    Questo si dovrebbe trasmettere alle nuove generazioni, che per essere persone complete non è necessario puntare tutto solo sull’aspetto estetico e che ci sono alternative anche migliori.

  12. È vero, concordo con chi dice che ad oggi l’anoressia è sottovalutata, nel senso che molti la vedono solo come una patologia estetica, mentre dietro c’è molto di più… è molto difficile che chi entra in questo vortice ne esca senza problemi o senza strascichi, penso non se ne esca mai del tutto, questa patologia è subdola ed è come un tarlo che rimane sempre dietro l’angolo e sempre pronto a divorarti dentro… servirebbe più controllo su questi social e concordo con la sentenza che ha definito la vicenda di caterina come istigazione al suicidio, perché è di questo che si sta parlando: di una malattia spesso mortale!

  13. Concorderai però che l’anoressia persegue la magrezza estrema e che le persone che ne sono affette considerano bella proprio la magrezza. Quindi in questo caso i problemi innanzitutto psicologici vengono aggravati da un’ideale di magrezza che diventa patologico.

  14. Più passa il tempo più mi trovo d’accordo su una posizione simile alla tua. Nel senso, ok ampliare l’idea di bellezza perché tutte vogliamo sentirci belle almeno una volta, ma poi? Cosa risolviamo? Si dovrebbe invece portare avanti l’idea che la bellezza non rappresenta il valore di una persona, non tutte siamo belle, ma alla fine cosa ce ne facciamo veramente della bellezza? Boh ho un sacco di opinioni su questo argomento ahahaha

  15. Ho ascoltato un podcast molto interessante qualche settimana fa, che parlava del problema con il cosiddetto “clean eating” sostanzialmente diceva che benché dovremmo sforzarci tutti di mangiare meglio, la maggiorparte di noi non mangia così male, e molti usano il clean eating come “copertura” per un disturbo alimentare, che ha anche un nome ma adesso mi sfugge. Basta vedere tutti quelli che eliminano dalla dieta cose a caso senza neanche un consulto medico. Io sono anche convinta si possa tranquillamente essere vegani e condurre uno stile di vita sano, ma certa gente è pazza, dovrebbe usare un po’ di moderazione.

  16. Onestamente non volevo commentare, perché il farlo mi mette a disagio sotto molti punti di vista comunque penso sia comunque giusto farlo: a febbraio 2016 mi sono messa a dieta (sono sempre stata in sovrappeso 170x 85kg se può essere utile) e nell’arco di 9 mesi ho peso 23 kg in maniera sana, giuro, mai avuto fame o niente del genere a novembre però dopo un susseguirsi di scelte sbagliate di cui solo io ho colpa, sono entrata nel circolo della bulimia. Episodi sempre più frequenti dai quali nessuno mi ha aiutato, mi dispiace dirlo ma mia mamma non ha fatto proprio niente, e io affondavo, so che si è rivolta a una sua amica psicologa la quale le ha detto: se non mi chiama lei non posso aiutarla. E nessuno ha fatto niente. Ne sono uscita da sola, dico uscita ma non è proprio così, cioè non ho più comportamenti bulimici, ma ho ripreso i chili che avevo perso e di certo ciò non aiuta la mia precaria autostima comunque non era questo che volevo dire: solo che serviva per darmi un po’ di titolo. Perciò come ex bulimica posso dirvi che ciò che c’è dietro davvero è la ricerca di perfezione, io sono perfezionista in tutto quello che faccio e per puro caso Questa volta è toccato alla sfera dell’alimentazione. Posso anche dire che quando mi sono accorta (quasi subito) di quello che mi stava accadendo HO CHIESTO AIUTO, in tutti i modi possibili: alla mia famiglia, ai miei amici e online NON C’ERA NESSUNO, e io affogavo. Tutti questi siti di supporto online DOVE SONO? Io non ne ho trovato nessuno. Quindi vi dico se conoscete qualcuno che sta in questa situazione AIUTATELO. Muovete mari e monti, non fate quello che hanno fatto a me, io sono ringrassata perché nessuno ha fatto niente.

  17. Sono molto più grande di te ed ho un passato si disturbi alimentari generati dal fatto che mi vedevo grassa enorme pur non essendolo. Mangiavo una mela al giorno e mi ammazzavo si sport. La mia fortuna e’ stata mia madre e la dottoressa del SSn. Resta sempre il conflitto con il cibo, anche dopo la guarigione. E’ una questione estetica e si mania di perfezione. Ecco perché i discorsi sulla perfezione estetica mi fanno arrabbiare, perché fanno leva su queste debolezze.

  18. Ortorexia mi sembra. Comunque si ci sono Delle matte in giro.. che asciugano i cibi dal condimento è fanno spese assurde.. solo alcuni cibi e in tot grammi.. 🙁 senza aver bisogno di dieta ovviamente

  19. Ciao carissima! A volte si prova ad aiutare e non ci si riesce.. anche.. Fidati ci ho provato con una persona a me vicina e non è servito. Se ho capito bene la vera guarigione parte da chi sta male, ma certo si ha bisogno anche di sostegno. Contenta che non hai più crisi, con calma proverai a perdere qualche chilo

  20. sei una donna forte..e sono sicura bella! e molto perpiscace, tanto da capire che attorno hai avuto persone che non hanno saputo/voluto aiutarti e che sei fuori dal problema fino a un certo punto. Però fai un passo in più, per cui lo psicologo chiamalo tu, quella visita dal medico, falla tu; non so quanti anni hai per aspettare comunque un appoggio dalla famiglia devi essere molto giovane. Io lavoro in una comunità, per altri problemi non alimentari(prettamente), ed il motto è “solo tu puoi farlo, ma non da solo”! Cercalo direttamente l’aiuto che ti serve, se non ti arriva o ti piove dall’alto: vedrai che chi ti aprirà la porta saprà parlare anche con la tua famiglia e indirizzerà anche loro. Però agisci, senza cercare colpevoli, che come hai ben capito, non salva la vita!Perchè ciò che è accaduto non ti ri-accada. Purtroppo, e qui aprlo in generale, c’è poca prevenzione, che vuol dire sì la campagna social, ma anche educare le persone a riconoscere i segnali di questi disturbi, sapere chi chiamare, su cosa essere tempestivi, perfino cosa fare e cosa dire! Se i tuoi avessero avuto questi strumenti, forse si sarebbe tutto mosso prima.. sono contenta che tu ora sia in risalita, per tanti non è così:aiutiamoli come dici tu non domani, ora

  21. Credo che nel caso di Caterina hanno avuto un ruolo eccezionale anche alcune amiche che hanno intercettato i messaggi e hanno avvisato la madre…..che poi è stata coraggiosa e bravissima!

  22. Brava ortorexia, mi veniva ortodossi ahahaha! Comunque sì è veramente pieno di persone allucinanti in giro. Cioè io non dico che uno debba mangiare solo pane e nutella, per me uno può anche non mangiare nutella i cioccolato o qualunque dolce/schifezza per tutta la vita, ma da qui a mangiare solo foglie ce ne passa eh

  23. La mamma italiana che ha voluto vedere il problema gravissimo in cui era caduta la figlia, è un esempio per quei genitori che non vogliono vedere le problematiche del proprio figlio. Perché è così, i genitori non vogliono vedere e lasciano soli i figli! Anzi, accentuano il problema con frasi “ma guarda che cosce come prosciutti”! Ecco, una frase del genere per un ragazzino o ragazzina già fragile, è deleteria. E giuro che una frase così l’ho sentita con le mie orecchie!
    Detto ciò, dico solo che internet mi fa tanta, troppa paura.

  24. Ciao, mi spiace che tu ti sia trovata in questa situazione, che ti sia sentita abbandonata, forse per la maggior parte delle persone che non ne soffrono i disturbi alimentari sono difficili da comprendere proprio perchè derivano da problemi profondamente personali e difficili da esternare … credo anche che la maggioranza delle donne abbia un rapporto conflittuale con il cibo e con il proprio aspetto, anche se non si arriva ad atteggiamenti estremi, infatti quante di noi possono dire di non essersi mai messe a dieta e di essere sempre state contente di come si vedono allo specchio? Se l’attitudine generale fosse veramente quella di accettarsi così come si è allora non ci sarebbe bisogno di ripetere ogni minuto “sei bella così come sei”, ti capisco quando dici che molte volte è solo una questione di canoni estetici irraggiungibili.
    Però da quello che dici tua mamma non ti ha completamente abbandonato ha provato ad aiutarti, rivolgendosi a qualcuno che poteva offrire un consiglio professionale, forse si è sentita inadeguata di fronte ad una situazione che sarà stata sicuramente angosciante anche per lei … ma non credo che potesse obbligarti ad ascoltare la psicologa. Non voglio farti la paternale, dici tu stessa che ti senti ancora a disagio anche se non hai più comportamenti bulimici, però dire “io sono ringrassata perché nessuno ha fatto niente”, mi fa pensare che per te il problema sia essere in sovrappeso non la bulimia, non ti concentrare sul tuo peso, ma fai tesoro come dici tu delle scelte sbagliate che hai fatto per non ricadere in un circolo vizioso … se ti senti sola nel tuo impegno di perdere peso in maniera sana, forse la soluzione è rivolgersi ad un gruppo del tipo Weight Watchers dove hai un sistema di supporto e gruppi di persone che condividono la tua stessa esperienza. Mi dai l’impressione di essere una persona molto forte perchè non è assolutamente facile uscire da certe situazioni completamente da sola e il fatto che ci sei riuscita denota una forza di carattere non indifferente.

  25. Il punto è un altro.
    Parliamo di problemi connessi alla rete. Non mi risulta che esistano blog pro obesity. E non mi risulta che le ragazzine vogliano diventare come la Graham, tanto per fare un nome.
    Obesità ed anoressia sono parimenti pericolose e dannosissime per la salute.
    Tuttavia, il margine di rischio di emulazione è scarso per l’obesità, per cui entrano in gioco altri fattori (familiari ed ereditari, soprattutto) che per l’anoressia.
    Si diventa obesi se, come avete detto tutte con l’esempio della spiaggia con bambini grassi che mangiavano in continuazione, si cresce in un contesto familiare ove si insegna a mangiare MALE e troppo, oppure se vi sono delle patologie (endocrinologiche, soprattutto).
    Non si diventa obesi per emulazione, cosa che accade con i blog pro ana, oggetto del post e, in una visione più ampia, come tematica adolescenziale.
    L’anoressico vuole il controllo della sua vita: non riuscendovi, dato che NESSUNO può controllare la propria vita in ogni aspetto, l’ossessione si ripercuote sul proprio corpo. E dubito che una ragazzina di 15 anni voglia controllare la sua vita aumentando di peso a dismisura.
    Semmai è il contrario.

  26. Ciao, come ti hanno già suggerito altre ragazze, anche io ti consiglio di chiedere aiuto a dei professionisti. Esistono anche dei Centri per i Disturbi Alimentari.. come hai scritto tu stessa, non è facile uscire da questi disturbi e soprattutto da soli.. quindi il mio consiglio, con tutto il cuore, è di cercare dei bravi professionisti che possano seguirti e darti il giusto supporto. Un bacione grande e in bocca al lupo!

  27. L’aspetto del caso che più mi ha inorridito è l’incitamento diretto ed attivo della redattrice del blog attraverso messaggi su Whatsapp … c’è una grossa differenza tra leggere un blog e magari postare commenti ed una costante e soprattutto calcolata istigazione attraverso messaggi personali sul cellulare.

  28. Non lo so, è uno spunto interessante. Però appunto come dici tu, l’anoressia ti permette di controllare qualcosa, l’obesità o piuttosto il Binge eating no. Anzi perdi spesso il controllo di quello che mangi. Quindi credo sia propria la psicologia che sta dietro alla patologia stessa il motivo. Non è semplicemente emulare, è poter controllare.

  29. Non esistono siti pro-obesity ma guarda caso l’obesità è molto più diffusa dell’anoressia in alcuni paesi si parla addirittura di un’epidemia, i messaggi pro-obesity sono tanti e subliminali, sono tutte le normalissime pubblicità di merendine, cereali, bevande, dolciumi pieni di zucchero e malsani presentati come cibo sano e nutriente,sono tutte le pubblicità di pastoni e pillole che ti promettono di farti perdere peso mangiando quel che vuoi, la promozione in genere di uno stile di vita abulico e l’assenza completa di messaggi che educano mangiar sano e far sport. Basta guardare tutte le pubblicità Natalizie, cibo a volontà e poi spaparazzati sul divano a bere il digestivo, non ti dicono mangiate sano, ti dicono rimpinzati fino a quando scoppi perchè abbiamo inventato il Maalox contro l’indigestione …
    Vero non esistono siti che incitano attivamente ad essere obesi, perchè non ce n’è bisogno è già tutto radicato nello stile di vita moderno.

  30. Mah è vero se ne sentono di ogni, purtroppo tante diete bislacche sono avvallate dalle celebrities … tipo la Paltrow che mastica tutto 13 volte o la McPherson che gira con l’esame delle urine in borsetta perchè deve sempre avere la pipì alcalina. Anche questa gente fa un sacco di danni promuovendo stili di vita assurdi, vedi la foto della Elle McPherson che già di suo ha un kilometro di gambe ed è in formissima, ma anche fotoshoppata con la didascalia “grazie alla dieta alcalina, l’ex modella si mantiene in forma eccellente” … è tutto detto no? Diciamo anche che non sia vero, ma non si fanno in quattro per smentire, meglio far pensare ad una dieta da marziani piuttosto che al ritocchino del chiurgo no?

  31. Sono d’accordo con te, e scrissi un commento simile sotto a uno dei primi post sulle modelle curvy. Quello della modella è un mestiere come quello del cantante del regista del matematico del medico ecc e per ognuno di questi servono delle determinate caratteristiche (essere intonati saper recitare e via andare). Per fare le modelle bisogna essere belle. Ovviamente la bellezza è soggettiva, e quindi non solo le modelle possono piacere, ma ogni epoca ha i suoi standard e secondo me è giusto che la modella li rispecchi (ovviamente parlo di standard sani, s’intende). Questo non vuole dire che le donne che non assomigliano a sara sampaio debbano buttarsi giù da un grattacielo, possono essere delle bellissime donne, piacere ed essere felici lo stesso, semplicemente scegliendo un’altra strada.

  32. Brava è proprio quello che voglio dire io. Sembra che per forza per essere realizzate si debba prima essere bella (e quindi anche magra), puoi essere una donna di successo ma se non sei così sei una cicciona, una zitella, un rospo, una sfigata ecc ecc…. è sbagliato il presupposto cioè dover essere per forza a tutti i costi fisicamente piacente e accettabile altrimenti non si vale niente. È frustrante ma noi per prime dovremmo imporci di pensare che nella vita non possiamo essere tutto quello che vogliamo perché ci sono dei limiti anche naturali, ma non per questo siamo “meno”

  33. Sono abbastanza d’accordo con quello che dici anche se non sono sicura che quando una persona si ammala di anoressia consideri bella la magrezza estrema. Mi spiego: non sono sicura che nella sua testa il concetto di bello sia quello che c’è nella testa di una persona non malata. Non so se sia più una questione di bellezza o una mania, un bisogno psicologico di sentirsi sempre più svuotati.

  34. Obesità e anoressia hanno un punto di incontro, che risiede nella psiche : un paziente vuole avere un controllo maniacale l’altro non vuole porsi limiti.
    Una mia conoscente mi disse anni fa che aveva avuto pazienti adolescenti anoressiche : si trattava di ragazze con un principio di depressione, ragazze fragili che ricercavano maniacalmente l’attenzione di un genitore o di entrambi, l’attenzione delle persone presenti nella loro quotidianità, un grido d’aiuto per dire “io esisto”. C’era anche chi soffriva di una forma di dismforfismo, ovvero aveva una percezione del suo volto e del suo corpo fortemente alterata.
    Altre volte, purtroppo, la causa scatenante può essere uno stupro subito in età infantile o adolescenziale, di cui non si ha mai avuto il coraggio di parlare perché ci si sente “sporche” e allora si sente il bisogno di purificarsi, mangiando sempre meno fino a digiunare.
    Pure un abuso psicologico (e/o un controllo molto invasivo sulla vita del figlio) da parte dei familiari o del fidanzatino di turno possono scatenare, in persone molto fragili, un forte malessere che sfocia nell’anoressia.
    Poi c’è la mania del controllo, come hai ben scritto, che per certe persone è un modo per allentare la pressione a cui sono sottoposte : stress lavorativo, stress familiare, stress “sociale”, decisioni sulla propria vita prese da terzi che non corrispondono affatto ai reali bisogni e desideri. Non dimentichiamoci che chi è affetto da mania di perfezionismo è di per sè un individuo altamente vulnerabile, che ricerca l’approvazione del prossimo e del mondo che lo circonda.
    Se può interessare, consiglio un libro : Anoressia del sessuale femminile di Paolo Cotrufo.
    Infine, i blog che incentivano a diventare anoressici sono sì criminali e andrebbero immediatamente cancellati (come tanti vergognosi post sui social network, ma non voglio uscire fuori tema) ma avranno presa solo su chi ha già un problema che lo divora dentro di sè. Chi è ammalato potrà prendere gli spunti per perdere peso, ma li prenderà da chi -fondamentalmente- è come lui/lei : nasce un meccanismo mostruoso per cui ci si sente compresi da chi è simile a noi, ci si sente capiti, considerati da chi vive “nello stesso mo(n)do”.
    Non c’entra col post ma colgo la palla al balzo e consiglio il film Loveless di Andrej Zvjagincev : il ragazzino trascurato in questo caso decide di scomparire, altre ragazze decidono di lanciare un grido d’aiuto privandosi del cibo.
    Grazie mille per il tuo post 🙂

  35. Non saprei qual è l’implicazione psicologica, però tempo fa ho visto un servizio in cui intervistavano delle ragazze in cura per l’anoressia che raccontavano di come, vedendosi allo specchio, si consideravano grasse, benché per il resto del mondo fossero scheletriche. Quindi presumo ci sia una percezione completamente alterata del proprio corpo e di cosa venga considerato magro o grasso… tuttavia continuo a pensare che se “magro” è l’ideale da perseguire, allora questi coincida anche con una concezione di “bello”… ma magari mi sbaglio??

  36. Concordo con te, e credo che in qualche modo l’ortoressia sia più pericolosa di ana e mia. La base è la stessa, la ricerca della perfezione fisica assoluta, ma se da un lato c’è un vero e tangibile disturbo (non mangiare, mangiare poco, vomitare), il clean eating (con varie ed eventuali diete tipo vegani, crudisti, igienisti, fruttariani e compagnia bella) rischi di portare danni più in profondità. Come diceva Aretha sopra a vent’anni queste persone hanno l’osteoporosi, ma concretamente, per strada, se un anoressico bene o male lo riconosci -almeno dopo un po’- una carenza di vitamina D no, così come i sintomi di un’alimentazione povera di un certo tipo di nutrienti.
    Secondo me bisogna trovare una via di mezzo, un mangiare sano, ma con un’attenzione a quello che si ingerisce.

  37. Agghiacciante il commento di tua suocera! Non capisco come certa gente si senta in grado di fare certi commenti senza sentirsi minimamente in colpa… ah già, si chiama frustrazione.

  38. Secondo me la differenza sta nel fatto che loro non diventano anoressiche perché vogliono assomigliare a una bella (e quindi magra) ma perché si sentono adeguate rispetto alla società che le circonda. Cioè io non so le percentuali, ma non sono solo le grasse a diventare anoressiche anzi! Ci sono tante modelle o cantanti o attrici che purtroppo lo sono diventate, e questo mi porta a pensare che non ci sia più bella loro testa un concetto di bello o brutto, ma piuttosto un concetto di giusto sbagliato che le porta a punirsi per essere sbagliate e a tentare di diventare così “piccole” da scomparire.non so se ho reso l’idea di quello che ho cercato di esprimere.

  39. Per molte persone l’autocontrollo per quanto riguarda il cibo e le porzioni non è una cosa facile da esercitare, sto parlando di persone che definiamo normalmente “golose” (io compresa ahimè) che non riescono magari a fermarsi ad un solo cioccolatino se ne hanno una scatola, se la persona in questione poi ha dei problemi emotivi, un vuoto affettivo o peggio è depressa si ritrova a trovare conforto nel cibo è capitato anche a me appena ho perso il papà, ma per esempio devo fare pure uno sforzo alla fine di una giornata pesante per non buttarmi a capofitto nel cibo e con tutte le schifezze che hai a portata di mano è facile darsi letteralmente alla pazza gioia, generalmente il mio frigo piange altrimenti sarei un quintale, se so che è vuoto sono più tranquilla. Poi ci sono quelli che mangiano perchè il cibo è sottomano, impulsi tipo le noccioline o le olive sul bancone del bar, il biscotto nel barattolo in cucina anche se non hai minimamente fame, non ci pensi è lì e allunghi la mano. Non voglio portare scuse io per prima mi sforzo e sono normopeso (la maggior parte del tempo)…

  40. Penso che questo sia un argomento difficile. Non è solo mera estetica, è qualcosa che viene detto e ripetuto all’infinito, ma non dai media. O meglio, non solo dai media. Personalmente ho avuto parecchi problemi psicologici, non legati al peso, ma se qualcuno che tu reputi importante ti ripete la stessa frase cento volte tutti i giorni tu, anche se sai che non è vero, finisci per crederci. E hai due scelte, arrenderti oppure cercare di migliorare.
    Avere un IBM basso, avere il tigh gap, vedersi le clavicole sono solo modi per rendersi conto quanto si è vicini a un certo ideale di perfezione corporea, e allora, in quel caso, i media ti aiutano a capire quanto sei vicina.

    Ho visto su internet ragazze alte venti centimetri più di me avere il mio stesso IBM (sono sempre stata sottopeso) ed essere lodate perché sotto il 17 significa essere magre. Non è così. Eppure c’è gente che ci crede.

  41. A me è bastato vedere buona parte dei What I Eat In A day delle varie youtuber italiane, ce ne sono forse due o tre che mangiano ciò che mangiano i comuni mortali. Rigorosamente super vegane, spesso danno consigli sull’alimentazione SENZA avere qualificazioni se non gli articoli su Google e che invogliano le ragazzine a scegliere quel tipo di alimentazione (non tutte ma buona parte di loro).
    Poi però ingurgitano polverine dalla dubbia provenienza e qualità perchè “sono piene di vitamine, sono buonissime e fanno benissimo” e spendono soldi su sol… ah no scusate, si fanno inviare, queste tisane (tipo FiTea) che costano un occhio della testa e sono piene di aromi artificiali quando puoi andare in erboristeria e farti fare il mix di tisane adatto a te da persone COMPETENTI spendendolo molto meno.
    Ovvio, non c’è nulla di male se un prodotto viene loro inviato, ma almeno che fossero coerenti e corrette dicendo che stanno facendo pubblicità e non osannando quei prodotti come se fossero sostituti di una vita sana.
    Si, perchè queste polverine fanno benissimo ma guai mangiare un petto di pollo alla griglia due volte la settimana! Sacrilegio! E’ cancerogeno!
    Che poi ci sono youtuber come Mikeligna che fanno per la maggior parte What I Eat In A Day vegani e se quando ne fanno uno vegetariano una ragazzina scrive nei commenti “Ma non eri vegana?” rispondono in modo non proprio educato dicendo “Mai stata vegana, sono stufa di ripeterlo”.
    Allora se non sei vegana perchè promuovi il veganesimo? Beh diciamo che non sono la persona più sveglia di sto mondo quindi sarò io a non capire.
    Se vuoi fare qualcosa e mostrare su internet cosa fai e come sei va bene, ma non far passare le tue abitudini, in questo caso alimentari, come sane e buone per tutti quando ognuno ha bisogno di cose diverse rispetto a te. Soprattutto per quanto riguarda il veganesimo e stili vari di alimentazione che possono essere intrapresi solo ed esclusivamente sotto consiglio medico. Stesso discorso per quanto riguarda quelle maledette polverine di Natural Mojo & co che fanno passare come elisir di lunga vita quando Dio sa cosa ci mettono dentro e, appunto, anch’essi vanno presi sotto consiglio del medico, non così perchè va di moda.

  42. Certo! Io parlavo del controllo nel senso più ampio, non relativo al controllo del cibo. Premesso che il mio è un discorso limitato e non rappresenta la totalità dei casi, spesso chi soffre di disturbi alimentari ha necessità di controllare quello che gli succede attorno o è perfezionista. E magari l’unica o la prima cosa su cui riesce ad esercitarlo è il cibo! Appunto nel bindge eating questo non succede ma anzi è il contrario. Oppure sentono il bisogno di punirsi per qualcosa che, ad esempio, non è andato come si prevedeva e spesso si evita il cibo..

  43. Costano un occhio della testa!! Tanto vale che mi ingozzi di frutta e verdura che almeno risparmio! Il tanto che spendo per farmi una ratatouille lo spenderei per un sacchetto di semi di zucca/girasole/quella roba lì.

  44. Si certo è impossibile generalizzare in questo contesto, sono tutte storie troppo personali e ognuna ha sfumature diverse … già nella normalità senza arrivare agli estremi dell’anoressia o obesità morbosa c’è chi si butta sul cibo nelle situazioni emotive difficili o chi lo evita del tutto. Modi di dire nei momenti di tristezza del tipo “mi si è chiuso lo stomaco” … in ogni caso sono 2 facce della stessa medaglia.

  45. Mah anche io penso che sia più che altro pubblicità, magari poi dopo i video lo lasciano li a marcire, ma come dicevo prima, mi da molto fastidio che li facciano passare per prodotti super naturali (…), super buoni e super efficaci quando l’efficacia cambia da persona a persona, è tutta roba chimica o sintetica che dir si voglia (gli aromi alla frutta e i colori del Natural Mojo sono naturali? ahahahahahahah come no) e non tutti gli organismi sono adatti alla loro assunzione; come dicevo prima gli integratori vanno presi con il consenso del medico. Un corpo sano che segue un’alimentazione sana difficilmente ha bisogno di introdurre vitamine artificiali in qualsiasi modo, lo deve fare solo se c’è una necessità a livello medico.

  46. E non basta neppure essere belle…ci vuole una certa predisposizione alla recitazione, una certa capacità di reagire di fronte all’obiettivo…e una santa pazienza perché le sedute di shooting spesso sono tutt’altro che divertenti, al freddo e in posizioni che farebbero venire i crampi a un contorsionista !!!
    Non è un mestiere per tutti e sinceramente a me proprio non piacerebbe….e non é invidia ma semplice esame di realtà. Ma ahimè conocordo con altri commenti che dicono che non sono solo i canoni di bellezza a spingere le ragazze verso l’anoressia ma un disagio ben più profondo che viene fuori in questo modo.

  47. Avevo 16 anni (ora 25) quando vidi per la volta un sito pro ana…e non perché volessi dimagrire, ma solo per curiosità e per vedere fino a che punto potessero spingersi queste blogger da denuncia. Inutile dire che rimasi sconvolta per giorni e ancora oggi queste patologie mi spaventano tantissimo perché ricordiamoci che sono prima di tutto un disturbo mentale. Qualche mese fa ho visto il film “Bonds in italiano “Fino all’osso”: il film non è un granché ma sottolinea alcuni aspetti della malattia davvero inquietanti

  48. Ah si sì sono d’accordo con te, anche io ho scritto che non sono i canoni di bellezza a portare all’anoressia…

  49. I canoni estetici moderni,secondo la mia esperienza diretta di ex anoressica, possono dare solo una spinta in più verso una direzione che si ha già in testa,ma che è stata presa per altre cause ben più gravi…il problema non sono tanto i social e i blog (su cui si fa solo una ricerca di metodi per iniziare), ma chi crea i disagi scatenanti. Queste malattie(perchè è questo che sono) non si risolveranno oscurando i blog e i siti ,ai quali si troveranno alternative più nascoste, ma agendo sulle cause più profonde che li fanno nascere,diverse per ognuno, e stando vicini a chi sta cercando di guarire.

  50. NO vabbè, non posso crederci! Esagerata un piffero, hai fatto benissimo! Quando si dice che le parole feriscono più della lama, è così spesso..

  51. la cosa più assurda è che sono completamente disinformate, mangiano solo ciò che va di moda online, preferibilmente costoso ed esotico, pur vivendo nella culla della dieta mediterranea…c’è stata la fase solo goji, quella solo quinoa, solo kale (perchè dire cavolo nero fa sfigato…), solo avocado, ecc ti mostrano piattoni di acqua e fibre senza reali proteine, grassi e carboidrati per poi riempirsi di integratori e polverine per stare in piedi e reggere tutta l’attività fisica con cui si sfiancano…La mia famiglia si occupa di alimentazione sana per lavoro sin dagli anni ’80 e io sono stata presa pesantemente in giro fino a pochi anni fa perchè mangiavo quello che oggi viene considerato “normale”!

  52. assolutamente d’accordo, è come se in questa fase post ideologica così incerta la gente avesse rivolto l’atteggiamento che una volta aveva nei confronti della religione verso il cibo in una costante ricerca di “purezza” estrema

  53. Ora come ora vedo che vanno di moda sti semi di chia o come diavolo si chiamano e l’avocado.
    Sto notando che comunque tutti questi prodotti esotici si stanno spargendo a macchia d’olio anche nei supermercati “normali” e nei bar, hotel ecc. mentre prima si trovavano solo ed esclusivamente nei negozio biologici o nei negozi etnici.
    Poi sono di un ridicolo e di una ipocrisia assurda quando fanno vedere la colazione che fanno; mangiano tutte rigorosamente yogurt greco bianco 0% grassi mischiato a quelle polverine “naturali” tipo Natural Mojo, dal sapore e dal colore sicuramente non naturale, al quale ci schiaffano dentro le fragole e le pesche a novembre. E a pranzo fanno 50 gr di pasta* con dentro ingredienti improponibili, spesso aggiungendo verdure fuori stagione, o addirittura unendo pasta e patate insieme (lo ha fatto RoxyRocks in un video e per la cronaca lei è vegana e crudista al 1000%), quando pasta e patate appartengono alla stessa famiglia e a livello nutrizionale non va affatto bene abbinarle. Ma basta che non sia carne o pesce e va bene comunque, poco importa se si abbinano due amidi o due proteine insieme.
    Un giorno sono inorridita quando ho visto la night routine di una youtuber vegetariana dove mostra che alla sera si fa una tazza di latte vaccino… quello in cialda della macchinetta. Perchè mettere una tazza con del latte vero e proprio in microonde a scaldare è da plebei. Figuriamoci chi non ha il microonde e lo deve scaldare in un pentolino come la sottoscritta, è da sfigati.
    E poi vengono a parlare di scelte salutiste e/o rispettose dell’ambiente.
    Dio mio, quando feci alcune domande riguardo alle abitudini di queste youtuberz alla mia dietologa, lei non sapeva se ridere sguaiatamente o se entrare in modalità “facepalm”.
    Poi si rifiutano con veemenza di assumere del latte di origine animale o delle uova, oltre che carne e pesce perchè “fanno male” (sempre senza nessuna qualifica o senza essere informate da una persona competente) ma poi fanno video su video del tipo “assaggio snack giapponesi/ coreani/ tedeschi ecc.” che hanno dentro tonnellate di coloranti e conservanti e sono più sintetici del PVC ma quelli vanno bene. Ma un petto di pollo al limone cotto alla griglia fa malissimo, la carne è cancerogena!
    E, come hai spiegato giustamente tu, mangiano poco e in maniera assiduamente dietetica quando spesso e volentieri rasentano il sottopeso, si ammazzano di sport (molte volte dando consigli di fitness alle loro followers sempre senza nozioni… non viene loro in mente che qualcuno potrebbe avere qualche problema a livello fisico e certi esercizi a questo ipotetico qualcuno potrebbero essere dannosi, ma va!) senza che ne abbiano bisogno… mangiano più dietetico di me e fanno più movimento di me che sono a dieta, sto perdendo con costanza 20 chili e ho un programma stilato dalla dietologa che come movimento mi ha prescritto 40 minuti di camminata veloce al giorno (ho problemi di extrasistole e aritmia quindi non devo affaticare il cuore ma prima di aver scoperto questi problemi i minuti di camminata erano 60, per cui nulla di così pesante o faticoso).
    * 50 gr di pasta sono quelli che devo mangiare io a pranzo, tenendo conto che sono alta, anzi, bassa 153 cm e peso circa 72 kg.

  54. Ah, mi sono dimenticata una cosa importante: e quelle super vegane che fumano e tracannano bicchieri su bicchieri di alcool ogni sabato sera dove le mettiamo? E non parlo solo delle donzelle di youtube.
    Ho una cugina che ha messo a dieta ferrea la sua famiglia composta da padre, madre e sorella maggiore limitando dopo varie litigate la carne, rigorosamente bianca, a una volta la settimana perchè lei è diventata vegana/ salutista e non vuole che loro mangino la carne, latticini e uova raramente e salumi banditi. Vino e acqua gasata banditi e sale al minimo sindacale.
    Peccato che lei si fumi un pacchetto da 20 di camel double al giorno e che il sabato sera si beve bicchieri di cocktail fatti con liquori scadenti in locali di dubbio gusto. Ma quello va bene, a lungo andare ciò non causa danni all’organismo, la carne o il pesce si.
    E che ci crediate o meno non sto inventando nulla.

  55. La mia riflessione era proprio su questo: la Graham additata di dare il cattivo esempio, esibendo la sua “colpevolissima” ciccia.
    Se, come dici tu “non è semplicemente emulare”, allora per quale motivo la foto di una ragazza grassa che corre sarebbe deleteria per chi la vede, perché spingerebbe a mangiare fino all’obesità?
    Torniamo quindi al punto di partenza: io sono una persona concreta.
    Non esistono blog pro obesity, ma solo blog pro ana.
    Direi che non ci sia altro da dire.

  56. che rabbia le vegane che fumano e bevono.. Io tutto al contrario mangio ma non bevo e non fumo.. ci vediamo tra 20 anni donzelle!

  57. Personalmente, non ci sono problemi a pubblicare foto di persone in sovrappeso o obese a meno che non contenga un messaggio esplicito contro la salute. è assurdo pensare che la cosa valga solo per un senso e non per l’altro.
    Il motivo per cui esistono siti pro-ana e pro-mia ma non siti pro-BED andrebbe ricercata nella psicologia della malattia (detto da una che non fa la psicologa, è una mia ipotesi).

  58. Grazie al Team Clio per avere affrontato questo argomento. E’ molto importante diffondere la cultura del benessere psicologico, che è molto diversa da quella del cosiddetto “benessere” fisico, che spesso – anche se fortunatamente NON sempre – diffonde messaggi fuorvianti e pericolosi.
    Ho questo magazine che è anche uno spunto di riflessione per trovare ciò che c’è di bello nella vita ed in ognuno di noi; lo considero terapeutico soprattutto per me stessa, che spesso mi butto giù, sia per chi capitasse fra le mie pagine. Sono anche psicologa, per cui questi argomenti a maggior ragione mi interessano moltissimo! Keep the good work! 🙂

  59. I siti pro ana danno sicuramente sacchi di suggerimenti da legarsi alle caviglie per affondare sempre di più nel pantano di questa malattia mentale. Una volta ero molto interessata all’argomento e ho letto a riguardo, nella gran maggioranza dei casi ci si ammala per un trauma più o meno grave che si subisce, bullismo, problemi famigliari, violenza psicologica e sessuale. In una storia la protagonista aveva sviluppato l’ossessione verso il peso tra gli 11 e i 13 anni, ammalandosi veramente dia 13 in su, perché si sentiva presa in giro e presa poco in considerazione dalla famiglia, il papà la chiamava “la mia salsiccetta” o una cosa del genere e perché dopo la nascita dei fratellini avevano spostato la sua camera nel seminterrato. “Tanto ormai sei grande” le dicevano. Magari a un’altra ragazza non sarebbe successo niente, ognuno ha una sua particolare sensibilità più o meno fragile.

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