Chi è Desmond is Amazing? Un bimbo drag queen di undici anni, che a febbraio di quest’anno ha solcato le passerelle della New York Fashion Week come un modello esperto e che da ormai qualche anno è diventato una piccola celebrity, fondando anche la Haus of Amazing, una community online in cui giovani come lui possano sentirsi liberi di essere se stessi. A soli undici anni, Desmond si fa portatore di un messaggio importante e positivo, che dovrebbe farci riflettere: ognuno di noi deve essere orgoglioso di ciò che è.❤ Se questa storia vi incuriosisce, continuate a leggere il post!
CHI È DESMOND IS AMAZING? UN BIMBO “FUORI DAL COMUNE”
Con l’espressione “fuori dal comune” si è soliti indicare qualcosa o qualcuno che è singolare, non in linea con i canoni della “normalità” socialmente accettata, ma anche e soprattutto, qualcosa di unico ed eccezionale. E Desmond Napoles è di certo fuori dal comune per il messaggio positivo che trasmette.
Credits: @desmondisamazing
Se non diversamente specificato, tutte le immagini sono prese dai social ufficiali di Desmond Is Amazing
Di lui si è parlato molto e ovunque a febbraio 2018, quando ha solcato le passerelle della New York Fashion Week per il brand Gipsy Sport, vestito con una giacca bustier, un colletto elisabettiano, degli stivaletti di vernice, orecchini di perla e lunghe unghie laccate.
Credits: vanityfair.it
LA “CONSACRAZIONE” AL PRIDE DI NY NEL 2015
Desmond non è però una “novità” lanciata quest’anno dal mondo della moda. La sua prima “apparizione” è infatti del 2014, anno in cui ha ballato nel video clip The Bacon Shake di Jinkx Monsoon. Tuttavia, è nel 2015 che diventa una piccola celeb, grazie ad un video di lui che balla al Gay Pride di New York diventato virale in una sola notte.
A diventare virale non è solamente il video di questo bimbo drag, ma soprattutto il suo modo di essere e il messaggio di cui si fa portatore: le persone di ogni età dovrebbero essere libere di esprimersi nel modo che desiderano, senza paura di essere giudicati.
ATTIVISTA LGBTQ CON LE IDEE CHIARE: VUOLE ISPIRARE TUTTI A ESSERE SE STESSI
Se vi state chiedendo come sia possibile che un bambino così piccolo si possa identificare con l’immagine drag queen, la risposta arriva chiara da Desmond stesso, che afferma con tutta sicurezza di essere sempre stato una drag queen, o meglio un drag kid come si è auto definito. Il termine queen dovrebbe essere, secondo lui, riservato ai performer adulti.
Racconta che a due anni, dopo aver visto la prima stagione di RuPaul Drag’s Race (reality trasmesso in Italia con il titolo America’s Next Drag Queen) indossava asciugamani e coperte in testa, fingendo che fossero parrucche.
Al DragCon 2017 di New York, Desmond ha incontrato il suo idolo RuPaul.
Credits: hornet.com
Il motto di Desmond è
“Sii sempre te stesso”
Quindi pur essendo un bambino, ha le idee ben chiare su chi è, e sul suo stile. È designer dei suoi stetti outfit e per i quali a RuPaul, all’artista Andy Warhol e allo stile dei Club Kids.
Ascoltandolo e guardandolo, Desmond appare un bambino forte, sicuro e consapevole di chi è e chi vuole essere. Tutto ciò l’ha portato a voler utilizzare la sua visibilità per aiutare e ispirare i giovani della comunità LGBTQ ad essere se stessi, senza vergogna, senza paura del parere altrui e rispondendo a tono agli haters.
Ha solo undici anni, essere sé stessi è giusto, ma le sfilate e la mercificazione che ne esce (da parte degli altri) non mi piace (anche fosse etero, femmina etc).
Io giocavo con le barbie…..la parola più “da adulto” che usai fu “Stitico”..parlando con mia cugina e riferendomi a Tom Cruise che ai tempi stava con Nicole Kidman e che il gossip definiva(lui)sterile…..io riportai il gossip con stitico…..mia cugina rise per un’ora.
Sarebbe bene capire dove finisce la sua(giustissima)volontà di essere e mostrarsi come vuole e la volontà dei genitori di farci soldi.
Quando sento storie di liberta…sono felice, però mi resta sempre il dubbio se i genitori spingano un pò per guadagnarci qualcosa(sfilate/riviste/interviste)
Essere se stessi e’ fantastico. Essere famosi e’ il sogno di tanti bambini e in America e’ quasi un’ossessione. Mi dispiace solo che molti bimbi famosi quando poi passa la celebrita’ rimangano depressi o abbiano dipenfenze. Per questo spero abbiano amici veri, genitori, insegnati con gli attributi dietro.
Non so se a 2 anni, il programma di Rupold sia indicato. I bimbi imitano i loro personaggi preferiti. Non so nemmeno se a 8 anni si può decidere, il proprio orientamento. Sicuro avranno fatto approfondimenti ecc, xó nn so fino a quanto é business e fino a quanto é educativo.
Messaggio giusto e stupendo.
Ma 11 anni no un sito. No al modello. No ai social. A 11 anni si fa i bambini. Si gioca, si corre, si va a scuola.
Hai ragione infatti. Magari è così davvero, ma può anche essere che abbia voluto copiare. Io da bimba copiavo i balletti di Madonna (era agli esordi, sono figli di metà anni 80) e mi piaceva molto, ma questo non vuol dire che andavo in giro con bustini col seno a punta. Con ciò voglio dire che dipende dalla personalità del bambino che è più o meno influenzabile e soprattutto i genitori che gli stanno dietro lo devono guidare ad accettare se stesso ed è vero, ma anche a costruirsi la propria personalità, non copiare o diventare ciò che vede o vogliono loro.
Davvero siamo convinti che sia se stesso? Quanto di ciò che fa e scrive e dice lo decide lui e non qualcun’altro? Credo che a 11 anni i social debbano essere interdetti anche se amministrati da un genitore, perché il primo non ha coscienza del mondo lì fuori (poi se pure è autistico…) e i secondi perché avere un figlio non può tradursi nell’uso della sua immagine. Lo hai messo al mondo, hai il difficile compito di educarlo, non di esporlo al pubblico ludibrio.
Esattamente il suo messaggio a chi dovrebbe arrivare? A chi ha dei dubbi sulla trasparenza della propria vita e delle proprie azioni? E secondo voi chi ha questi dubbi guarda ad un bambino che non ha ancora mai vissuto, o a chi ha già vissuto ed è conscio dei suoi errori e dei suoi traguardi?
Non ci vedo nulla di buono.
Sottoscrivo anche le virgole.
Troppi genitori secondo me, hanno perso il lume dell’anno ragione epur di fare soldi, mercificano i propri figli.
Sono cresciuta in pianura e le stelle alpine non le ho mai viste, forse nemmeno ora da adulta. Ma sono figlia degli anni 80, e allora sì che era bello. Tutto felice e leggero. Ovvio che l’epoca sia diversa, piu cruda e cattiva, ma i bimbi sono bimbi e dovrebbero vivere la stessa leggerezza sempre.
Sogno di bimbi o dei genitori? Io propendo per i secondi.. e la cosa è tristissima.
no ragazze, mi spiace ma per me è un NOT grande come una casa.
lungi da me essere una bacchettona, giustificare gli haters e tutte le mer***e che hanno scritto, o di non condividere il messaggio che questo bambino porta con sé, ma personalmente, la trovo una mera operazione di marketing e basta.
perché va bene tutto, ma il fatto che il bambino in questione nel 2015 (quando quindi aveva 8 anni, 8 anni) già fosse famoso in quanto “drag kid” ad un gay pride, a me fa venire la pelle d’oca.
e con questo non dico che non si possa parlare di sesso con dei bambini, o che si debba loro precludere in maniera bigotta qualsiasi discorso ad esso inerente, per carità.. ma c’è modo e modo.
mi viene da chiedermi, come già scriveva qualcuno, dove finiscano le sue “decisioni” e dove inizino quelle dei genitori o del probabile agente che avrà dietro.
perché parliamoci chiaro, il bambino sarà anche rimasto folgorato dai programmi sulle drag queen, ma un bambino di 8/11 anni che siano, che consapevolezza potrà mai avere della propria sessualità?
Che i bambini tornino a fare i bambini!
Non ci siamo, assolutamente NO.
Non condivido. Non lo trovo un messaggio positivo perché sembra tutto così alterato… un bambino non è un adulto, non ha idea di cosa significhi essere adulto e non dovrebbe comportarsi come tale. Per quanto riguarda l’orientamento sessuale, non voglio esprimere se sia possibile o meno esserne consapevole fin da piccolo (in quanti coming out di adulti si è sentito dire “lo sapevo fin da bambino”…), ma rimarcarlo in modo così forte e così artificioso, con un bambino, è svilente nei confronti degli altri, sia che abbiano qualche dubbio, sia che si considerino “normali”. Perché se io mi sento me stessa esattamente come sono, e altrettanto milioni di persone oltre a me, dovremmo iniziare tutti a sbandierarlo a gran voce? Boh. D’accordo l’essere se stessi, ma magari non a tutti fa bene questo tipo di atteggiamento esasperato.
I genitori a me danno la stessa idea di quei genitori fanatici di concorsi di bellezza per bambine, che più piccole sono e più sono truccate e volgari.
Sinceramente credo che sia tutto troppo prematuro, non credo che un bambino a 8 anni possa sentire la necessità di partecipare al gay pride. Non so è come se un qualsiasi bambino volesse andare in discoteca o a un rave party e i genitori glielo concedono tranquillamente. C’è un tempo per ogni cosa!!!
Mi fa piacere che tutti i commenti siano allineati a quello che penso anch’io. Da madre, penso che un bimbo di 11 anni vada protetto, amato e compreso in ogni sua sfaccettatura. Ma non messo su un palcoscenico a fare il testimonial in tulle e paillettes. Non ci vedo alcuna positività in questo messaggio
E’ vero … questo manca nelle nuove giovanissime generazioni, la LEGGEREZZA, nel più semplice e pure senso del termine. Adesso sanno tante cose, troppe forse che non hanno nemmeno il tempo di capirle e comprenderle e poi subito passano ad altro
Non posso che concordare tutto quanto da te scritto, io vedo solo genitori avidi di soldi…
Sono sinceramente rimasta parecchio sconcertata da questo post e sono contenta che qui nei commenti la pensiamo tutti uguali: I BAMBINI DEVONO RESTARE BAMBINI.
Io non vedo nessun messaggio positivo se non dei genitori che sfruttano un bambino magari un po’ confuso per fare i soldi. Io dubito seriamente che un bambino di 11 anni pensi tutte queste cose, io a 11 anni giocavo con le Barbie e pure fino ai 14 ci giocavo. A parte che i social che c’erano ancora, ma si viveva con leggerezza e spensieratezza come è giusto che sia.
Un bambino di 8 anni che va ad un gay pride? Come potrà mai capire di sessualità?
Sarebbero stati messaggi positivi se detto da un ragazzo più grande che ha già vissuto tante esperienze, che è sicuro di se stesso. Sembrano parole e atteggiamenti da adulto, direi che più che positivo è inquietante.
Post bocciatissimo: io ci vedo solo business sulla pelle di un bambino.
Sono contenta che siamo in tanti a pensarlo… Ora stanno poco ad additarti come bigotto ed ignorante anche per cose che sono palesemente sbagliate. Lasciamo ai bambini quei pochi anni di spensieratezza che dovrebbero avere. Veramente delusa da questo post, mi meraviglio che ci siano persone che pensino che sia una bella cosa questa.
Posso dire che questo bambino mi inquieta un po’? Non fraintendetemi non ho nulla contro le fragole Queen, l’omosessualità… Anzi sono per la libertà di ciascun individuo di essere se stesso e trovo che sia ora di cancellare alcuni pregiudizi… Detto questo trovo sconcertante questo bambino e la sua estrema consapevolezza, allo stesso modo in cui trovo sconcertante certe baby modelle di 10 anni vestite ed atteggiate come donne consumate. Sarà che io alla loro età quasi non sapevo come nascevano i bambini, ma credo che ci sia un’etá per tutto, compresa la propria consapevolezza sessuale e la decisione di mostrarla in modo anche abbastanza evidente, come ha fatto questo bambino… Ripeto, in altri contesti avrei condiviso questo messaggio appieno, ma ora mi lascia molto basita… esagerato credo…Non me ne vogliate eh, libertà di espressione
Io non credo che a quell’età sapessi neanche come nascevano i bambini…. E sinceramente non me ne fregava manco nulla. La mia mente e le mie riflessioni erano occupate tutte dai giochi le amichette, i pattini, la bicicletta, le costruzioni ed i compiti a scuola…
Mi spiace ma per me è un grande NOT
Sono bombardati da troppe informazioni. Sono trattati come mini adulti ma un bambino è quello che è: piccolo. Deve essere così. C’e Tempo per ogni cosa. E purtroppo poi nn torni indietro e dovrai vivere nello schifo di questo mondo, sempre prima.
Non so davvero come si possa scrivere un articolo solo in riferimento ai messaggi belli e positivi di questa faccenda. Ma scherziamo? Ricordiamoci che dietro c’è un bimbo! Oggi per non essere accusati di ignoranza ed essere ‘’moderni’’ accettiamo qualsiasi cosa, va sempre tutto bene, anche se facciamo del male e noi stessi e agli altri, in questo caso a questo bambino, che è solo fonte di guadagni per i genitori, che lo stanno secondo me mercificando!
Certamente ognuno deve esprimere se stesso come più preferisce, ma cosa può capire un bimbo di 2 anni su un programma di drags? Può rimanere affascinato alla vista di colori e danze, nulla di più! E a 8 anni al gay pride, scusate, ma quale consapevolezza sulla sessualità potrà mai avere questa creatura nell’età della piena innocenza? E a 11? Facciamoci il piacere, meno finto buonismo e più ragionevolezza. Questo bimbo merita di vivere l’infanzia, e nulla esclude che tra qualche anno cambi totalmente, perché adesso è davvero troppo piccino per esser certo e consapevole! Lo lascerei semplicemente libero di esprimersi e crescere senza buttarlo in pasto al mainstream
Da mamma non condivido l’atteggiamento assunto dai genitori nei confronti del loro figlio. Non credo assolutamente che un bambino di undici anni abbia la consapevolezza del proprio orientamento sessuale e anche se così fosse farei in modo che rimanesse fra le quattro mura domestiche e non , sia chiaro, perché io abbia dei problemi nei confronti degli omosessuali, ci mancherebbe, semplicemente il mio sarebbe un modo per tutelare mio figlio, renderlo “forte” nei confronti di una società che nonostante si dichiari apertamente scevra da pregiudizi , è ancora fortemente omofoba. I bambini vanno protetti!!!!
eh forse..
Guarda, secondo me è possibile che lo senta già l’orientamento sessuale perchè ricordo che quando ero educatrice a un centro estivo ricordo che avevo un bimbo che non voleva stare con gli altri maschi a giocare a calcio, ma con le bimbe. Metteva un pareo sopra i pantaloncini perchè avrebbe voluto mettere la gonna e giocava con la barbie che gli avevano regalato i genitori. Infatti una sera io e un altro educatore abbiamo chiesto di questa barbie al padre e lui disse, lo ricordo come fosse ieri, “a Natale gli abbiamo cheisto cosa volesse per regalo e lui ha insistito per questa Barbie. E cosa dovevamo fare? Se si sente così, gliel’abbiamo presa”. Ormai questo bimbo dovrebbe avere più o meno 18/20 anni, ne è passato di tempo, e non ho idea di che fine abbia fatto. Ma sembrava evidente, all’epoca, che potesse diventare omosessuale. Magari quello di allora era già il suo vero io oppure no. chissà..
Secondo me è possibile che lo senta già l’orientamento sessuale perchè ricordo che quando ero educatrice a un centro estivo ricordo che avevo un bimbo che non voleva stare con gli altri maschi a giocare a calcio, ma con le bimbe. Metteva un pareo sopra i pantaloncini perchè avrebbe voluto mettere la gonna e giocava con la barbie che gli avevano regalato i genitori. Infatti una sera io e un altro educatore abbiamo chiesto di questa barbie al padre e lui disse, lo ricordo come fosse ieri, “a Natale gli abbiamo cheisto cosa volesse per regalo e lui ha insistito per questa Barbie. E cosa dovevamo fare? Se si sente così, gliel’abbiamo presa”. Ormai questo bimbo dovrebbe avere più o meno 18/20 anni, ne è passato di tempo, e non ho idea di che fine abbia fatto. Ma sembrava evidente, all’epoca, che potesse diventare omosessuale. Magari quello di allora era già il suo vero io oppure no. chissà.. Comunque hai ragione su tutto, sia chiaro.
Guarda, secondo me è possibile che lo senta già l’orientamento sessuale perchè ricordo che quando ero educatrice a un centro estivo ricordo che avevo un bimbo che non voleva stare con gli altri maschi a giocare a calcio, ma con le bimbe. Metteva un pareo sopra i pantaloncini perchè avrebbe voluto mettere la gonna e giocava con la barbie che gli avevano regalato i genitori. Infatti una sera io e un altro educatore abbiamo chiesto di questa barbie al padre e lui disse, lo ricordo come fosse ieri, “a Natale gli abbiamo cheisto cosa volesse per regalo e lui ha insistito per questa Barbie. E cosa dovevamo fare? Se si sente così, gliel’abbiamo presa”. Ormai questo bimbo dovrebbe avere più o meno 18/20 anni, ne è passato di tempo, e non ho idea di che fine abbia fatto. Ma sembrava evidente, all’epoca, che potesse diventare omosessuale. Magari quello di allora era già il suo vero io oppure no. chissà.. Però ti do ragione su tutto.
Assolutamente! Ricordo che a 14 anni tutte le mie compagne erano avanti anni luce a me! Morosino, qualche trucco, capelli con spuma, minigonna ecc ecc io ero la vera bambinetta con la mezza coda …QUANTO SONO FELICE DI QUESTO!!!!!!!!!!! Auguro a tutti i bambini del mondo di avere una infanzia come la mia! Adesso quando vedo le mie ex compagne di scuola sono tutte sfatte, sembrano vecchie e stanche. I bambini devono fare i bambini, poi è vero che ci sono le eccezioni, però bisogna pensare che quello dell’infanzia è uno stato d’animo che non ritroverai mai più, pace, felicità serenità… stupendo! Non bisognerebbe perdere certe sensazioni ma quando si diventa grandi non è mica tanto facile
Infatti, questa era l’unica parte di tutta la storia che mi lascia il beneficio del dubbio, che rimarrà sempre al 50% perché o e sì, o è no, ma intanto che ci si pone la domanda “sarà possibile?” resta semplicemente in sospeso. Non vado a giudicare qualcosa su cui non ho nemmeno sicurezza di parlare. Grazie per il tuo commento, è comunque interessante!
giulietta ciao :*
mah guarda, purtroppo ancora vedo che additare come “bigotto” qualcuno che ha un pensiero più… boh, rigido? tradizionale?, va abbastanza di moda, ma non è questo il punto..
per me l’articolo sul blog ci sta, d’altronde qui non si parla solo di makeup e skincare ma anche di benessere nelle sue forme più “ampie” (quindi bene o male, anche di quello mentale), di attualità.. e con Clio che vive a NY, direi che comunque ci sappiamo tenere al passo con tutto XD
detto ciò condivido le tue idee, per me è letteralmente inconcepibile e sbagliato esporre in questa maniera un bambino, potrebbe farsi portavoce di tutti i più bei messaggi del mondo, ma è pur sempre un bambino…
Ele, che lo senta già è un conto (anche se il “già” è da contestualizzare: ora è già un filo più grandicello, ma ricordiamoci che il bimbo in questione è stato fatto esordire quando aveva 7/8 anni al gay pride..), che abbia tutta ‘sta millantata consapevolezza al punto di arrivare a farsi portavoce della libertà di scelta sessuale… boh, per me anche no.
Ecco perché a me sembra tutta una mera operazione di marketing (ed una squallida spettacolarizzazione dei genitori: il fatto che a 2 anni indossasse parrucche vedendo “america’s next drag queen” e che questo sia raccontato come fatto significativo, la dice lunga….).
:* Io sinceramente mi sento tutt’altro che bigotta, in questo caso ci vedo solo una cosa non giusta. Qui non è proprio caso di aprire la mente, almeno i bambini bisognerebbe lasciarli bambini secondo me. E secondo tanti fortunatamente!!
Hai ragione e concordo su tutto. Dico solo che magari nel profondo qualcosa c’è già, tipo un sentore, un “retrogusto” come per un sapore. Rispondevo al “ma già così piccoli possono sentire di appartenere a questo o quel sesso?”.Però, ovviamente!, questa esasperazione è colpa di adulti che non hanno scrupoli.
Infatti ho solo risposto alla domanda “ma può già sentirselo di appartenere a questo o quel sesso”. Poi ovviamente, questa esasperazione è opera di menti adulte.
Idem! Ero la più “sfigatina “ e imbranata. Ma adesso le ragazze della mia età sembrano donne navigate e molto più grandi di 34enni.
Grande Elenuccia! Bisogna sempre vivere l’età che si ha…tanto ne abbiamo di tempo poi da passare come adulti…e non si torna più indietro
no beh, sul discorso del sentore riportato anche dalla tua personale esperienza ti do più che ragione, uno può pure non avere la piena consapevolezza di ciò che prova ma ha già delle preferenze che poi verranno confermate o smentite con il tempo e con la crescita.
per il resto, come hai giustamente sottolineato, la parte peggiore di tutto ciò non è tanto il bambino ed i suoi messaggi, quanto i genitori che lo hanno praticamente “venduto” in questa maniera, imho.
Brava, lo fanno in pasto agli squali giusto per qualche € in più. Dire che sei un pessimo esempio è poco.
Concordo con te, anch’io ho avuto l’impressione di mercificazione di questo bambino.
magari a 15 anni confermerà che il suo orientamento sessuale sarà verso gli uomini, allora ben venga esprimersi ed innamorarsi però a 8 anni (per quanto possano essere precoci i bambini oggi) boh…