Quest’anno Barbie compie 60 anni! La Mattel ha dato il via ufficialmente alle celebrazioni per il suo compleanno con un evento in grande stile, inaugurando una partnership con Patrizia Pepe. Il brand fashion, in occasione di Pitti Immagine Bimbo, ha reso omaggio alla bambola con un’inedita capsule collection.

Questa collaborazione è solo il primo step verso un anno ricco di iniziative, progetti e collaborazioni per celebrare il 60esimo compleanno della bambola più famosa del mondo, nata ufficialmente il 9 marzo 1959.

Un amore senza tempo quello tra le bambine di tutto il mondo e Barbie che, nonostante la concorrenza, oggi vende 58 milioni di esemplari ogni anno in più di 150 paesi. Dal 1959 si è evoluta per stare al passo con i tempi. Ha un canale YouTube, un suo feed Twitter e un profilo Instagram, tramite i quali dispensa consigli di bellezza, moda e lifestyle. Nel post di oggi abbiamo quindi pensato di raccontarvi l’evoluzione beauty e fashion di Barbie, con tutti i look e i cambiamenti più salienti nel corso degli anni! Siete curiose? Iniziamo subito!

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LE ORIGINI DELLA BAMBOLA CHE HA RIVOLUZIONATO IL MODO DI GIOCARE DELLE BAMBINE

La Mattel è stata fondata nel 1945 da Elliot Handler e Harold “Matt” Matson, la cui fusione dei nomi diede origine al marchio. In seguito, a causa di problemi di salute, Matson fu costretto a vendere la sua quota a Handler. La moglie di Elliot, Ruth entrò in società, cambiando così le sorti non solo della Mattel, ma anche del mondo dei giocattoli.

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Ruth si era accorta che la figlia Barbara aveva una scelta molto limitata di tipologie di giocattoli rispetto al fratello Ken. I maschi avevano giochi che stimolavano in modo illimitato la loro fantasia, potendosi immaginare nei panni di vigili del fuoco, medici, astronauti e via dicendo. Barbara invece poteva solo giocare a fare la mamma o la tata, senza la possibilità di calarsi in altri ruoli.



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Fu così che Ruth suggerì al marito l’idea di creare una linea di bambole dall’aspetto adulto, aprendo la porta verso un mondo in cui i sogni delle bambine non avevano limiti.

RUTH SI ISPIRÒ ALLA BAMBOLA BILD LILLI

Ruth trovò ispirazione in Europa, dove venne a conoscenza dell’esistenza di Bild Lilli, una bambola bellissima, prosperosa, alta circa 30cm e con le fattezze di una vera donna.

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Bild Lilli. Via Pinterest

La bambola Bild Lilli in realtà era la riproduzione della protagonista di un fumetto osé pubblicato su un giornale chiamato Bild Zeitung. Ruth pensò di trasformare Bild Lilli in una nuova bambola che fosse un buon modello comportamentale adulto per le bimbe della classe media americana.

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IL DESIGN DELLA BARBIE FU CREATO DA JACK RYAN

Se Ruth può essere considerata a tutti gli effetti come la “mamma di Barbie”, l’ingegnere Jack Ryan ne è il “papà”.

LA DOMANDA SUPERÒ OGNI ASPETTATIVA

Fu Ryan a creare materialmente la prima Barbie che prese il nome della figlia di Ruth. La bambola uscì nei negozi il 9 marzo 1959, vestita semplicemente con un costume da bagno bianco e nero, sandali con il tacco, coda di cavallo con frangetta mossa e orecchini a cerchio. I canoni di bellezza rispecchiavano quelli dell’epoca: sopracciglia ad ali di gabbiano, eyeliner e rossetto rosso.

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Nel primo anno furono venduti più di 350.000 esemplari. Questa bambola stimolò nelle bambine un nuovo modo di giocare. Ogni bambina o ragazzina del mondo era ora in grado di proiettare la propria identità su questa bambola adulta, immaginandosi nel mondo dei grandi.

LA PRIMA STILISTA DI BARBIE FU CHARLOTTE JOHNSON

Nel corso dei suoi 60 anni Barbie ha collaborato con alcuni degli stilisti più glam dello star system. La sua prima stilista fu Charlotte Johnson: creare degli abiti di qualità così piccoli e in serie fu una novità assoluta per nulla semplice da realizzare!

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Il collo lungo e la vita molto stretta del corpo di Barbie furono inizialmente criticati. In realtà furono realizzati in questo modo per poter far stare meglio gli abiti: una volta vestita infatti le proporzioni apparivano giuste.

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Ken fu introdotto nel 1961

NEGLI ANNI ’60 BARBIE SUBÌ IL PRIMO MAKEOVER

Nel corso degli anni ’60 Barbie iniziò a cambiare. Si decise di rinnovarle l’immagine, attribuendole un look contemporaneo e moderno.

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Credits: @barbiemedia.com

Venne così rimodellato il viso, facendo diventare i lineamenti dolci e l’espressione innocente. Dal punto di vista beauty le aggiunsero delle ciglia lunghe e folte che richiamassero le ciglia finte molto in voga in quegli anni.

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Nel 1965 Barbie diventò astronauta, quattro anni prima che Neil Armstrong mettesse piede sula Luna. Nel 1968 uscì Christie, un’amica di Barbie, la prima bambola Mattel di colore.

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LA SECONDA TRASFORMAZIONE DI BARBIE AVVENNE NEGLI ANNI ’70 CON BARBIE MALIBÙ

Nel 1971 uscì in commercio Barbie Malibù, uno dei modelli più famosi e venduti della storia. Il cambiamento più vistoso furono gli occhi. Tutte le Barbie del passato avevano uno sguardo rivolto di traverso, mentre, per la prima volta, lo sguardo di Barbie era diretto.

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Credits: @Dollytopia

I connotati da bellezza pin-up furono sostituiti con quelli da “California Girl” in stile Farrah Fawcett, con capelli lunghi lisci, pelle abbronzata e solo un velo di trucco.

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Credits: @barbiemedia.com

Verso le fine degli anni ’70 Barbie subì un ulteriore restyling con Barbie SuperStar. Il sorriso venne ulteriormente enfatizzato e reso accattivante. Inoltre le braccia potevano essere piegate, in modo tale che la bambola potesse assumere delle pose da modella.

Ragazze, non è ancora finita! A pagina 2 proseguiremo l’evoluzione di Barbie dagli anni ’80 fino ai giorni nostri, scoprendo i modelli più interessanti per ogni decennio, fino ad arrivare ai cambiamenti più evidenti di sempre e alla Barbie da collezione creata per il 60esimo anniversario! Continuate a leggere!

5 COMMENTI

  1. Ooooh mi comprerei la Barbie Samantha Cristoforetti!!! Lei sì che è una donna da prendere come esempio!!
    Comunque io ho giocato tantissimo con le barbie, fino alla veneranda età di 13 anni circa xD Gliene ho fatte fare di tutti i colori, giocavo sia con le mie cugine sia con mio fratello, che usava il Ken xD Avevo una popolazione di Barbie, sia more che bionde, nere, bianche e mulatte… di tutto!

  2. bellissimi ricordi..adoravo la Barbie, ore e ore a giocarci…fino alla fine della terza media ma non lo dicevo a scuola.. ero l’unica!peccato mia figlia preferisca il lego..mi sarei rimessa a giocare con lei..

  3. non mi è mai piaciuta la Barbie, ma ci rimanevo male quelle pochissime volte che mi regalavano una bambola ed era la copia.. tipo tanya o non so che altro 😀

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