La gravidanza è un momento speciale per le neomamme, che giustamente si informano il più possibile per cercare di passare questo periodo mangiando sano. Tuttavia esistono diversi aneddoti o miti riguardo la gravidanza, spesso raccontati da parenti o amiche, che possono creare dubbi o generare confusione.
Nel post di oggi, insieme alla Dott.ssa Anna Gerbaldo, cercheremo di fare un po’ di chiarezza e sfatando le false credenze alimentari! Curiose di scoprire quali sono i 4 miti in questione? Allora andate avanti a leggere!
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#1 NON È VERO CHE “SI DEVE MANGIARE PER DUE”
Questa è forse il più conosciuto tra i falsi miti sull’alimentazione in gravidanza che bisogna sfatare.
L’aumento dei fabbisogni energetici in gravidanza dipende dalla sintesi di nuovi tessuti nel bambino e nella madre (ghiandole mammarie, utero e placenta), dall’aumento del tessuto adiposo della madre e dalle necessità metaboliche che accrescono progressivamente per la donna e il feto.
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La richiesta di energia aumenta progressivamente durante la gestazione, di circa 350 kcal al giorno nel secondo trimestre e di 450 kcal al giorno nel terzo trimestre. Nei primi 3 mesi, invece, l’alimentazione della futura mamma dovrebbe rimanere invariata per quanto riguarda l’aspetto energetico.
Una iper-alimentazione in gravidanza rappresenta un errore molto frequente che può causare un aumento di peso superiore al previsto.
È invece importante controllare l’alimentazione sia a livello quantitativo che qualitativo per fare in modo che ci sia un’adeguata copertura delle spese energetiche della madre.
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Quindi non si deve mangiare per due, ma due volte meglio! Il regime alimentare della mamma infatti dovrà subire alcune modificazioni per quanto riguarda le norme igieniche, gli alimenti da escludere durante questo periodo e quelli invece da preferire.
#2 “LE VOGLIE MATERNE MACCHIANO LA PELLE DEL NEONATO”
Un’altra falsa credenza è che le voglie alimentari tipiche della gravidanza, siano segno di un’alimentazione carente di qualche nutriente che serve al bambino.
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NON È MAI STATA DIMOSTRATA LA VERIDICITÀ DELLA “TEORIA DELLE VOGLIE”
Inoltre, secondo la tradizione popolare, quando la futura mamma desidera un cibo in particolare e tocca una parte del suo corpo prima che la “voglia” venga soddisfatta, il bambino nascerà con una macchia della pelle rappresentativa del desiderio insoddisfatto, proprio in quella parte del corpo.
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Non si conosce il perché di questi desideri alimentari (a volte anche bizzarri o di cibi che non si apprezzavano o che non venivano consumati abitualmente), tuttavia potrebbero essere il risultato di cambiamenti ormonali e in particolare dell’aumento degli estrogeni.
Le cosiddette “voglie” o “macchie” possono essere di varia natura e colore: gli angiomi color rosa scuro sono formati da un accumulo di vasi sanguigni sotto la pelle e non dipendono dalla voglia di fragole (magari con panna!) della madre; gli angiomi più scuri, tendenti al marroncino, sono causati da una maggior concentrazione di melanina e non dal desiderio di caffè o di cappuccino.
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In generale, se le “voglie” sono sane o comunque non interferiscono più di tanto con un regime alimentare sano ed equilibrato, potete assecondarle senza particolari preoccupazioni!
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