Le sopracciglia sono la cornice dello sguardo, del quale mettono in risalto profondità ed espressività. Per questo motivo abbiamo riservato loro moltissime cure e attenzioni, peccato che anni di pinzette e cerette abbiano spesso fatto più danni che altro!
Non sono mai stata troppo soddisfatta dell’aspetto delle mie, troppo rade e sottili, perciò mi sono decisa e ho voluto provare il microblading alle sopracciglia per cercare di dar loro un aspetto più marcato, ma al tempo stesso naturale e perfetto anche senza l’aiuto del makeup. Lo rifarei? Certo chi sì!
Per quanto mi riguarda, ho riflettuto davvero molto prima di decidermi e scegliere questa tecnica: fortunatamente si tratta di un trattamento semi-permanente che, se non ritoccato, sparisce gradatamente.
Allora bellezze, siete curiose di scoprire tutti i dettagli della mia esperienza col microblading sopracciglia? Continuate a leggere il post!
IL MICROBLADING COS’È E COME SI FA?
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Il microblading è un trucco
semi-permanente che prevede l’inserimento del pigmento sotto la pelle
La tecnica, che nasce tra Cina e Giappone, prevede l’uso di uno speciale strumento piuttosto simile a un pennino. È poi grazie ai molti piccoli aghi – naturalmente monouso – qui disposti che le particelle di pigmento vengono depositate nel derma superficiale. Grazie alla forma di questo strumento è possibile disegnare i singoli peli ricreando un effetto davvero naturale.
Bella Thorne è tra le celeb più entusiaste del risultato!
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Il microblading si usa per correggere la forma delle sopracciglia, ricrearle in caso di alopecia o per riempirle se rade. Questa tecnica è ideale anche per una migliore definizione della forma, per infoltire e per ottenere visivamente più volume.
COME SI SCEGLIE IL PIGMENTO?
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È importantissimo che il professionista cui vi affidate faccia in modo che il pigmento si armonizzi con l’incarnato. Prima di scegliere, sappiate che avete il diritto di vedere una scheda tecnica – in italiano – del pigmento, la sua certificazione, l’indicazione del produttore e persino un contatto in caso di reazioni allergiche.
La certificazione Risoluzione Europea ResAP (2008) specifica i requisiti e i criteri per la valutazione della sicurezza delle sostanze usate nei tatuaggi e nel trucco semi-permanente. Credits: @glamour
Per individuare la tonalità, l’operatore terrà conto del colore dell’incarnato, che andrà a sommarsi con quello del pigmento, e soprattutto degli accostamenti cromatici, per individuare una nuance che sia affine al colore dei capelli e ottenere un effetto naturale.
CHE FORMA SCEGLIERE?
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Bellezze, vi consiglio di riflettere molto bene sulla scelta della forma. Non dimenticate che le sopracciglia sono un elemento molto delicato perché possono radicalmente cambiare la struttura del vostro volto. Perciò non cercate di somigliare a una celebrità o di copiare il risultato ottenuto dalle vostre amiche: ogni viso ha delle sue specifiche proporzioni e devono essere rispettate.
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Proprio per questo, viene fatta un’accurata misurazione del viso e viene creato un “progetto” che ricalcherà piuttosto fedelmente il risultato finale. Il mio disegno preparatorio, ad esempio, era veramente molto verosimile anche e soprattutto nelle dimensioni del risultato finale.
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Vi consiglio di non discostarvi troppo dalla forma naturale delle vostre sopracciglia, a prescindere dalla moda. Ovviamente, infatti, più ci si allontana dalla realtà più sarà evidente che si tratta di un “fake”: per quanto ben realizzato, il microblading non ricrea in toto la tridimensionalità del pelo.
Io ho cercato di ottenere un risultato che fosse naturalissimo: lo scopo era avere delle sopracciglia che si armonizzassero col mio viso anche senza un velo di trucco, ma che al contempo mi permettesse di intervenire su forma e spessore nel caso decidessi di realizzare un makeup occhi molto marcato.