TEST & TRICKS
Per il primo make-up abbiamo utilizzato prevalentemente ombretti opachi piuttosto scuri e caldi, aggiungendo giusto un tocco di luminosità a partire da metà occhio verso l’angolo interno.
Palette Catrice Orchid Dusk, primo make-up, fotografia realizzata con luce naturale.
Palette Catrice Orchid Dusk, primo make-up, fotografia realizzata con luce artificiale.
Non avendo una pigmentazione super elevata bisogna riapplicare i vari colori più volte per ottenere la giusta intensità, specialmente con gli opachi. Gli ombretti shimmer invece danno il massimo quando applicati con le dita.
Palette Catrice Orchid Dusk, primo make-up, fotografia realizzata con luce artificiale.
Se nel primo make-up abbiamo una bella distinzione tra le varie nuance non si può dire la stessa cosa per il secondo trucco che abbiamo realizzato: gli ombretti infatti si confondono molto tra di loro e risultano quasi “trasparenti” di base.
Palette Catrice Orchid Dusk, secondo make-up, fotografia realizzata con luce naturale.
Palette Catrice Orchid Dusk, secondo make-up, fotografia realizzata con luce artificiale.
Nonostante ciò abbiamo ottenuto un risultato discreto. In generale non abbiamo notato un grande fall out ma per far resiste a lungo le polveri sugli occhi consigliamo l’utilizzo di un buon primer.
Palette Catrice Orchid Dusk, secondo make-up, fotografia realizzata con luce artificiale.
Gli ombretti si sfumano abbastanza bene tra di loro ma, come detto precedentemente, tendono a perdere d’intensità e devono essere riapplicati a più riprese.
TIPS & TRICKS
Con la selezione colori presente in questa palette potete creare tantissimi look diversi. In questa recensione avete visto due esempi, un trucco realizzato con gli ombretti più caldi e l’altro con le tonalità più fredde e rosate.
Per ottenere il massimo dagli ombretti metallizzati e shimmer il nostro consiglio è quello di applicarli con le dita o, eventualmente, con un pennello bagnato: in questo modo otterrete il massimo della luminosità e potrete sfumarli a piacimento.