IL PAP TEST FA MALE? PUÒ DARE PROBLEMI NEI GIORNI SUCCESSIVI?
Il Pap Test si esegue in ambulatorio e non è né doloroso né pericoloso, fatta eccezione per il disagio che qualche donna può avvertire in maniera più evidente durante il prelievo.
Cercando di rilassarsi e facendo respiri lenti e profondi si può ridurre il lieve disagio legato all’introduzione del dilatatore e al successivo prelievo.
IL PAP TEST NON FA MALE
Dopo l’esame non si dovrebbe avvertire alcun disturbo. Nei giorni successivi all’indagine si possono verificare alcune piccole perdite di sangue: in caso di dubbio, comunque, è sempre meglio rivolgersi al medico.
COME PREPARARSI AL PAP TEST E COSA FARE PRIMA
Per ottenere i migliori risultati, è necessario astenersi dai rapporti sessuali almeno nelle 24 ore (o ancor meglio nei 3 giorni) che precedono il test.
Nelle 24-48 ore precedenti, bisogna evitare di sottoporsi a lavande interne o di impiegare creme, gel, schiume, ovuli, spermicidi, deodoranti intimi o candelette vaginali.
Questi prodotti potrebbero alterare il risultato del test, rendendolo meno attendibile. Per quanto riguarda la sospensione dall’uso di farmaci, è bene chiedere al proprio medico di riferimento.
Il Pap Test può essere effettuato in tutte le fasi del ciclo mestruale, eccetto che nella fase di flusso pieno. Il sangue mestruale potrebbe infatti oscurare la corretta visione delle cellule cervicali.
Se le mestruazioni dovessero sopraggiungere in prossimità del test, è necessario rimandare l’esame e concordare un nuovo appuntamento.
L’uso di contraccettivi orali o locali o la presenza della spirale intrauterina non interferiscono con il risultato del test.
PAP TEST POSITIVO VS PAP TEST NEGATIVO: COSA FARE?
L’osservazione può rilevare cellule normali, altre affette da qualche alterazione assolutamente benigna (legata magari a un’infezione), cellule alterate per via di un processo infiammatorio, elementi cellulari tipici della menopausa e anche eventuali anomalie.
Credits: @lines.it
Per etichettare queste ultime, è stato introdotto il concetto di CIN, iniziali dell’espressione “neoplasia cervicale intraepiteliale” (Cervical Intraepitelial Neoplasia). Comprende tutte quelle anomalie cellulari ed epiteliali che testimoniano la graduale proliferazione di cellule atipiche con una variabile potenzialità evolutiva verso il cancro invasivo della cervice uterina.
Dopo 10-15 giorni dall’esame, i risultati vengono generalmente inviati al domicilio oppure devono essere ritirati presso la sede del test.
Se il Pap Test è positivo, quindi rileva la presenza di cellule alterate, sono necessari ulteriori controlli che hanno lo scopo di confermare o meno la presenza di tali alterazioni, individuare il tipo e l’eventuale terapia più adeguata.
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Se il referto del Pap Test apporta una dicitura del tipo “flogosi aspecifica”, significa che è stato difficile formulare una diagnosi certa a causa della presenza di cellule infiammatorie. In questo caso è necessario ripetere il test.
Se il Pap Test è negativo, potrà essere eseguito a intervalli di tempo più lunghi, come da consiglio del ginecologo.
Vi ricordiamo che le informazioni che avete appena letto non sostituiscono il parere del medico.
La prevenzione è importante e a questo proposito vi lasciamo altri post che potrebbero interessarvi:
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Anche Abraham Simpson sa quanto è importante il Pap Test! Credits: @giphy.com
Ragazze, voi avete mai fatto il Pap Test? Che ne dite di rassicurare le ragazze che invece devono farlo per la prima volta? Ci raccontate la vostra esperienza? Un bacione dal TeamClio!