La candida vaginale è un’infezione da parte della Candida albicans, un fungo in grado di replicarsi dando vita a colonie. È ubiquitaria e colonizza normalmente, senza dare sintomi o lesioni rilevanti, il cavo orale (bocca) e la porzione terminale dell’intestino (intestinale) e della vagina.
In condizioni che portano ad alterazione del microambiente della mucosa, quali terapia antibiotica prolungata, uso smodato di detergenti intimi, situazioni di stress o alterazioni metaboliche (come il diabete), la candida può crescere in maniera incontrollata. In questo modo si manifestano evidenti lesioni biancastre con prurito o irritazione a livello del cavo orale, della vagina o anche a sintomi intestinali.
Quali sono i sintomi della candida vaginale? E come si cura? Se volete scoprire questo e molto altro, dovete solo andare avanti a leggere il post!
CANDIDA VAGINALE E NON: COS’È E COME SI SVILUPPA
La candida è un insieme di microrganismi, che popolano normalmente il tratto gastrointestinale e la cute. Si tratta quindi di un fungo, che vive in condizioni fisiologiche a contatto con il nostro corpo.
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La maggior parte delle infezioni è causata dal ceppo Candida albicans. Questo fungo è responsabile di circa l’80% delle principali infezioni sistemiche fungine ed è la causa più frequente di infezioni fungine in pazienti immunocompromessi.
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Le infezioni da candida sono tra le più frequenti infezioni nosocomiali, ovvero le malattie infettive acquisite all’interno di una struttura sanitaria.
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La candidosi quindi, non colpisce solo l’apparato riproduttivo, ma può anche interessare il cavo orale, l’esofago e l’addome.
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La maggior parte delle vaginiti fungine è causata da Candida albicans, che colonizza il 15-20% delle donne non gravide e il 20-40% delle donne gravide, mentre è rara nelle donne in menopausa (a meno che non assumono terapia ormonale sistemica).
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Circa 2/3 di tutte le donne in età fertile ha avuto almeno un episodio di candidosi vaginale nell’arco della vita e nel 4-5% dei casi, si trasforma in vaginite ricorrente cronica (se si verifica in più di 3 episodi all’anno), estremamente difficile da controllare e quasi mai curata in via definitiva prima della menopausa.
CANDIDA VAGINALE: SINTOMI E CAMPANELLI D’ALLARME PER RICONOSCERLA
La candida vaginale ha dei sintomi comuni molto riconoscibili: prurito, bruciore, irritazione vaginale vulvare (che possono peggiorare durante i rapporti sessuali) e dolore durante il rapporto.
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Un altro sintomo molto caratteristico è una secrezione vaginale bianca e spessa, simile a formaggio cagliato, che aderisce alle pareti della vagina.
I SINTOMI DELLA CANDIDA SONO BRUCIORE, PRURITO, ARROSSAMENTO E SECREZIONI BIANCHE
La sintomatologia aumenta nella settimana che precede le mestruazioni e sono frequenti anche arrossamento, gonfiore e lesioni superficiali della pelle.
I fattori di rischio per la vaginite da candida sono diabete, uso di molti antibiotici o corticosteroidi, gravidanza, indumenti intimi stretti non traspiranti, immunocompromissione e utilizzo di un dispositivo intrauterino.
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COME SI PRENDE LA CANDIDA VAGINALE? LE POSSIBILI CAUSE
La candida si trasmette attraverso i rapporti sessuali , per cui è meglio praticare sesso sicuro. Tra le cause troviamo anche l’uso di asciugamani per le parti intime e biancheria usata da persona infetta.
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L’infezione però può insorgere anche spontaneamente, in seguito a deficit del sistema immunitario dopo l’uso protratto di antibiotici, oppure dopo l’impiego di contraccettivi orali, estrogeni o corticosteroidi.
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Anche l’uso di biancheria intima troppo stretta o di nylon è stato messo in relazione con la comparsa di candidosi.
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In determinate circostanze, come in presenza dei fattori di rischio sopra elencati, può crescere velocemente e più abbondantemente, provocando sintomi fastidiosi e irritazioni alle mucose.