QUANDO (E OGNI QUANTO) ESEGUIRE LO SCREENING DI AUTOPALPAZIONE DELLA MAMMELLA
Le linee guida consigliano di effettuare l’esame di autopalpazione seno una volta al mese a partire almeno dai 20 anni d’età.
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Poiché questa è anche l’età a partire da cui viene consigliata la prevenzione con visite specialistiche, è ancora più evidente quanto sia importante abbinare lo screening del seno a casa.
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L’autopalpazione mensile al seno permette di individuare i sintomi iniziali del tumore al seno, che senza lo screening potrebbero passare inosservati, permettendo di effettuare un’eventuale diagnosi precoce che aumenta di molto le probabilità di successo delle terapie.
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Ma nello specifico, quando fare l’autopalpazione del seno? La Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro consiglia di effettuare l’esame di palpazione della mammella una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo mestruale.
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L’AUTOPALPAZIONE SENO SI ESEGUE UNA VOLTA AL MESE
Come accennavamo, infatti, il momento che va dalla mestruazione vera e propria fino all’ovulazione è il migliore per effettuare l’autopalpazione seno perché la mammella è più morbida ed è più semplice individuare eventuali noduli rigidi durante l’esame.
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Se infatti effettuiamo la palpazione quando il seno è in tensione, sarà maggiormente complicato per noi capire bene cosa cercare e distinguere ciò che deve preoccuparci e cosa no.
COME EFFETTUARE L’AUTOPALPAZIONE SENO DA SOLE: I PASSAGGI DA SEGUIRE
Per uno screening attendibile e puntuale, ragazze, in primis è bene come accennavamo scegliere il giorno giusto del mese: sarebbe meglio, a questo proposito, segnare sul calendario quando effettuiamo l’autopalpazione del seno per essere più precise anche nei controlli successivi.
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Le domande principali quando ci si approccia a questa pratica sono: come si fa l’autopalpazione seno, quando preoccuparsi e come riconoscere i noduli pericolosi?
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Andiamo quindi per gradi: come dicevamo in precedenza, ragazze, quello che dobbiamo osservare sono alterazioni di qualunque tipo, soprattutto se riguardano un solo seno. Un nodulo rigido, sporgente e che non si sposta, modifiche del colore e dell’aspetto del seno e del capezzolo, perdite inusuali devono metterci in guardia.
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Alcuni segnali, come è immaginabile, sono più facilmente individuabili con una semplice occhiata allo specchio: ed è qui che si parte per il primo passaggio dell’esame di autopalpazione seno.
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Si comincia quindi spogliandosi e mettendosi davanti allo specchio, esaminando con cura le mammelle frontalmente e di lato, senza trascurare la zona vicino alle ascelle. Si sollevano le braccia mettendole dietro la nuca, in una posizione rilassata e si osserva; si ripete poi poggiando le braccia sui fianchi e mettendo in tensione le mammelle.
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Si procede poi all’autopalpazione seno vera e propria: una mano va dietro la nuca, l’altra eseguirà l’esame con il palmo aperto e appoggiato al centro del seno. Si inizia premendo con tre polpastrelli ed effettuando lievi movimenti circolari; si passa poi a premere e spostare la mano verso l’esterno, per concludere con movimenti verticali dall’alto verso il basso. Quest’operazione va ripetuta anche da sdraiate, per cogliere eventuali noduli sfuggiti al primo screening.
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Per concludere, si stringe molto delicatamente il capezzolo tra due dita analizzando eventuali perdite.
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FONTI
airc.it
ospedaleniguarda.it
Via Giphy
Ragazze anche per oggi è tutto: avevate mai sentito parlare di autopalpazione del seno? È un’operazione che effettuate regolarmente ogni mese? Sapevate nel dettaglio come si fa l’autopalpazione seno e ogni quanto effettuarla? Fateci sapere nei commenti e ricordate: la prevenzione salva la vita. Un bacione dal TeamClio!