I succhi 100% frutta colorati e rinfrescanti sono una delle bevande più consumate sia dai grandi che dai piccini. Tra le bevande ricavate dalla frutta sono quelle che mantengono maggiormente le caratteristiche della materia prima di partenza. Tuttavia, come vedremo nel post, presentano delle differenze importanti rispetto alla frutta intera.
Ragazze, vi piacciono i succhi 100% frutta? Volete capire quali sono le loro caratteristiche? Allora questo è il post che fa per voi!
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COSA SI INTENDE CON SUCCHI 100% FRUTTA?
L’indicazione succhi 100% frutta contraddistingue le bevande ricavate interamente dalla frutta spremuta. Questi prodotti sono costituiti per circa il 90% da acqua, vitamine, sali minerali e fitocomposti e per il 10% da zuccheri.
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La denominazione nettare di frutta è invece riservata alla bevanda prodotta a partire dal succo di frutta, dalla purea o da entrambi a cui, oltre all’aggiunta di acqua, è possibile addizionare zucchero o edulcoranti.
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Nel nettare di frutta è permesso l’uso di un numero molto limitato di additivi principalmente per ottenere un effetto antiossidante o acidificante. Al contrario, non è consentito l’impiego di conservanti, coloranti o sostanze aromatizzanti.
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Ci sono poi altre bevande a base di frutta, ad esempio le bibite analcoliche come l’aranciata. Si tratta di bibite rinfrescanti a base di frutta, con o senza gas. Sono costituite da acqua, succo e/o polpa di frutta ed altri ingredienti come zuccheri, dolcificanti, aromi ed additivi alimentari.
COME SI OTTENGONO I SUCCHI 100% FRUTTA?
Secondo la direttiva, i succhi sono il prodotto ottenuto dalla parte commestibile della frutta sana e matura. Questo implica che nel processo di produzione ci sia un passaggio preliminare di selezione della materia prima che consiste nello scartare i frutti che non rispettano i requisiti previsti.
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I SUCCHI SONO INTERAMENTE RICAVATI DAL FRUTTO
Raggiunto lo stabilimento, la frutta viene lavata e pulita. Successivamente si procede all’estrazione del succo attraverso mezzi meccanici.
Il succo ricavato è poi sottoposto a pastorizzazione, step che offre un doppio vantaggio. È utile sia per inattivare gli enzimi e mantenere più a lungo la freschezza del prodotto che per eliminare eventuali microrganismi.
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Al processo di produzione può essere aggiunto un passaggio intermedio di concentrazione, ovvero di rimozione di parte dell’acqua contenuta nel succo con lo scopo di ottenere un semilavorato. Generalmente si opta per la concentrazione quando si vuole evitare il trasporto e lo stoccaggio di grandi quantità di prodotto.
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Successivamente è necessario effettuare la ricostituzione del succo da concentrato, cioè restituire l’acqua rimossa in precedenza. Inoltre, vengono aggiunti anche gli aromi naturali della frutta persi in fase di concentrazione.
LA CONSERVAZIONE DEI SUCCHI
Per assicurare la stabilità microbiologica e prolungare la vita del prodotto, i succhi 100% frutta sono sottoposti ad un processo termico di pastorizzazione.
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Vengono poi confezionati in brick in condizioni asettiche o in alternativa in bottiglie ed in seguito pastorizzati in autoclave. La temperatura raggiunta e la durata del trattamento variano in base al tipo frutta da sterilizzare e al pH del prodotto.