CONSUMO DI SALE: I PRODOTTI CHE NE SONO PIĂ™ RICCHI
Tra gli alimenti piĂą ricchi di sale ritroviamo il dado da brodo, la salsa di soia, le salse, i prodotti conservati sotto sale o sottolio, quelli affumicati, salumi, formaggi stagionati, i cibi in scatola e gli snack salati.
Nonostante questi cibi siano molto salati, non rappresentano la maggior fonte di consumo di sale. Infatti, la porzione consumata e la frequenza con cui generalmente li introduciamo nella nostra dieta non è poi così elevata.
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Invece, alimenti come il pane e gli altri prodotti da forno, sebbene contengano meno sale, li consumiamo quotidianamente e in grandi quantitĂ e per questa ragione rappresentano la maggior fonte di sale in Italia.
Per questo motivo è bene prestare attenzione a queste fonti di sale meno sospette come pane, grissini, merendine e cereali per la prima colazione.
CONSUMO DI SALE: LE RACCOMANDAZIONI DA SEGUIRE
Tra i principi di una sana alimentazione ritroviamo anche il consiglio di limitare il consumo di sale. Infatti, un consumo eccessivo di sale può avere effetti negativi come favorire l’instaurazione di ipertensione arteriosa, un fattore di rischio per diverse malattie come quelle che coinvolgono il cuore, i vasi sanguigni e i reni.
In più, un’elevata assunzione di sale è stata associata anche ad altre problematiche come l’osteoporosi a causa delle maggiori perdite renali di calcio.
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità  raccomanda di non superare i 5 g di sale al giorno. Questo valore che non è molto, infatti, corrisponde a un cucchiaino da tè e tiene conto sia di quello già presente negli alimenti che di quello aggiunto.
CONSIGLI PER LIMITARE L’USO DEL SALE
In pratica, come possiamo limitare il consumo di sale?
Sicuramente è importante imparare ad assaggiare il nostro piatto prima di salare evitando così di aggiungere il sale solo per abitudine senza che ce ne sia un reale bisogno. Proviamo a utilizzare metodi di cottura che ci consentano di esaltare il gusto come quella al vapore, al cartoccio o al microonde.
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Insaporiamo le pietanze con spezie, erbe aromatiche, aceto o succo di limone.
Cerchiamo di limitare l’uso di condimenti ricchi di sale come la salsa di soia, il dado e le varie salse. Limitiamo la frequenza di consumo degli alimenti più ricchi di sale come i prodotti sotto sale o in scatola, snack salati, salumi e alcuni formaggi.
Leggiamo le etichette, soprattutto per quegli alimenti molto presenti nelle nostre tavole. A paritĂ di prodotto confrontiamo la tabella nutrizionale e optiamo per quello con meno sale.
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RIDURRE IL SALE NON SIGNIFICA RINUNCIARE AL GUSTO
Ricordiamoci che limitare il sale aggiunto non è un’impresa impossibile.
Fortunatamente il nostro palato è in grado di adattarsi a una riduzione dell’uso di sale, soprattutto se questa avviene gradualmente.
Ragazze, se vi interessa il tema della sana alimentazione, non potete perdervi questi post:
1) COME RIDURRE LO SPRECO ALIMENTARE A CASA? COME COMPORTARSI?
2) RICETTE VEGANE: 5(+1) IDEE SEMPLICI E VELOCI
3) CARNE: QUALI SONO LE RACCOMANDAZIONI DA SEGUIRE? COME REGOLARSI?
FONTI
Linee guida per una sana alimentazione Revisione 2018 CREA Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, 2018
Dott.ssa Morgana Villa Dietista Nutrizionista
Via Giphy
Ragazze, eccoci arrivate alla conclusione. E voi fate attenzione all’uso del sale? Quanto ne consumate abitualmente? Fateci sapere tutto nei commenti. Un bacione dal TeamClio!