CONTRAZIONI IN MODO NATURALE: COME FARE?
- Esistono diversi modi per stimolare le contrazioni in modo naturale.
- In questo modo sarà più semplice avviare il travaglio.
- Camminare e nuotare sono due attività fisiche che agevolano le contrazioni.
- Diverse sono anche le tisane in grado di avviare le contrazioni.
- Anche l’olio di ricino aiuta a stimolare le contrazioni.
- Avere rapporti sessuali è una buona pratica per iniziare il travaglio.
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Avete mai sentito parlare di parto pilotato o indotto? È quello che si pratica in ospedale, sotto attenta supervisione del personale sanitario, che procederà al momento opportuno con una serie di somministrazioni per stimolare le contrazioni e avviare il travaglio.
Tuttavia, prima di passare a questi metodi, si possono tentare le vie naturali, dall’olio di ricino tanto amato dalle nostre mamme e nonne fino alle sane camminate e nuotate. Vediamo allora quali sono le soluzioni migliori per avviare le contrazioni in modo naturale. Pronte, ragazze? Via col post!
TISANE, ERBE E RIMEDI OMEOPATICI
Uno dei metodi più utilizzati perché super sicuri in gravidanza è l’assunzione di tisane. A quanto pare quelle a base di foglie di lampone sono particolarmente efficaci, perché aiutano a dilatare il collo dell’utero, ma non aspettatevi miracoli.
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È fortemente consigliato l’olio di enotera. A quanto pare aiuta la dilatazione e l’appianamento del collo dell’utero. Questo perché ha proprietà simili alle prostaglandine, utilizzate in ospedale per indurre il parto.
la natura ci può aiutare a stimolare le contrazioni
Tuttavia è importante sapere che va assunto solo nelle ultime 4 settimane di gravidanza.
Tra i rimedi omeopatici per indurre le contrazioni troviamo l’apermus. Anche in questo caso serve a rendere il collo dell’utero più morbido e agevola la dilatazione. I granuli si assumono verso la fine della gravidanza ma è opportuno rivolgersi a un omeopata per vedere bene i dosaggi.
CONTRAZIONI IN MODO NATURALE: L’OLIO DI RICINO
In via generale i lassativi aiutano ad avviare le contrazioni e quindi arrivare al parto naturale. Oltre ai cibi ricchi di fibre e alla liquirizia, quello che va per la maggiore dai tempi dei tempi è l’olio di ricino.
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Una volta assunto è in grado di procurare crampi intestinali forti e quindi innescare gli spasmi dell’utero.
Va preso in dosi moderate, perché potrebbe risultare troppo forte per alcune donne. Infatti i suoi effetti collaterali, che non bisogna sottovalutare, sono disidratazione e dissenteria.
DIGITOPRESSIONE E AGOPUNTURA
Avete mai sentito parlare della digitopressione? Si tratta di una tecnica che permette di avviare il parto naturale trattando alcuni specifici punti del corpo.
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Va effettuata da esperti e mai prima della 37esima settimana, perché alcuni punti del corpo, se stimolati, potrebbero risultare abortivi.
Eventualmente si può praticare anche l’agopuntura, una tecnica che si può utilizzare durante tutta la gravidanza per migliorare la vita della gravida.
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Infatti è possibile ridurre o evitare del tutto la nausea in gravidanza e i problemi muscoloscheletrici e tutti quei fastidi tipici della dolce attesa.
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Inoltre l’agopuntura ha il potere di rilassare il collo dell’utero e anche di aiutare il bambino a mettersi in posizione per il parto naturale. Aiuta anche a favorire le contrazioni dopo il superamento del termine.