RISCHI BAMBINI: ATTENZIONE A NON PROTEGGERLI DA OGNI COSA
- Il tema rischi bambini è molto delicato, ogni genitore ha un suo punto di vista e, per natura, siamo programmati per proteggere e coccolare i più piccoli affinché non si facciano male.
- Tuttavia, aiutare i bambini a riconoscere i rischi e affrontarli in tutta sicurezza, li aiuterà a crescere e ad apprendere.
- Ad esempio, toglierli il coltello “degli adulti” è importante per evitare che si facciano male, ma è comunque possibile fornire loro un coltellino piccolo senza lama affilata per imparare a maneggiare questo strumento che, prima o poi, utilizzeranno da soli.
- I bambini apprendono i pericoli intorno ai 5-6 anni, ma è comunque possibile prepararli prima di questa età a gestire i possibili rischi.
- In ogni caso non bisogna mai diventare genitori iper protettivi, perché da questo atteggiamento i più piccoli non apprenderanno nulla.
- Continuare a ripetere frasi come “non correre, non farti male…” limita i bambini e desta in loro sentimenti come ansia e preoccupazione costante. O, al contrario, li rende più spericolati.
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Nessun genitore vorrebbe che il proprio figlio si facesse male. Oggetti affilati, fiamme, spigoli di mobili sono tutti possibili rischi che i piccoli incontrano all’interno della propria abitazione. Per evitare che si facciano male, li proteggiamo, li mettiamo al sicuro, li coccoliamo.
Eppure da questi atteggiamenti i piccoli non diventano più sicuri, anzi più spaventati oppure più spericolati. Bisogna, quindi, fargli comprendere i pericoli, affinché diventino più consapevoli e consci delle conseguenze. Vediamo allora come gestire bambini e rischi. Via col post!
BAMBINI E RISCHI: L’IPERPROTEZIONE È IL VERO PROBLEMA
I bambini, sin da piccolissimi, hanno necessità di sperimentare, conoscere e costruire la propria realtà. Quello che possono fare gli adulti è guidarli, senza ostacolarli. E non ostacolarli vuol dire anche lasciarli fare.
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Se cadono, si rialzeranno. Tutto è necessario per costruire la loro autonomia, solide basi per non vedere pericoli dappertutto, piuttosto riuscire ad affrontare ogni situazione.
La scoperta è alla base dell’istinto dei bambini ed è il più grande mezzo per sviluppare fiducia in se stessi e imparare a fare cose gradualmente.
I bambini devono costruire la propria fiducia. Credits: Foto di Unsplash| Markus Spiske
Ecco perché l’iperprotezione è un problema, il più grande ostacolo che i grandi possono presentare ai propri piccoli, minando la loro autostima, la fiducia di sé. In questo modo i bimbi conosceranno solamente la paura, l’ansia costante, l’insicurezza.
l’autostima renderà i bambini più sicuri
Alla lunga l’iperprotezione dei bambini tende a mortificarli, perché si ripeterà ai più piccoli che non sono in grado di fare determinate cose, rendendoli dipendenti dagli adulti.
I piccoli inizieranno a dire “non sono capace”, quindi è necessario aiutarli a crescere, senza scoraggiarli, piuttosto mostrargli che possono farcela e che ci sono tantissime cose che sanno fare perfettamente da soli.
È importante lodarli quando riescono, sostenerli e mai drammatizzare. In questo modo costruiremo le basi per bambini sicuri e consapevoli.
COME INSEGNARE AI BAMBINI LA GESTIONE DEI RISCHI E MIGLIORARE LA FIDUCIA DI SÉ
Allora li lasciamo fare, correndo il rischio che si facciano seriamente molto male? No, non è questo il modo.
I genitori sono per i bambini un faro, una guida, una certezza. In quanto tali devono rappresentare per loro dei maestri e dargli l’esempio.
Una bambina che si sporca liberamente. Credits: Foto di Unsplash| Jonathan Borba
I bimbi devono avere il coraggio di fare le cose e sapere che sbagliare si può e che dagli sbagli si impara molto più di quanto si crede.
Mettersi in discussione per loro è fondamentale, ma è anche giusto fargli vedere che agli errori c’è rimedio il più delle volte. Proteggerli, quindi, è giusto ma non deve limitarli, affinché i bimbi crescano bene, sicuri e fiduciosi.