DA GHOSTARE A POV, CHE PAROLE USANO I GIOVANI DELLA GEN Z OGGI
Del ghosting vi avevamo parlato recentemente anche qui sul blog, quindi dovreste immaginare cosa significa ghostare secondo lo slang della generazione Z: questo verbo, preso in prestito dall’inglese (da ghost, fantasma) indica l’atto di sparire improvvisamente dalla vita di qualcuno, ignorandolo.
Certo, un comportamento che fa floppare (da flop, significa deludere) chiunque, anche chi generalmente mantiene un certo hype (esuberanza, eccitazione, entusiasmo, sempre dall’inglese) o un mood positivo (stato d’animo, sensazione). Vi sembra corretto sparire così?! Sia chiaro, chiedo per un amico (altra espressione dello slang giovanile, usata in modo ironico, ovviamente siamo noi -e non l’amico- a voler sapere la risposta a una determinata domanda).
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In ogni caso, c’è da stare attenti a rapportarsi con la nuova generazione per chiedere spiegazioni o appunti su mode e trend, pena l’essere apostrofati con il temutissimo OK, boomer: slang della Gen Z usato per chiudere la conversazione canzonando l’interlocutore, reo di essere un po’ troppo all’antica. Forse, sarebbe più semplice se tutti provassimo a usare il POV dell’altro, che dite? Significa letteralmente punto di vista, da Point of View, dall’inglese.
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SHIPPARE, TRIGGERARE & CO: LO SLANG DELLA GENERAZIONE Z PRENDE IN PRESTITO L’INGLESE
L’inglese è, quindi, assoluto protagonista dello slang giovanile oggi, come avrete capito. Anche per indicare che si apprezza una relazione o una coppia (reale o immaginaria) si usa un’espressione presa in prestito da questo idioma, ovvero shippare da ship, abbreviazione di relationship, relazione. Vi sarà capitato di notarlo nei gruppi o forum online delle varie serie TV, quando la maggioranza commenta quanto avrebbe shippato la coppia “X + Y”.
Certo, l’importante è sempre non diventare sottoni (sottomessi alla volontà altrui) quando si è in una relazione amorosa!
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TRADURRE PAROLE E AGGETTIVI DALLO SLANG DELLA GENERAZIONE Z PUÒ DIVENTARE UN’IMPRESA
Questo argomento, lo sappiamo, potrebbe triggerare (scatenare un’immediata e travolgente reazione emotiva; deriva da trigger, grilletto) molte persone che, purtroppo si sono trovate a vivere una relazione poco sana, per esempio con un partner passivo-aggressivo.
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Oggi, però, si è fortunatamente più woke (dal participio passato di wake, svegliarsi) rispetto a temi così delicati e di importanza sociale.
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Ehm, vi siete ritrovate fino qui con lo slang della generazione Z oppure avete dovuto leggere la traduzione tra parentesi? E voi, lo trovate swag (ricco di stile, cool) oppure vi gira un po’ la testa?
Nel frattempo, se vi è piaciuta questa guida un po’ diversa dal solito, potreste trovare interessanti anche questi post:
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Ragazze, allora cosa ne pensate di questi termini così usati dalla nuova generazione? E voi, conoscevate tutti (o la maggior parte) dei termini dello slang della Gen Z oppure vi siete sentiti un po’ boomer come noi? Fateci sapere la vostra nei commenti, un saluto dal TeamClio (o meglio… Bella “sistas”!).