BREAST CRAWLING: IL MOVIMENTO SPONTANEO DEL BAMBINO APPENA NATO
- Breast crawling è il termine utilizzato per definire la scalata del neonato al seno, una volta venuto al mondo.
- Non si tratta di una tecnica, ma di un processo istintivo e spontaneo del bambino appena nato.
- Affinché possa verificarsi, bisogna praticare lo skin to skin, ossia il contatto pelle a pelle tra neonato e mamma.
- Una volta che il piccolino si troverà sul corpo della mamma, inizierà la sua lenta risalita verso il seno, dove inizierà a nutrirsi autonomamente.
- Questa condizione favorisce, secondo i massimi esperti, l’allattamento al seno.
- Inoltre, serve anche psicologicamente alla mamma per sopportare le ultime fatiche post parto.
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Il contatto pelle a pelle è molto importante per i neonati. In questo modo prendono immediatamente confidenza con il mondo esterno, ma con sicurezza. Quella sicurezza data dal corpo e dal calore della propria mamma, di cui hanno sentito il cuore battere ogni giorno, in ogni istante, della gestazione.
Avviene esattamente come per gli animali, che ricercano immediatamente ciò di cui hanno bisogno appena nati. Il bimbo cercherà una fonte di nutrimento, un seno che possa accoglierlo e “coccolarlo” dopo essere uscito dalla sua “tana” calda e accogliente. Vediamo meglio cos’è, come funziona il breast crawling e perché favorirlo per l’allattamento al seno. Via col post!
COS’È E COME AVVIENE IL BREAST CRAWL, IL PRIMO CONTATTO MAMMA-NEONATO
Il breast crawl è il primo grande atto che un neonato possa fare insieme alla sua mamma. È spontaneo e naturale, assolutamente istintivo e decisamente molto utile in termini di allattamento naturale al seno.
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La scalata del bambino appena nato verso il seno della sua mamma è un processo che comporta la prima grande sfida per il piccolino: scalare, o strusciare, sul corpo materno per raggiungere il seno e nutrirsi.
il primo contatto skin to skin favorisce il breast crawling e l’allattamento materno
Ma come fa il bambino a capire che deve attaccarsi proprio al seno? Si tratta di una competenza innata, in cui anche il liquido amniotico gioca un ruolo fondamentale.
Subito dopo la nascita, il piccolo viene asciugato rapidamente senza però togliere il liquido amniotico dalle sue manine. L’odore del liquido amniotico è simile a quello del colostro, ovvero del capezzolo. Servirà, quindi, a fare da guida per ritrovare il seno. Non è detto che si attacchi immediatamente, potrebbe “giocherellare” con il capezzolo, stringerlo con le manine o leccare l’area. Tutto però servirà a prepararlo all’allattamento al seno.
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Inoltre, il neonato sarà posizionato dal personale sanitario sopra il ventre della mamma. Muovendosi praticherà un delicato e leggero massaggio sulla pancia, avviando quindi il processo di involuzione uterina.
BREAST CRAWLING: COSA FARE E QUANTO DEVE DURARE
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Per far sì che il breast crawling avvenga senza problemi, è necessario che mamma e bambino siano sereni e lasciati in autonomia in questo importante momento di primo “riconoscimento”.
Inoltre, è necessario avviare il contatto skin to skin immediatamente, o comunque nel più breve tempo possibile.
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Ma quanto deve durare la scalata al seno? In genere, secondo fonti Oms e Unicef, il breast crawling ha una durata variabile che va dai 30 ai 60 minuti. Talvolta può richiedere più tempo.
È necessario che avvenga subito, quando il bimbo è in una fase in cui è vigile. Subito dopo potrebbe apparire più sonnolento, o addormentarsi, perché provato dalle fatiche del parto o probabilmente insonnolito se la mamma ha ricevuto l’anestesia.
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In ogni caso questa pratica andrebbe favorita perché consente, senza grossi sforzi o dispendi di energie, l’allattamento al seno precoce e nel modo più naturale possibile.