PERCHÉ COMPRIAMO CAPI ECONOMICI? QUALI SONO I PROBLEMI DEL FAST FASHION?
- Molti si chiedono, alla luce delle evidenti problematiche emerse, perché si compra low cost.
- Lo sapete, anche noi sul Blog abbiamo parlato dei motivi per cui sarebbe meglio non comprare su Shein e, in generale, dalle aziende di fashion low cost.
- Il problema del fast fashion e degli acquisti low cost di moda (e non) è che, dalle analisi pubblicate da enti super partes, sembra che la produzione non sia etica né da un punto di vista ambientale, né umano per ciò che concerne i diritti del lavoro.
- Eppure, sono diverse le motivazioni per cui si compra ancora low cost: acquistare capi poco costosi risponde a bisogni innegabili, di tipo economico, ma anche di reperibilità delle taglie “fuori range”, argomento ancora poco affrontato dalle aziende di moda.
- Esistono, per fortuna, alcune alternative valide che ci possono aiutare a valorizzarci spendendo poco e a riempire il guardaroba di capi che ci rispecchiano, come i negozi vintage.
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Alla luce delle ultime ricerche che hanno dimostrato l’impatto negativo di alcune realtà di fast fashion sull’ambiente e sui lavoratori, sfruttati per paghe irrisorie e giornate lavorative infinite, viene naturale domandarsi perché si compra low cost ancora, specialmente nel mondo della moda dove, fortunatamente, esistono diverse valide alternative. In questo post vedremo insieme quali sono le motivazioni che spingono all’acquisto di capi economici e come potremmo contribuire a un mondo fashion più etico sotto diversi aspetti, senza privarci dei vestiti che ci fanno stare bene (e ci servono). Vi aspettiamo qui sotto per parlarne!
PERCHÉ SI COMPRANO ANCORA VESTITI LOW COST: IL PRIMO MOTIVO È OVVIO E HA A CHE FARE CON IL PREZZO
Al netto di tutte le problematiche emerse nel mondo del fast fashion low cost, le vendite non diminuiscono, anzi: compaiono regolarmente nuovi negozi online che offrono bassi prezzi per vestiti e accessori. Non parliamo esclusivamente di Shein, ma anche di shop come Temu, ultimo arrivato (e già aspramente criticato per una politica non chiara di gestione dei dati personali degli utenti, ma questa è un’altra storia).
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Ciò detto, ragazze, si comprano vestiti low cost ancora in maniera regolare, e ovviamente la prima motivazione è proprio il loro prezzo. Non è questa la sede per analizzare nel dettaglio l’andamento dell’economia italiana o globale, ma l’aumento dell’inflazione è ormai sotto gli occhi di tutti. I bisogni di noi acquirenti rimangono invariati, anche se diminuisce in maniera consistente il nostro potere d’acquisto.
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Sappiamo bene come sarebbe meglio acquistare prodotti locali o Made in Italy, ma questo principio spesso cozza con il nostro potere di spesa: ecco perché si compra low cost nel mondo della moda. E si tratta non solo di acquisti relativi a capi fashion e in trend in un dato momento, ma anche di beni necessari e “senza tempo” come maglie, maglioni e pantaloni classici.
L’ULTRA FAST FASHION È PIÙ INCLUSIVO, PER QUESTO SI COMPRA ANCORA MOLTO
Un’altra motivazione (amara, ammettiamolo) è che gli shop online offrono maggiore varietà in termini di taglie, sia per le donne petite che per chi, nei negozi tradizionali, viene bollata come “over”.
I CAPI LOW COST SONO SPESSO PIÙ INCLUSIVI
L’inclusività è un aspetto su cui moltissime griffe fashion “classiche” e tradizionali devono lavorare il prima possibile se vogliono aumentare le vendite: moltissime persone, infatti, acquistano vestiti low cost perché solo tramite questi canali riescono ad accedere a capi della propria taglia che seguono le tendenze del momento.
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Si comprano abiti low cost, quindi, anche perché questi shop online sono maggiormente inclusivi e riescono a rivolgersi a una clientela variegata, rispondendo ai bisogni di donne di qualunque taglia facendo loro risparmiare (il che costituisce un valore aggiunto, ovviamente).
