CHE COS’È IL JET LAG E COME SI MANIFESTA?
- Il jet lag si manifesta quando si ha un’alterazione tra il sonno e la veglia.
- Quando viaggiamo o siamo in vacanza, non solo dobbiamo prestare attenzione a come riprendere la routine quotidiana, ma anche come affrontarla quando siamo lontane da casa.
- Il jet lag si presenta soprattutto quando attraversiamo vari fusi orari e ci sono diversi sintomi che ci avvertono di essere vittime di questo disturbo.
- La durata di questo senso di stanchezza varia in base alla persona e al fisico.
- Ci sono diversi modi per prevenire e affrontare il jet lag.
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Viaggiare e scoprire posti lontani nel mondo è un’esperienza che ci arricchisce, ma che potrebbe portare con sé piccoli disturbi facilmente risolvibili. Uno dei più diffusi è il jet lag. Non sapete bene cos’è e come affrontarlo? Allora seguiteci nel post e vi spiegheremo tutto.
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COS’È IL JET LAG O LA SINDROME DA FUSO ORARIO
Noto anche come sindrome da fuso orario, il jet lag ha come conseguenza principale l’alterazione dei ritmi circadiani.
Il jet lag altera momentaneamente i ritmi circadiani
Questi corrispondono a una sorta di orologio biologico della durata di 24 ore in cui ci sono cicli di circa 3 ore che allo stato di attività alternano quelli di distensione per poi arrivare al sonno.
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Attraversare rapidamente più fusi orari può causare un contrasto momentaneo tra gli stimoli biologici e quelli percepiti dall’ambiente. Questo perché il corpo si trova costretto ad adattarsi rapidamente alla nuova fase luce-buio del paese di destinazione, con tutta una serie di disturbi momentanei.
I FATTORI CHE AUMENTANO LA SENSAZIONE DI STANCHEZZA
Il jet lag è legato principalmente al fuso orario differente, ma ci sono altri fattori che possono influenzare in viaggio e darvi un senso di stanchezza. Ad esempio la sindrome da fuso orario è legata all’orario di partenza e di arrivo, ma anche alla direzione del volo.
Nei viaggi che vanno da nord a sud sullo stesso meridiano, non ci sono sintomi, diverso è invece il caso di spostamenti da ovest verso est perché si cambiano i fusi orari. In particolare se organizzate una vacanza verso est il jet lag si sentirà di più perché andrete a perdere ore di sonno.
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Anche l’età intensifica i sintomi del jet lag, infatti le persone sopra i 60 anni fanno più fatica ad adattarsi al cambiamento fisiologico.
Inoltre una delle cause del jet lag e del senso di stanchezza percepito è legato a fattori ambientali come la ridotta umidificazione durante il viaggio in aereo o la difficoltà di muoversi sul velivolo per un periodo prolungato.
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COME SI MANIFESTA IL JET LAG
Ogni fisico reagisce in maniera differente al jet lag, ma solitamente i disturbi si fanno sentire subito dopo la partenza e hanno una durata temporanea che non supera il giorno e mezzo.
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In base alle persone però si possono avere diversi sintomi che hanno un’intensità variabile in base ai fusi orari attraversati.
Il jet lag si manifesta con un senso di stanchezza
Una delle sensazioni più diffuse è il senso di stanchezza che vi accompagna nel corso della giornata e che spesso si unisce alla difficoltà a rimanere svegli. È il sonno l’àmbito più colpito sia per la sua scarsa qualità sia per la difficoltà ad addormentarsi o a svegliarsi.
Accanto a questi sintomi ce ne sono altri come il senso di malessere e irritabilità, scarsa concentrazione o memoria, ma anche problemi gastrointestinali.
QUANTO DURANO I SINTOMI DA FUSO ORARIO?
Come succede per i sintomi, anche la durata del jet lag cambia a seconda delle persone, dell’età, del sesso e dei fusi orari attraversati. Ci sono però delle linee generali che sostengono come il corpo impieghi un giorno e mezzo per ogni fuso orario.
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Inoltre nei viaggi verso est il fuso orario si fa sentire maggiormente quindi si potrebbe avere un jet lag più lungo e con un impatto maggiore sul corpo.
COME RIDURRE E PREVENIRE GLI EFFETTI DEL JET LAG
Nonostante sia definita sindrome da fuso orario, il jet lag può essere prevenuto o comunque attenuato se si decide di seguire alcuni accorgimenti. Alcuni giorni prima di partire cercate di adeguarvi poco alla volta all’orario in cui si dorme nel paese di destinazione.
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Provate a organizzare il viaggio in aereo preferendo le ore notturne in modo da spostarvi fisicamente e adeguarvi al cambiamento. Evitate di consumare bevande alcoliche nei giorni precedenti al viaggio e appena arrivati a destinazione. Inoltre consumate i pasti seguendo gli orari locali. Infine, trascorrete del tempo alla luce del sole per aiutare a riequilibrare i ritmi circadiani.
RICREARE L’AMBIENTE GIUSTO PER RIPOSARE
Dormire in un ambiente rilassato e tranquillo è fondamentale per riposare bene. Per riuscirci la stanza deve essere silenziosa e senza luce: per aiutarvi utilizzate dei tappi per le orecchie o delle maschere così da creare un ambiente buio.
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Se l’adattamento al jet lag dovesse risultare più difficile del previsto, potete assumere la melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che regola il ritmo circadiano. Prima di assumerla, però vi ricordiamo che è importantissimo consultare un medico che valuterà le vostre condizioni fisiche e vi consiglierà il trattamento più adatto a voi.
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Se vi è piaciuto questo articolo e volete sapere come prendervi cura di voi stesse, non perdete questi post:
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Ragazze, anche per oggi abbiamo terminato. Questi erano alcuni consigli su come affrontare il jet lag. Voi come superate la sindrome da fuso orario? Vi è mai capitato? Lasciateci un commento sui social. Un bacione dal TeamClio!