BACCHE DI GOJI: IN CHE QUANTITÀ ASSURMELE?

Sebbene l’Istituto Europeo per la Sicurezza Alimentare abbia sdoganato la sicurezza delle bacche di Goji in quanto alimento, come tutti i cibi, anche nel loro caso ci sono situazioni in cui sarebbe meglio limitarne (o addirittura evitarne) il consumo.

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Credits: fornellocurioso.it

Uno di questi è la presenza di allergia alle solanacee (di cui fanno parte ad esempio le melanzane, i pomodori, i peperoni e le patate), perché le bacche di Goji appartengono a questa famiglia. Se siete perciò allergiche ad uno di questi cibi, per sicurezza è meglio evitare di mangiare questi frutti!

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Credits: benesserecorpoemente.it



Inoltre le bacche di Goji, come abbiamo visto nella pagina precedente, sono indicate per tenere d’occhio la pressione sanguigna, oltre ad essere anche alleate per la perdita di peso se abbinate ad una dieta ipocalorica.

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Credits: drhyman.com

Tuttavia, se soffrite di ipertensione e dovete prendere dei farmaci che tengono d’occhio la pressione, un consumo eccessivo di bacche di Goji potrebbe contribuire ad abbassare troppo la pressione sanguigna, potenziando i farmaci che assumente.

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Credits: giardinaggio.it

Lo stesso discorso vale per patologie come il diabete: contribuendo ad abbassare la glicemia, le bacche di Goji potrebbero interagire con i farmaci che prendete, portando i livelli glicemici troppo in basso, e di conseguenza vi consigliamo di consultare un medico prima di consumare questi frutti, per togliervi ogni dubbio!

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Credits: ilfattoalimentare.it

Inoltre, dato che gli studi su queste bacche non sono ancora abbastanza numerosi e comprovati per essere considerati affidabili, sarebbe meglio evitare di mangiarle durante la gravidanza, poiché non sono ancora certi e ben noti gli eventuali effetti collaterali del loro consumo durante la gestazione e l’allattamento.

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Credits: ultimenotizieflash.com

Tutto questo per dire che le bacche di Goji sono…Una bufala? No, ma semplicemente ci teniamo a sottolineare che le bacche di Goji sono potenzialmente benefiche come ogni altro tipo di cibo ricco di antiossidanti e vitamine e che, per quanto possano essere uno snack sano e nutriente, di certo non fanno miracoli!

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Credits: ecomarket.bio

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Ragazze voi cosa ne pensate delle bacche di Goji? Le consumate spesso oppure pensate che ci sia attorno un’eccessiva pubblicità? Avete avuto dei benefici mangiandole o non vi piacciono? Fatecelo sapere se vi va nei commenti ;-)! Un bacione dal TeamClio!

58 COMMENTI

  1. Come ho già detto altre volte, quando si fanno articoli di questo genere sarebbe importante citare le fonti… Altrimenti tutto quello che viene detto è acqua fresca

  2. Qualche giorno fa leggevo su ilpost.it un articolo proprio relativo a questi supercibi e la conclusione era praticamente la stessa: niente di miracoloso, anche cibi meno costosi hanno analoghe proprietà 🙂

  3. preferisco mangiare frutta e verdura di stagione comprata dal contadino certificato bio da cui mi servo da anni ,che acquistare prodotti provenienti dai paesi asiatici a prezzi assurdi poi . lunedí ho acquistato broccoli cavoli neri lattuga cicoria fagiolini catalogna mele e pere e 6 uova fresche per 15 euro . un pacchetto di bacche da pianeta terra a Milano ti costa dai 3/5 euro in su,maddai!!!!

  4. Ogni tanto le mangio nello yogurt ma non ne faccio uso eccessivo e meno male … non sapevo per l’ ipertensione , inutile prendere la pastiglia alla mattina allora . Ciao

  5. Anche io voto perché vengano citate le fonti. Dal momento in cui mi auguro che abbiate sentito un nutrizionista prima di scrivere l’articolo, o presenziato ad un convegno e quindi i relatori abbiano nome e cognome, perché non metterli? Immagino che questo richieda sicuramente più impegno da parte del team (revisioni, autorizzazioni ecc) però forse è ora di iniziare a farlo.

  6. Io ho qualche dubbio sull’uso nei diabetici e nelle diete ipocaloriche: secondo me sono piene di zuccheri e alzano la glicemia, da farmacista non mi sentirei mai di consigliarle ad un paziente diabetico…

  7. Io sarei curiosa di provarle ma ogni volta vedo il prezzo che hanno e piuttosto compro frutta e verdura di stagione.Di sicuro qualche beneficio ce l’hanno ma è anche vero che è diventato di moda mangiarle come ad esempio i semi di chia.

  8. Anche le arance hanno molte proprietà benefiche. ..ma non le mettono a 2 euro e 50 nei sacchettini da 50 grammi! 😉

  9. Mah… la prima volta le ho comprate su un mercatino parecchi anni fa. Quando nessuno sapeva neanche cos’erano. Poi partono tutti gli articoli, ste mode, pubblicità dove tutte le VIP mangiano cose che “fanno bene” (siiii, poi se guardi le foto di Kate Moss struccata… mi viene da sfondarmi di nutella. Ho la sua stessa età ma non sono conciata così – per quanto bella sia lei, per carità)……
    Tutto sto caso mediatico… bho! non lo capisco. O meglio, lo capisco, che anche qui è solo per fare marketing, come il discorso sulla famosa tisana (la vedevi ovunque). Quindi… mi sembrano tutte delle gran stronzate!

  10. A me le bacche di goji piacciono, ultimamente le aggiungo ad un mix di avena e crusca e semini allo yogurt che mangio a colazione. Non credo però nelle loro eccelse qualità nutritive… Nel senso, per me non esistono i cosiddetti superfood: il cibo è solo cibo, ognuno con le proprie qualità e sta a noi trovare il giusto equilibrio per ottenere tutti gli elementi nutritivi di cui abbiamo bisogno. Quindi, ok le bacche di goji che al momento sono saltate alla ribalta come ha fatto qualche anno fa l’aloe, ma con loro anche tutti gli altri frutti e la verdura per ottenere una dieta variata e sana ✌

  11. Io le ho provate e mi fanno schifo ahahha come dice cocconut preferisco un frutto di stagione oppure un po’ di frutta secca. Secondo me c’è un sacco di marketing dietro alcuni prodotti, non riesco proprio a credere ai cibi “miracolosi”.

  12. Secondo me è l’approccio sbagliato…capisco preferire i prodotti della nostra terra (anche io compro la verdura al mercato e prediligo quella a km 0), ma ciò non significa essere chiusa a ciò che arriva dal resto del mondo, dato che non viviamo in mezzo al nulla.
    Sono stata in oriente e, credimi, sono molto più aperti verso tutte le culture che non conoscono, probabilmente per curiosità.
    Per quanto riguarda il prezzo, se guardi in giro ci sono degli ottimi negozi bio e delle parafarmacie che le vendono per molto meno!

  13. Sono d’accordo! Da scienziata trovo davvero inutile, se non pericoloso, scrivere articoli a carattere scientifico (perché la nutrizione è una scienza) in modo così approssimativo e generico.
    Il web e l’editoria in generale è piena di zavorra, se volete mantenere un blog di qualità scrivete soltanto di argomenti di vostra competenza!

  14. Sono farmacista e prima di assumere qualsiasi cosa mi informo meglio che posso sulle caratteristiche e sui cosiddetti benefici miracolosi di cibi o altro. Altra premessa che faccio è che seguiamo una dieta equilibrata (io in particolare sono seguita da una dietista da ormai 5 anni) ricca il più possibile di frutta e verdura di stagione. Le bacche di goji io e mio marito le assumiamo da qualche anno a cicli (come bisognerebbe fare con qualsiasi integratore alimentare) e nei periodi in cui le mangiamo (un cucchiaino la mattina a colazione così in purezza) sentiamo la differenza, nel senso che abbiamo davvero più energia e sentiamo meno la fatica. Non sono sicuramente un alimento miracoloso, di “speciale” hanno il fatto di racchiudere in un singolo frutto nutrienti e proprietà che si avrebbero mangiando tanti tipi di cibi diversi, non costano poco (soprattutto quelle di provenienza comprovata e non quelle che si trovano al super) ma durano davvero un sacco! Una info importante che non avete scritto è che sono controindicate in chi fa uso di farmaci anticoagulanti! Insomma secondo me prima di criticare a prescindere bisogna informarsi e magari provare

  15. Una mia amica nutrizionista mi diceva che effettivamente è una moda. Esistono già e sono sempre esisiti prodotti con queste proprietà e benefici (e anche di più). Io tendo ad essere d’accordo.

  16. Di seguito le fonti utilizzate per l’articolo:

    -Marcella Valverde, Le bacche di Goji, Giunti Demetra

    -Giuseppe Maffeis, Acai, goji e mirtilli: Ringiovaniscono le cellule e i tessuti. Proteggono cuore, circolo e cervello. Riza Edizioni

    -Valentin P. Elli, Nutriceutica il potere dei supercibi, Backtypo (ebook)

  17. Come dite nella parte finale dell’articolo, ci vuole buonsenso. Queste bacche (e tanti altri prodotti che periodicamente arrivano nei nostri supermercati) possono fare bene, ma di certo non sono miracolose. Anzi, è bene informarsi sulle loro proprietà perché non è detto che siano adatte a tutti.
    P.s.: non mi sembra che Kate Moss ne tragga chissà quale beneficio, vedendo questa foto non ritoccata.
    https://uploads.disquscdn.com/images/2edc7012e53b80dee6250f5f55fa9fa56461e66f4e9c13f99b637462993d64fc.jpg

  18. Infatti nell’articolo si dice che i diabetici dovrebbero chiedere il parere di un medico prima di assumere queste bacche.

  19. Mi pare che l’unica proprietá scientificamente provata sia l’antiossidante. Quindi niente di nuovo sotto il sole visto che tutta la frutta e verdura ha antiossidanti, chi più, chi meno.
    Stesso vale per le vitamine e i carboidrati.
    Il problema principale degli studi di farmacognosia é che li fanno su pochissimi soggetti e con criteri blandissimi. Alla fine su 10 studi (che è pochissimo visto che in tutto parleremo di 100 persone): 4 dicono sì, 3 dicono no, 3 dicono “forse” ma la notizia che esce al pubblico è “il miracolo del Goji”.
    Altro problema: spesso sono in vitro sul principio attivo isolato. Tra mangiarsi il frutto e mettere a contatto con uno strato di cellule il pa isolato ne passa..

  20. Io dubito che per fare un articolo sulle bacche di Goji abbiano contattato dei professionisti! Voglio dire, è un articolo riempitivo su un blog di make up, avranno ricavato info dal web e fatto un copia e incolla.

  21. Non ho mai mangiato le bacche ma ho usato la crema di Bjobj alle bacche di goji e devo dire che è molto buona . La pelle era diventata molto luminosa e più tonica ( approvata anche da mia mamma).

  22. Guarda, e ti dirò, e costano pure poco a quel prezzo! Le vere bacche di goji sono conservate in pacchetti non trasparenti, in materiali che proteggono dalla luce (per non far perdere alle bacche le loro proprietà) e i prezzi si aggirano sui 30€ per 500gr. Diffida da quelle vendute in pacchetti piccoli trasparenti come “snack” per qualche € – sempre se sei interessata alle vere bacche di goji.

  23. Quando le informazioni sono tratte dal web, la fonte è indicata e comunque c’è sempre una rielaborazione che rende il contenuto originale. In questo caso, la bibliografia è riportata nel commento che abbiamo lasciato più in alto.

  24. Ho vissuto all’estero e sono stata in Cina e Thailandia più volte e in viaggio mangio solo il cibo locale.in Italia preferisco comprare solo italiano ,anche per far girare l’economia e per la mia salute e per quella dei miei figli non mi affido a mode alimentari del tutto inutili in un paese come l’Italia dove abbiamo ogni ben di dio . poi ognuno è libero di fare come crede sia chiaro

  25. Non si tratta di essere chiusi a ciò che arriva dal resto del mondo, è semplicemente un fatto di fare scelte consapevoli. Come stiamo attenti a non mettere petrolati o schifezze varie sul nostro viso, dovremmo esserlo altrettanto nei confronti del pianeta. Portare un prodotto da lontano ha un impatto ambientale, che potrebbe essere ridotto notevolmente consumando prodotti cd a km0.
    Dello stesso avocado si dice che ha un impatto ambientale molto forte, per la sua coltivazione. Quindi meno moda e più cervello.

  26. Ciao a tutte!! Molto carino questo articolo! Io consumo le bacche di goji in maniera sporadica, però mi piace molto il loro sapore! Probabilmente le uso troppo poco per notare dei benefici o delle controindicazioni, però grazie mille per tutte le informazioni relative ai pro e ai contro! Ps: non mi piace mai entrare in certe discussioni qui sul blog e rispetto il parere di tutti.. però a mio avviso mi sembra un tantino eccessivo richiedervi le fonti e la bibliografia.. credo che lo scopo di questo blog sia quello di trattare vari argomenti legati al makeup e alla bellezza (e il cibo in qualche modo c’entra) in modo che sia fruibile a tutti e anche in modo simpatico.. non credo che il vostro intento sia quello di sostituirvi ai medici o agli esperti (come dimostrato dal fatto che lo dite sempre di rivolgervi ad un medico).. quindi visto che non si tratta di articoli o di riviste scientifici, mi sembra un po’ eccessiva la richiesta della bibliografia.. scusate la digressione! Lo ripeto, a me non piace essere polemica e rispetto il parere di tutti, però questa è la mia opinione. Un bacione!

  27. Ho trovato l articolo molto interessante , e aver citato la bibliografia sempre utile e dimostrativo del fatto che il team trattando certi argomenti è attento e scrupoloso ! Brave ❤️

  28. Premesso che sono una vostra affezionata e spessissimo apprezzo gli articoli che scrivete, premesso anche che conosco il significato di “originalità” così come viene inteso nelle pubblicazioni e non col significato di “totalmente inedito”, io credo che questo articolo abbia l’apparenza di un copia e incolla perchè oltre alla “teoria” (che comunque può essere tratta da un qualsiasi sito web, anche senza leggere quei libri) manca l’esperienza personale di chi l’ha scritto: chi di voi le ha provate, che benefici ha tratto dalle bacche? Come le ha mangiate? La crema dell’Erbolario è valida, visto anche il costo non indifferente?
    Quello che voglio dire è, non è più semplice che Clio assaggi effettivamente queste bacche e provi la crema e poi qualcuno del team scriva l’articolo aggiungendo le impressioni della capa?
    Io personalmente apprezzerei molto di più un post così, piuttosto che uno dal taglio anonimo come quello che stiamo commentando.

  29. Allora dobbiamo distinguere le due sfere. Sapevi che per la coltivazione di frutta e verdura Spagna, Francia e Germania hanno legislazioni molto più evolute e rigide della nostra, per quanto riguarda l’uso e le componenti dei concimi? Per gli allevamenti al Germania ogni capo di bestiame deve avere a disposizione un minimo di 9 metri quadri di spazio, contro i 5 degli allevamenti italiani (abbiamo visto tutti lo stato degli allevamenti amadori, che rispecchia quello di molto altri allevamenti italiani). Quindi, per la mia salute e quella della mia famiglia, a volte decido di comprare alimenti provenienti dall’estero.
    Per quanto riguarda la distanza è vero, l’impatto ambientale si ridurrebbe, ma allora dobbiamo fare lo tesso ragionamento per tutto. Da dove arrivano le Nike che usiamo per fare ginnastica e le magliette di H&M? Come arrivano qui i cosmetici di Too Faced e i rossetti di mac che ci piacciono tanto?

  30. Mah non credo ai cosmetici miracolosi…finora ho una saponetta per il viso ma l’ho abbandonata per l’odore stucchevole

  31. Bel post nn sapevo fossero sconsigliare a ki ha la pressione bassa o la glicemia o è allergico ai peperoni fate altri post cisi

  32. Bravo Team, apprezzo molto l’utilizzo delle fonti e spero lo farete anche in futuro!
    Le fonti permettono al lettore di avere uno spirito critico in quanto può andarsi a leggere autonomamente gli articoli citati e verificare in prima persona la correttezza di quanto scritto. In questo caso, mi permetto di segnalare che si tratta di libri scritti e pubblicati, non di articoli scientifici pubblicati su riviste scientifiche sottoposti a peer review, di conseguenza non sono molto attendibile, in quanto chiunque può pubblicare un libro e scriverci quello che vuole.

  33. Io invece penso che quando si tratta argomenti seri e di carattere medico/scientifico/nutrizionistico e qualsivoglia, sia sempre importante affrontare in maniera seria l’argomento, è proprio una questione di credibilità. E’ molto facile quando si tratta di argomenti come questi, quando sembra che ognuno abbia qualcosa da dire, cadere nei luoghi comuni, credere a bufale, ripetere cose per sentito dire, e onestamente non trovo di nessuna utilità un articolo che non so se è stato scritto con fonti attendibili o prese dal Cioè. Se si vogliono scrivere articoli leggeri, si trattino temi leggeri, se si vogliono trattare temi più seri, allora è giusto trattarli con serietà.

  34. E’ brutto dirlo, ma è il momento di sdoganare il “made in Italy”. Purtroppo gran parte degli italiani credono ancora che i nostri prodotti siano i migliori, cosa che invece poteva essere vera fino agli anni 70/80. La verità è che allevamenti e coltivazioni sono ormai fuori controllo, e la legislazione italiana in materia è tra le peggiori d’europa. Qui sì, spesso e volentieri io evito i prodotti italiani, perchè sono dannosi, nel vero senso della parola.

  35. Quello che mi sono sempre chiesta è: i mirtilli e altri frutti, bacche o piante o ortaggi esistono da centinaia di anni, come è che invece queste miracolose bacche saltano fuori proprio adesso, con la moda degli integratori alimentari e dei cibi alternativi e biologici?

  36. Scusa ma chi mangia sano in Italia non mangia certamente pollo Amadori! Forse non avete a che fare con galline e polli allevati veramente in modo sano e naturale, liberi di razzolare, che non mangiano certo mangimi e non crescono pieni di antibiotici e ormoni! In Italia esiste ancora la possibilità (certamente non ovunque) di avere il proprio orto, le proprie uova, tutte robe che non sanno nemmeno cosa siano le sostanze chimiche! Ed è ancora possibile trovare colui che coltiva totalmente biologico e ti vende frutta e verdura appena raccolta! Basta cercare, nella propria realtà, campagna o paese, perché il sano esiste eccome! Posso capire che in grandi città sia davvero difficile, ma non impossibile. Bisogna guardare oltre il solito supermercato e le solite grandi catene. È chiaro che il marcio esiste ovunque, ma le scelte consapevoli possono e devono esser fatte anche per valorizzare cosa abbiamo di buono! Il pollo amadori e le melanzane plasticose in pieno inverno non esistono sulla mia tavola, e detto ciò, con il bendidio che possiamo trovar qua non sento l’esigenza di cercare prodotti asiatici. Voglio tutelare la mia salute e premiare il buono che ancora abbiamo, specie in questo periodo difficile!

  37. Esiste comunque una pianta di provenienza italiana, il Lycium Barbarum, superiore come qualità e prezzo a quello cinese, il Lycium Chinense.

  38. Eheheh non è buonissima in effetti… Io prendo un succo aromatizzato al mirtillo ed è abbastanza buona così ✌

  39. Non ci corro molto dietro… o meglio… non ci corro proprio dietro! O_O
    Il sapore non mi piace molto, non sanno praticamente di nulla!

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