REFLUSSO GASTROESOFAGEO DIETA: ALCUNI ALIMENTI POSSONO PEGGIORARE LA SINTOMATOLOGIA
Come dicevamo precedentemente lo scopo della dieta per il reflusso gastroesofageo è di evitare la risalita del contenuto gastrico nell’esofago e la sensazione di bruciore che ne deriva.
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Alcune abitudini alimentare possono infatti peggiorare la sintomatologia poiché favoriscono la secrezione acida e la distensione dello stomaco.
IL VOLUME DEI PASTI
I pasti abbondanti e di grande volume sono da evitare poiché favorendo la distensione gastrica possono peggiorare la problematica.
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DIETA FRAZIONATA CON PASTI DI PICCOLE DIMENSIONI
Perciò rispetto ai tre pasti tradizionali – prima colazione, pranzo e cena – è preferibile suddividere la giornata alimentare in più pasti di piccolo volume, ad esempio inserendo due spuntini.
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Per lo stesso motivo sono da evitare i primi piatti brodosi e l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti.
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L’acqua frizzante e le bibite gassate sono da evitare. Queste bevande, essendo addizionate di anidride carbonica, oltre ad aumentare la distensione gastrica, nel breve termine diminuiscono il pH con effetti negativi sul reflusso.
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Per favorire la corretta idratazione si consiglia pertanto di bere sorseggiando lentamente nel corso della giornata.
LE BEVANDE ALCOLICHE ESCLUSE DALLA DIETA PER IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO
L’alcol è da evitare in generale per seguire una sana alimentazione ed in particolare nei soggetti che soffrono di reflusso.
Le bevande alcoliche oltre ad essere dannose forniscono anche una consistente quota calorica.
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L’ingestione di alcol favorisce la sintomatologia incrementando la secrezione acida dello stomaco e rilasciando la pressione della valvola che dovrebbe funzionare come ostacolo alla risalita del contenuto dello stomaco.
CIBI CHE POSSONO FAVORIRE IL REFLUSSO
Alcuni cibi sono considerati stimolanti per la sintomatologia del reflusso, ad esempio gli agrumi, il succo di pomodoro, la cipolla, l’aglio, le spezie, il cioccolato ed il caffè.
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Tra i cibi sconsigliati rientrano anche molto grassi poiché richiedono un lungo tempo di digestione ad esempio i fritti, quelli sott’olio e via dicendo.
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Tuttavia, la relazione tra il consumo di un alimento ed il peggioramento dei sintomi è soggettiva e perciò non per tutti potrebbe essere utile evitare questi alimenti.
Una possibile strada da percorrere insieme al professionista di riferimento è compilare un diario alimentare per indagare quali cibi nel vostro caso possono esacerbare i sintomi.
Ragazze, se vi interessa il tema della sana alimentazione, non potete perdervi questi post:
1) QUANTA FRUTTA E VERDURA BISOGNEREBBE MANGIARE?
2) QUANTA FRUTTA SECCA MANGIARE ALLA SETTIMANA?
3) ALIMENTI RICCHI DI CALCIO: QUALI SONO E COME INSERIRLI NELL’ALIMENTAZIONE?
FONTI
Sethi S, Richter JE. Diet and gastroesophageal reflux disease: role in pathogenesis and management. Curr Opin Gastroenterol. 2017 Mar;33(2):107-111. doi: 10.1097/MOG.0000000000000337. PMID: 28146448.
Dağlı Ü, Kalkan İH. The role of lifestyle changes in gastroesophageal reflux diseases treatment. Turk J Gastroenterol. 2017 Dec;28(Suppl 1):S33-S37. doi: 10.5152/tjg.2017.10. PMID: 29199165.
Dott.ssa Morgana Villa Dietista Nutrizionista
Ragazze, siamo arrivate alla conclusione. Speriamo che queste informazioni sulla dieta per il reflusso gastroesofageo possano esservi utili! Avete mai sofferto di questa problematica? Quali accortezze seguite a tavola? Fateci sapere tutto nei commenti! Un bacione dal TeamClio!