mark ZUCKERGERG è la quarta persona più ricca al mondo. marcia ZUCKERGERG sarebbe però solo undicesima
Se Facebook l’avesse inventato una donna chissà se sarebbe sopravvissuta (economicamente e di reputazione) a tutte le cause di cui The Social Network è narratore.
Ma anche fosse, una volta costruito l’impero dei social network, Marcia non sarebbe la quinta persona più ricca del mondo, com’è Mark, ma a malapena… l’undicesima.
Un destino non molto diverso per Carla Slim, che guadagnerebbe il 17% meno del miliardario messicano Carlos, passando dalla 6° posizione alla 10°.
Un messaggio chiaro e trasmesso in modo creativo, grazie all’agenzia Ogilvy Sao Paulo, che fa capire abbastanza bene il divario che si crea tra il lavoro maschile e femminile.
bisogna scendere parecchio nella classifica prima di trovare una “self-made-woman”
Ovviamente nella lista dei più ricchi del mondo non mancano le donne: la prima, la donna più ricca della storia, è Liliane Bettencourt di L’Oréal, con una fortuna da 39,5 miliardi di dollari – che le vale il quattordicesimo posto.
Non solo nei primi dieci non c’è dunque traccia di una donna, ma bisogna scendere parecchio nella classifica prima di trovare una “self-made-woman” e non una donna che deve il proprio patrimonio all’eredità di un imprenditore – padre o marito.
A farlo notare è Adweek.com, Passiamo davanti rapidamente, allora, a Alice Walton, diciassettesima con 33,8 miliardi di dollari, grazie all’ereditò del padre, la Walmart. Idem per Jaqueline Mars che con le merendine del padre si conquista la posizione 27, e la vedova Ferrero, Maria Franca Fissolo, donna più ricca d’Italia e ventinovesima nel mondo con 25,2 miliardi.
Zhou Qunfei è la prima donna “che si è fatta da sè” nella classifica di Forbes. È 186esima.
Per trovare una donna che davvero “si è fatta da sé” arriviamo a Zhou Qunfei, cinese e fondatrice di Lens Technology, terza figlia di una famiglia poco abbiente. Nella classifica di Forbes è centottantaseiesima, con un patrimonio da 7,4 miliardi di dollari. Fa pensare, non è vero?
Se si calcola, approssimativamente, che la media del Gender Pay Gap in Cina, tra le donne impiegate, è del 13%, si può ipotizzare che, un alter ego uomo di Zhou, potrebbe essere centocinquantaseiesimo nella classifica di Forbes, salendo di ben 30 posizioni.
Ovviamente, questi calcoli hanno più che altro uno scopo provocatorio, visto che ciò che provoca il gap è innanzitutto una disparità di opportunità e di facilità di crescita professionale, prima ancora della differente paga per medesimo impegno.
Non è la prima volta che trattiamo questi argomenti sul blog. Ecco qualche altro post sulla disparità di genere!
1) LE DONNE PIUÙ PAGATE DELLO STAR SYSTEM (E IL GENDER PAY GAP)
2) 10 MOSSE PER PROMUOVERE LA PARITÀ DI GENERE (SUBITO)
3) 6 DONNE STRAORDINARIE DI CUI NON DIMENTICARSI
Marcia Zuckerberg sarebbe arrivata dove è arrivato Mark? O avrebbe avuto qualche difficoltà in più?
Allora ragazze, che ne pensate di questo progetto di Forbes? E della situazione di divario salariale in Italia e nel mondo? Immaginavate che nella classifica di Forbes, tra i primi 180 non ci fosse nemmeno una donna “che si è fatta da sé”? Fateci sapere tutto nei commenti! Un bacione dal TeamClio!
ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO. io come sfondo del mio desktop infatti ho questa frase:
E’ difficile essere donna: devi pensare come un uomo, comportarti come una signora, sembrare una ragazzina e lavorare come un mulo !!!!
Io sono d’accordo in parte. Mi spiego ok la parità di sesso, stesso stipendio e quant’altro. Ma è anche vero che la maggior parte degli uomini fa lavori difficili e manuali, cose che molte donne oggi non sono disposte a fare, quante volte si è sentito dire, lavoro d’ufficio per te, lavoro manuale per lui. E poi, vogliamo parlare di maternità? Cosa dovrebbero dire i padri che non ne hanno diritto? Questo è bello? Diciamocelo, a me frega poco di tutto questo femminismo anche esagerato certe volte, mi fa sentire a disagio e debole nei confronti dell’uomo, sempre a lamentarsi di cose che non abbiamo. E basta
Le donne islandesi sono unite e dovremmo asserlo anche noi in questo senso. Purtroppo non lo siamo sotto nessun aspetto…e cmq non mi aspettavo un risultato del genere per quanto riguarda il nostro Paese! E’ pazzesco quanto siamo indietro!
Ma io penso, almeno così ho capito, che si stia parlando dello stesso identico lavoro svolto dall’uomo e dalla donna per il quale lo stipendio dell’uomo è più alto rispetto a quello della donna.
Per quanto riguarda la maternità è vero anche che ci sono donne costrette a tornare al lavoro dopo pochissimo per paura di essere licenziate! Anzi, quante volte succede che durante un colloquio una donna si senta dire “ha mica intenzione di avere figli”?
A me è capitato personalmente!
sì, credo proprio che si parli di questo: tra due impiegati con le stesse mansioni ma di due sessi differenti, l’uomo percepisce di più della donna.
Capisco due lavori differenti con paghe differenti… ma se io donna lavoro (forse anche meglio e di più per farmi rispettare) del mio collega uomo e prendo di meno, obiettivamente le balls girano parecchio!
Anche a me a 19 anni al primo colloquio che ho fatto in vita mia mi hanno chiesto “Signorina, lo so che è giovane, ma… lei ha intenzione di avere figli?” gli ho risposto sconvolta “Ho 19 anni??” Che poi si ha il diritto di non rispondere… peccato che poi per quella domanda puoi perdere l’occasione di avere il lavoro.
Fortunatamente dove lavoro io questa cosa non è vista di cattivo occhio. Anzi. Sono molto disponibili. Il CEO addirittura fa il toto peso e il toto nascita coi bambini che devono nascere! XD
Sono felice di sentire che, almeno da qualche parte, la maternità è ancora un lieto evento come dovrebbe essere!
Tornando al discorso precedente, onestamente girerebbero parecchio le balls anche a me!
Ce n’è di strada da fare!
Guarda che anche i papà possono richiedere la maternità, al posto della mamma…. è così da un bel po’ tra l’altro.
Anche a me !!!! Mi é stato detto…testuali parole…”se ti assumo però devi garantirmi che almeno per qualche anno di figli non ne farai…” Ho avuto la fortuna di potermi permettere di rifiutare il lavoro e di trovarne subito un altro. Ma non tutte possono farlo.
Sono contenta che tu abbia potuto rifiutare il lavoro! Hai ragione, non tutte possono! E’ uno schifo!
…per chi fosse interessato all’argomento consiglio IL DIRITTO DI CONTARE…film che non solo parla di DONNE, ma di DONNE DI COLORE…semplicemente emozionante…
Ah bene, grazie per l’informazione. L”anno scorso a mio cugino è stato dato pochissimo tempo, in confronto alla mamma, poi non so se dipende da lavoro a lavoro, datore a datore.
no il tempo di cui possono fruire i genitori credo sia lo stesso, quantomeno per la facoltativa… ma non ricordo bene i dettagli perché l’ho seguito l’anno scorso per la maternità di mia sorella… sul sito dell’INPS ci sono tutte le info
Fino a neanche 10 anni fa le donne di qui, la maggior parte neanche sapevano del gpg. C’è tanta disinformazione voluta da parte dei media e dello stato, non a caso siamo molto indietro nel mondo anche per quanto riguarda la libertà d’informazione.
Ma poi scusate forse sono stupida io e non capisco: cosa c’è di così complicato nel rendere i salari più equi? E anche riguardo alla donne imprenditrici, come potrebbero guadagnare meno?
Inoltre io ho sempre pensato che in ogni caso le donne saranno sempre svantaggiate, una donna che vuole tutto, laurea, carriera, marito, figli dovrà sempre fare una corsa contro il tempo.
Assolutamente vero !!
Beh, pensate che in Italia la disparita’ diciamo cosi’ economica c’e’ anche se sei celiaco: gli uomini hanno un aiuto dallo Stato di € 118,00 e le donne € 94,00. Perche’ le donne hanno un apporto calorico minore. E chi l’ha detto !!?? Chi l’ha stabilito ? Cosi’ “dovrebbe essere”, ma nel mondo del congiuntivo non ci abita nessuno e tantomeno alcun celiaco; tutti abitiamo nel mondo dell’indicativo cioe’ della realta’ dove anche le donne mangiano e lavorano come gli uomini. Disparita’ anche se hai un problema. E ho detto tutto.