LE CAUSE E I FATTORI DI RISCHIO SONO MOLTEPLICI

Nel suo discorso, la Dottoressa Cristina Colombo, specifica che una risposta certa delle cause che portano alla depressione post parto non c’è. Oltre ai già elencati fattori ormonali, il Ministero della Salute riporta anche cause genetiche e psico-sociali.

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Via Yotube

Gli episodi depressivi possono essere preceduti e favoriti da eventi stressanti

Le neomamme che soffrono di DPP sono spesso donne già predisposte alla depressione: i parenti di primo grado di una persona con disturbo depressivo hanno un rischio 2-3 volte più alto di avere nella loro vita un episodio depressivo. Inoltre il rischio di DPP aumenta se nella vita di una donna ci sono già stati episodi di depressione.

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È importante ricordare ragazze che talvolta i sintomi compaiono senza fattori scatenanti, senza che sia avvenuto nulla di particolare, come se si fosse premuto un interruttore: è quindi fondamentale imparare a riconoscerli.



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QUANDO SI RICONOSCONO I SINTOMI È IMPORTANTE PARLARNE CON QUALCUNO

Se ci si rende conto che qualcosa non va, che il tempo passa, ma sintomi come l’angoscia, l’apatia, i disturbi del sonno e la tristezza non solo non diminuiscono ma tendono ad aumentare, la cosa migliore da fare è parlarne con qualcuno a partire dal partner, dai familiari e dagli amici.

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Credits: @theconversation.com

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Anche confrontarsi con altre mamme può essere d’aiuto per capire che non si è sole a provare certi sentimenti. Inoltre consultarsi con il medico di base è molto importante: uno specialista saprà consigliare il da farsi a seconda della gravità della situazione.

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NEGLI ULTIMI ANNI MOLTE CELEBRITIES HANNO PARLATO PUBBLICAMENTE DI QUESTO PROBLEMA

Serena Williams ha rilasciato poco tempo fa un’interessante intervista a Vogue America in cui ha raccontato che i primi mesi da mamma non sono stati semplici anche a causa di alcune complicanze che l’hanno costretta a letto per settimane.

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Credits: @vogue.com

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Credits: @vogue.com

La Williams ha proseguito poi il suo percorso di autocoscienza con un post su Instagram nel quale ha confessato di soffrire della depressione post parto. Leggere le parole della tennista ha spinto altre mamme a commentare il post raccontando la propria esperienza e condividendo i propri sentimenti.

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Altre star come Gwyneth Paltrow e Courtney Cox hanno parlato a lungo della loro depressione; infine Adele, in un’intervista a Vanity Fair, ha sottolineato, a riprova di quanto dichiarato dal Ministero della Salute, di aver già sofferto di depressione prima dell’effettiva DPP che l’ha colpita dopo la gravidanza.

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Credits: @vanityfair.com

Ragazze, se siete interessate ad altre informazioni riguardo il periodo post parto non potete perdervi questi post:

1) FTNESS POST PARTO: I CONSIGLI E GLI ESERCIZI PIÙ EFFICACI PER TORNARE IN FORMA!

2) SMAGLIATURE POST PARTO: PERCHÈ NON ME NE VERGOGNO E IL TREND DEL MOMMY MAKEOVER

3) COME CAMBIA IL SENO DOPO IL PARTO? COSA ASPETTARSI E I MITI DA SFATARE

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Via Giphy

Bellezze, spero che questo post vi abbia fatto riflettere sull’importanza di riconoscere i sintomi della depressione post parto per poterla individuare e superare. E voi cosa ne pensate di questo argomento? Ritenete che sia ancora un tabù oppure che ne se senta parlare più spesso? Se volete condividere le vostre esperienze con me sarò ben contenta di leggervi tutte. Un bacione dalla vostra Clio!

18 COMMENTI

  1. Specialmente con il mio primo figlio, non passa giorno che non mi senta inadeguata, non all’altezza, non meritevole di avere un bambino come lui. Per i primi sei mesi della sua vita mi svegliavo ogni mattina con il senso di colpa, perché non mi sentivo capace di fare la madre. Ancora oggi, dato che lui è il primo, ogni giorno c’è una sfida nuova nei confronti della quale mi sento sempre impreparata. Sopravvivo lo stesso? Si, perché ho accettato che avere dubbi va bene, che non mi rende una madre di m…., che la perfezione non esiste e che farsi domande forse è meglio che restare attaccati alle proprie convinzioni. Lo so che un figlio non è una cavia, ma fare i genitori, fare la mamma, è una scoperta continua dei propri limiti, un passo nell’insondabile e per andare avanti bisogna accettare di fare errori.
    Con il secondo bambino ho risentito molto meno di queste dinamiche, forse perché ormai le avevo già sperimentate. Oggi mi sento più stanca che triste o dubbiosa. Oggi soffro molto di più il fatto di non avere tempo per me. La maternità non ha sopito l’amore profondo che provo per me stessa. Raggiungerlo è stato una grande conquista e non riesco proprio a metterlo da parte. Sono egoista? Forse si, ma non ci rinuncio. Per esempio, se la sera ci metto mezz’ora per struccarmi, fare maschere, mettere sieri, creme o altro, pazienza, ai bimbi ci pensa il papà. Se poi parliamo del rapporto con mio marito, con l’arrivo del secondo figlio si è drasticamente ridotto. Ne soffriamo entrambi tantissimo, ritagliarsi qualche ora per stare da soli è un’impresa… ci rifaremo quando saranno un po’ più grandicelli!

  2. Io non sono mamma, quindi non posso capire assolutamente quello che provi, però secondo me è giusto che tu ti prenda il tempo per te stessa. Una donna non può annullarsi solo perché fa un figlio… Certo, i bambini diventano una priorità ed è giusto e normale così… Però quando vedo donne che diventano sciatte dopo che hanno un bambino mi viene tristezza. Un conto è se capita la giornata storta che magari non si ha tempo di pensare all’outfit o al make-up, un conto è che ci si lasci andare per il bimbo. Quindi non considerarti egoista e lascia perdere i commenti acidi di persone che magari te lo dicono!

  3. Io,ormai lo sapete,aspetto un bimbo e davvero ho molta paura del dopo anche perché le emozioni che si vivono sono molto”intime”e difficilmente spiegabili ad altri. Già durante la gravidanza provo dei frequenti moti improvvisi di angoscia semza un motivo,e davvero queste sensazioni non mi sono mai appartenute..Adesso ho imparato a tenerle sotto controllo..durano un attimo e poi passano,mi sento un pò psicopatica! Per il futuro spero di essere una buona madre e,come te cla,di riuscire a mediare e non mettere mai da parte me stessa..Perché,nonostante a te forse appaia come un”difetto”secondo me una donna appagata che si sente oltre che una madre appunto una donna sarà anche una madre migliore

  4. Ciao Clio, io non ho ancora figli, però da psicologa, ti posso dire che questo post è molto interessante e utile. E hai fatto bene a sottolineare l’importanza di rivolgersi a dei professionisti se i sintomi sono intensi per intervenire tempestivamente e in modo efficace.

  5. Purtroppo la vita è composta anche dalle sofferenze, poi ovviamente il destino rincara sempre la dose quando meno ce n’è bisogno!io mi dico sempre che l’importante è trovare un motivo per cui andare avanti e lottare, tu hai i tuoi bimbi e sono una delle migliori ragioni per cui andare avanti ❤ un abbraccio ❤

  6. Secondo me è abbastanza comprensibile avere dei momenti di incertezza o paura. Stai dando la vita a un altro essere umano per il quale tu sarai TUTTO almeno per i primi 3-4 anni. È una grande sfida e merita tutti i dubbi del mondo! In bocca al lupo ❤️❤️❤️

  7. Un periodo baby blues l’ho provato sopratutto dopo il primo figlio perché mia madre rifiutava il fatto che io fossi madre a mia volta, vabbè è una lunga storia comunque è passata grazie all’amore del mio compagno!

  8. Il fatto che so che cresceranno e questi bei momenti non torneranno piu’ e’ quello che mi da la forza di aver pazienza e evitare di pensare ” Non vedo l’ora che questa fase finisca”…e cosi’ provo ad assaporarmi ogni momento….anche quando stressa….mi ripeto…mi manchera’ quand’era cosi’ piccina…

  9. Mha..diciamo che sono abbastanza rassegnata, gli ultimi 20 anni e più non sono stati una passeggiata..e se guardo avanti non vedo grandi margini di miglioramento…ma va bene così..

  10. Vedrai che sarà tutto diverso da come ci si aspetta, ma in meglio! Ti auguro di trascorrere questi due mesi in serenità in attesa di una gioia immensa ☺

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