Al giorno d’oggi siamo abituati a essere sempre e costantemente connessi. Questo avviene tramite gli smartphones, ormai nostri fedeli compagni nella vita di tutti i giorni e dei quali non possiamo fare a meno. È davvero così?

Gli studi che sono stati effettuati negli ultimi anni, per monitorare le nuove abitudini della società moderna, dimostrano che ogni tanto è bene prendersi una pausa dal web. In questi casi si parla di digital detox: disconnettersi per dedicare il proprio tempo ad attività reali e imparare a gestire meglio il proprio rapporto con il mondo virtuale. 

Se volete saperne di più sulla digital detox e su come fare a usare la tecnologia in modo più responsabile, continuate a leggere!

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LA DIPENDENZA DA SMARTPHONE È UN FENOMENO REALE IN CRESCITA 

Il fenomeno della dipendenza da internet negli USA ha già il suo acronimo, ovvero IAD che sta per Internet Addiction Disorder, dimostrando quanto questo trend stia prendendo piede. Anche qui in Italia è molto diffuso: secondo alcune ricerche in media controlliamo il nostro cellulare circa 221 volte al giorno.  

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Via Giphy



La cosa preoccupante è che questa tendenza sta mettendo a rischio i rapporti umani della vita reale. Non siamo più capaci di sostenere una conversazione durante una cena, fuori o in casa, senza avere il telefono a portata di mano da controllare periodicamente.

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IN MEDIA CONTROLLIAMO IL NOSTRO SMARTPHONE 221 VOLTE AL GIORNO!

Lo smartphone, che ormai ha trovato il suo posto tra il tovagliolo e le posate, spesso non smette di vibrare o di emettere suoni. Siamo costantemente “bombardati” da notifiche, e-mail, messaggi, commenti e likes ai nostri post. 

cliomakeup-digital-detox-15-notifiche-smartphoneVia Giphy

Questo porta molti a non spegnere mai il cellulare, lasciandolo acceso a qualsiasi ora del giorno e della notte per “paura” di perdere una notifica importante. La cultura dell’always on è a lungo andare dannosa, non solo per le relazioni, ma anche per il nostro benessere psicofisico. 

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Se infatti ci preoccupiamo di non rimanere mai senza batteria, armandoci di power bank di ogni genere, al contrario non ci preoccupiamo mai abbastanza di ricaricare le nostre batterie. Sono le più preziose che abbiamo ed è il momento di rendercene conto, prendendo in mano la situazione. Il nostro corpo e la nostra mente ci ringrazieranno!

DIGITAL DETOX, LA SOLUZIONE PER “DISINTOSSICARSI” DAL WEB

Una soluzione a questo problema c’è e si chiama Digital Detox. Il nome contiene già la parola magica, ovvero “detox”, disintossicarsi, quello di cui abbiamo bisogno. 

cliomakeup-digital-detox-21-paris-hilton-cellulareVia Giphy

Per prima cosa è bene iniziare a fare caso a quanto tempo al giorno dedichiamo ad attività online, sia per lavoro sia per la vita privata. La tecnologia ci è molto utile nella vita di tutti i giorni, ma la sua presenza spesso si fa invadente. Vediamo assottigliarsi sempre più la linea di separazione tra vita privata e lavoro.

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Quante volte vi è capitato di rispondere a una e-mail di lavoro in pausa pranzo o addirittura a casa a orari assurdi? Certo, è vero che con i ritmi frenetici di oggi, è difficile mettere dei paletti così rigidi e prendersi del tempo che sia veramente off.

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L’importante è essere consapevoli dei rischi e prevenire alcuni comportamenti che nel tempo possono risultare dannosi. Bisogna quindi sforzarsi di disconnettersi ogni tanto, per poterci riconnettere con noi stessi.

cliomakeup-digital-detox-10-lisa-simpson-computerVia Giphy

Ragazze, se volete saperne di più sulla “disintossicazione digitale” e se volete provare anche voi a metterla in pratica, a pagina 2 vi sveleremo qualche semplice trucchetto molto efficace! Continuate a leggere!

7 COMMENTI

  1. Ammetto che sto diventando un po’ Twitter dipendente. E piu’ gente segui e piu’ feed ci sono…e’ difficile starci dietro….

  2. Non ritengo di essere dipendente perché ho, mi sono data, tempi e modi per controllare posta, social e blog. Per me è l’unico modo per non esserne dipendente e poi ho riscoperto il piacere di leggere libri veri non e-book e devo dire che la mia “testa”/”brain” ne ha giovato. Il prossimo passo è tornare ad allenare la memoria!! Grazie team e ciao a tutte.

  3. Fortunatamente non credo di avere bisogno di digital detox. Credo di fare un uso abbastanza assennato dello smartphone e di tutte le varie “distrazioni” che questo comporta. A volte, si scarica e si spegne e nemmeno me ne accorgo. Sono di un’altra epoca…
    Discorso ben diverso quando esco con alcuni amici ed amiche che, come prima cosa, appoggiano il cellulare su tavolo e lo controllano ossessivamente. E’ una cosa che proprio non sopporto. Se sono al ristorante, tolgo proprio la suoneria (odio sentire le suonerie altrui, quindi cerco di non essere io una possibile fonte di fastidio) e mi “dimentico” il telefono in borsa. Mi godo la cena e la compagnia. Invece, molte persone sembrano quasi diventate incapaci di godersi il “qui e ora” e devono sempre essere connesse. Addirittura, sabato ero fuori con un’amica e, mentre pranzavamo, rispondeva a mail di lavoro. Di sabato, dal cellulare, non era tenuta a farlo. Ma che problemi ha la gente?!?

  4. In social li sto piano piano abbandonando ma sopratutto ho abolito ormai da anni le notifiche delle apps, social in primis. In questo modo controllo solo quando voglio io e evito di farmi distrarre.
    Mi è capitato anche di smettere di frequentare chi usava il cell ogni 5 min quando eravamo insieme. E la cosa triste è che si trattava proprio delle persone forse più sole che conoscevo…
    Whatsapp invece lo uso molto, che sia per chat di gruppo o a due, penso sia un modo divertente e intelligente per restare in contatto, sopratutto per me che vivo all’estero.
    Tra i social uso ancora un pochino Instagram, perché amo il mondo della fotografia e certi profili sono ormai veramente ben curati. Ma lo prendo più come una galleria d’arte che come un modo di comunicare. Io stessa posto per lo più foto di viaggi, panorami e immagini che colpiscono durante il giorno. Non riesco proprio a concepirlo come “album pubblico di famiglia”, tranne rari casi in cui all’origine delle foto ci sono bravi fotografi ritrattisti.

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