PACKAGING DEI COSMETICI IN PLASTICA RICICLATA: È DAVVERO UNA VALIDA ALTERNATIVA?
Il problema principale legato alla plastica è proprio la difficoltà nel riciclare questo materiale. I packaging, infatti, sono realizzati in diverse plastiche, difficili da separare e riutilizzare in fase di riciclo e che producono materiale di bassa qualità. Davines, ad esempio, ha ridotto al massimo l’impiego di materiali compositi in favore di imballaggi realizzati con il medesimo polimero per favorirne il riuso e il riciclo.
Attualmente tutta la plastica utilizzata per flaconi, vasi e tappi dei prodotti Davines è riciclabile. Davines, Naturaltech Replumping Shampoo. Prezzo: 17,50 € su amazon.it
Fortunatamente, sono molti i marchi che stanno pianificando di utilizzare flaconi realizzati in plastica riciclata.
Head & Shoulders ha lanciato un’intera linea – Derma&Pure – con bottiglie completamente riciclabili e, a loro volta, composte per il 25% di plastica riciclata: un’ottima notizia, considerando i milioni di prodotti commercializzati ogni anno! L’obbiettivo, è raggiungere il 100% di packaging sostenibile per prodotti cosmetici green e, soprattutto riutilizzabili, entro il 2030.
Head&Shoulders, Shampoo 2 in 1 classic clean. Prezzo: 2,55 € su farmacosmo.it
Prosegue anche l’impegno del gruppo L’Occitane verso una cosmesi rispettosa dell’ambiente. Lo scopo è arrivare ad avere plastica al 100% riciclata nelle loro bottiglie.
L’azienda francese si impegna a utilizzare plastica PET Loop che, grazie alla sua tecnologia brevettata in grado di disaccoppiare la plastica dai combustibili fossili, permette di creare plastica poliestere di qualità vergine, idonea persino agli imballaggi alimentari.
L’Occitane, Karitè Olio Doccia. Prezzo: 13,88 € su farmacosmo.it
LE ALTERNATIVE GREEN ESISTONO! VI PRESENTIAMO LA BIOPLASTICA
La ricerca di materiali alternativi alla plastica è il fenomeno più interessante per quanto riguarda il packaging sostenibile per prodotti cosmetici green, che si sta orientando sempre più verso l’utilizzo di bioplastiche. Questo materiale è interamente o parzialmente ricavato da una biomassa vegetale, perciò è di origine biologica e non include componenti di origine fossile.
Credits: @lasaponaria
la plastica bio-based si può ottenere a partire da moltissimi materiali diversi!
L’Italia è molto all’avanguardia nel settore delle bioplastiche, che riescono a essere prodotte con moltissimi materiali diversi come alghe, canapa, funghi, patate, canna da zucchero e scarti del cibo.
L’Erbolario, ad esempio, si è rivolto al mondo delle plastiche di origine vegetale per i suoi packaging, da qualche tempo realizzati in Polietilene Green – un derivato della canna da zucchero – e in Green Pet, prodotto per il 30% da fonti rinnovabili.
L’azienda lodigiana si impegna a realizzare flaconi monomateriale o molto semplici da separare. L’Erbolario, Acido Ialuronico, Crema viso a tripla azione. Prezzo: 30,62 € su amazon.it
Occorre fare una piccola precisazione: plastica bio-based (a base bio, quindi vegetale) non è sinonimo di biodegradabile, termine con il quale si indica un materiale che può essere degradato da microrganismi. Le bioplastiche, perciò, non sono necessariamente compostabili e occorre prestare molta attenzione.
Credits: @bioradar
Ad esempio, sono completamente biodegradabili i microgranuli proposti da alcune aziende come la Bio-on di Bologna, che ha sviluppato una serie di polimeri pensati appositamente per prendersi cura del corpo. Le microplastiche sono presenti soprattutto in scrub, detergenti corpo e creme e a partire dal 2020 dovranno essere completamente eliminate.
Jo Malone utilizza nelle formule granuli naturali come microframmenti di guscio di noce. Jo Malone, Geranium & Walnut body scrub. Prezzo: 42 € su sephora.it
Chanel, infine, ha operato una scelta ancora più green rinunciando totalmente alla plastica e investendo in un nuovo tipo di materiale completamente biodegradabile, prodotto dalla Sulapac. Realizzato mixando additivi naturali e materiali derivati dagli scarti del legno, la start-up finlandese ha creato una valida alternativa all’uso della plastica totalmente compostabile.
Credits: @marieclaire
IL MIGLIOR PACKAGING SOSTENIBILE PER PRODOTTI COSMETICI GREEN È NESSUN PACKAGING!
Non dobbiamo dimenticare che il packaging – non importa quanto sia bello, riciclato e riciclabile – è essenzialmente un involucro e quindi poco più che spazzatura. Proprio per questo motivo, la miglior soluzione per l’ambiente potrebbe essere eliminare completamente il packaging!
Credits: @ninjamarketing
Proporre prodotti “nudi” significa eliminare l’acqua dalle formulazioni, rendendole così più compatte e concentrate. È stata proprio questa la scelta di Lush, che lo scorso giugno ha inaugurato a Milano il suo primo Naked Shop.
I già scarsi e poco numerosi imballaggi sono stati sostituiti con scatole in sughero o cartone riciclato e sono scomparsi persino i sacchetti di carta con cui portare a casa i propri prodotti, sostituiti dalle borse di tela e dagli knot wrap.
Tutti i prodotti Lush sono disponibili su lush.it Credits: @mensbeautyshop
Un’altra valida alternativa, potrebbe essere il re-fill, ovvero la possibilità di riempire all’infinito i flaconi vuoti dei propri cosmetici. Thierry Mugler, ad esempio, è da molti anni che sprona i proprio clienti a riempire nuovamente le vecchie boccette di Alien o Angel invece di comprare un nuovo flacone.
Thierry Mugler, Angel. Prezzo: 29,41 € su echarme.it
Ragazze, se siete interessate alla salvaguardia dell’ambiente, non perdetevi questi post!
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Ragazze, per questo post è tutto! Voi siete attente all’ambiente e all’ecologia? Cosa ne pensate del riciclo? Fateci sapere tutto nei commenti! Un bacione dal TeamClio!
Se penso quanti prodotti cosmetici utilizziamo ogni giorno,,, che spreco di plastica incredibile! Interessante scoprire delle alternative come i packaging cosmetici ecologici, ma ancora meglio sarebbero tutti i prodotti secchi senza involucro, come gli shampoo solido… Certo non è facile abituarsi ma sicuramente è arrivato il momento di agire perchè in tutti sicuramente si può fare la differenza.