LO IODIO: LA MOLECOLA FONDAMENTALE PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA TIROIDE
Lo iodio, in quanto componente della molecola degli ormoni tiroidei, è fondamentale per tutti i meccanismi nei quali sono coinvolti gli ormoni stessi, dalla crescita alla formazione ed allo sviluppo di organi e apparati. Di origine minerale, questo minerale è presente nelle acque marine e viene assorbito dalle alghe, quindi entra nell’organismo di pesci e crostacei, alimenti che ne sono maggiormente ricchi.
Credits: @draxe.com
Tuttavia, grazie ai processi di evaporazione e alle piogge, lo iodio viene assorbito anche dal terreno, e si ritrova quindi anche nell’acqua, nella frutta, nei vegetali, in misura variabile nelle carni e in concentrazioni importanti nel latte e nelle uova.
IL FABBISOGNO DI IODIO È AUMENTATO IN GRAVIDANZA
Infine, è un’importante fonte di questo minerale è il sale iodato. Durante l’allattamento, il fabbisogno di iodio aumenta in conseguenza delle modificazioni del metabolismo materno.
Credits: @flo.health
LA VITAMINA D: NON NE ABBIAMO MAI ABBASTANZA!
La carenza di vitamina D è molto comune, vista la scarsa esposizione solare che ci accumula.
Il latte materno contiene quantità di vitamina D insufficienti per la prevenzione del deficit di questa vitamina nel primo anno di vita. Quindi è necessaria la supplementazione sia della mamma che del bambino.
TANTO BELLA LA TEORIA, MA PASSIAMO ALLA PRATICA: COSA MANGIARE IN ALLATTAMENTO?
In generale l’alimentazione in allattamento dovrebbe essere varia ed equilibrata e avere alla sua base frutta, verdura e cereali (meglio se integrali). Se possibile, è preferibile scegliere frutta e verdura di stagione e di produzione locale.
Non deve mancare inoltre, considerato anche l’incrementato fabbisogno proteico, l’assunzione di 4-5 porzioni settimanali di legumi, fonti di proteine vegetali e fibra alimentare, da alternare a carne, pesce, uova e formaggi.
Via @Pinterest
Il pesce, vista l’importanza dell’aumentata assunzione di DHA, ha un ruolo di rilievo nell’alimentazione della donna che allatta. Per coprire questa quota, sono necessarie almeno 2 porzioni di pesce (grasso o semigrasso) alla settimana. La scelta può ricadere sul pesce azzurro di piccola taglia (sarde, alici, sgombro), che non è accumulatore di contaminanti ambientali.
Credits: @lacucinaitaliana.it
Noci, mandorle e tutta la frutta secca oleosa, ricca in acidi grassi mono e polinsaturi, potrebbe essere un ottimo spezza fame.
Inoltre, il consumo giornaliero di frutta secca, dato l’elevato contenuto energetico, potrebbe rappresentare un piccolo punto di partenza per aumentare l’introito calorico senza però sfociare in un’alimentazione eccessivamente calorica e poco attenta alla qualità.
QUANTA ACQUA BISOGNA BERE DURANTE L’ALLATTAMENTO?
La produzione di latte è un fenomeno metabolicamente oneroso anche in termini di consumo di acqua. La raccomandazione è dunque di bere a sufficienza assecondando la sensazione della sete e cercando anche di anticiparla, come del resto si suggerisce in altre condizioni fisiologiche.
A proposito del bilancio dei fluidi durante l’allattamento, si raccomanda un aumento dell’apporto di acqua di circa 700 ml al giorno rispetto quanto consigliato per le donne che non allattano, per un totale di 2,7 litri. Bisogna comunque sottolineare che un aumento nell’introduzione dei liquidi non corrisponde a un aumento del volume del latte prodotto.
ALIMENTAZIONE IN ALLATTAMENTO: COSA EVITARE?
Non esistono particolari indicazioni rispetto ad alimenti da evitare durante l’allattamento, fatta eccezione per l’alcol. Questo passa nel latte e ha effetti negativi sul sistema nervoso del bambino, rendendolo sedato e meno interattivo con l’ambiente. Nel caso in cui la mamma beva bevande alcoliche, è necessario aspettare almeno 2-3 ore prima di allattare.
Via @Pinterest
In ogni caso, non consumare bevande alcoliche durante l’allattamento è la scelta più sicura per la salute del neonato. Inoltre, è meglio evitare il fumo, che può ridurre la produzione di latte e che aumenta nel bambino il rischio di malattie respiratorie.
Dott.ssa Anna Gerbaldo
DIETISTA
Fonti:
- Alimentazione materna e fabbisogno di nutrienti in gravidanza e allattamento. Un documento di consenso italiano. Nutrition Foundation of Italy.
- Nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento. SIGO, AOGOI, AGUI.
- Società Italiana di Nutrizione Umana, SINU. Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana, IV revisione. Milano: SICS Editore, 2014.
- EFSA (European Food safety Authority). SCIENTIFIC OPINION: Statement on the benefits of fish/seafood consumption compared to the risks of methylmercury in fish/seafood. EFSA Journal 2015; 13: 3982.
- Allattare al seno: un investimento per la vita. Ministero della salute
Ragazze e donne che allattano! Forse vi potrebbero interessare questi post:
1) GALATEO ALLATTAMENTO: 11 COSE DA NON DIRE A UNA MAMMA CHE ALLATTA
2) ALLATTAMENTO PROLUNGATO: ECCO I PRO E I CONTRO DI UNA SCELTA CHE DIVIDE LE MAMME
3) ALLATTAMENTO NEL MEDIOEVO: TANTE CURIOSITÀ E CREDENZE INCREDIBILI
Ragazze, com’è stata per voi l’esperienza dell’allattamento? C’è qualcuno di voi che sta allattando in questo periodo? Avete adottato una dieta simile a quella proposta dalla dietista per questo periodo particolare della vita? Raccontatecelo nei commenti!