Ognuno di noi si sente al sicuro nella propria comfort zone, ma quanto è stimolante correre dei rischi e cercare di migliorarsi?
Superare i propri limiti, uscire dal guscio e affrontare a testa alta le nuove sfide che la vita ci mette di fronte può incutere timore, ma è prima di tutto una possibilità per accrescere l’autostima e progredire, crescere.
C’è tutto un mondo al di fuori della nostra zona di comfort. Qualcuno dice addirittura che è proprio lì che la vita comincia, nell’esatto punto in cui finisce la nostra comfort zone e ci si aprono dinanzi tantissime porte.
Scopriamo insieme, in modo semplice e pratico, quello che c’è da sapere sul concetto di comfort zone in psicologia, cos’è e come uscire dalla zona di comfort lavorando su noi stesse e sulla nostra autostima. Cominciamo subito!
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IL SIGNIFICATO DI COMFORT ZONE: COS’È IN PSICOLOGIA E PERCHÉ TUTTI NE PARLANO
Si sente parlare sempre più spesso di comfort zone, ma cos’è e perché questo concetto è diventato così importante da meritare frasi, libri e aforismi a esso dedicati?
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La definizione di comfort zone arriva dalla psicologia. Il significato in italiano di questo termine è letteralmente zona di comfort e sta a indicare quella particolare condizione mentale in cui ogni individuo agisce in totale assenza di ansia, senza percepire rischi o pericolo.
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In sostanza, la comfort zone è la nostra routine, uno spazio fisico – come quello di casa – ma anche, o forse sarebbe meglio dire prima di tutto, mentale. Per esempio, esiste una comfort zone in amore e sul lavoro: tutti i comportamenti che fanno parte delle nostre abitudini definiscono la nostra zona di comfort.
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Frequentare sempre le stesse persone, non cercare di progredire sul lavoro per paura di fallire, evitare di prendere decisioni importanti che comportino dei cambiamenti (come un trasferimento o l’inizio di una convivenza) sono solo alcuni dei tanti frammenti della nostra vita che delimitano la comfort zone.
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BASTA PAURE: PERCHÉ USCIRE DALLA COMFORT ZONE FA BENE
Possiamo descrivere la comfort zone come una bolla, una sorta di mondo protetto in cui ci rifugiamo – apparentemente trovando conforto – ma che può trasformarsi in una trappola, rivelandosi un’arma a doppio taglio.
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Attenzione: il concetto di comfort zone non è negativo. In alcuni casi, anzi, stare nella propria comfort zone può essere utile, come per esempio quando dobbiamo ricaricarci e trovare le energie in seguito a un forte stress. L’importante è non farsi sopraffare dai limiti che ci auto-imponiamo e capire quando è il momento di uscire dal guscio.
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Per questo motivo uscire dalla propria comfort zone è fondamentale. Non porsi nuovi obiettivi e non sfidare mai noi stessi è paradossalmente il rischio maggiore che possiamo correre.
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LA COMFORT ZONE SI RIVELA SPESSO UNA TRAPPOLA
L’immobilità, rimanere ancorati alla nostra comfort zone, è un grandissimo errore. Molto spesso, infatti, ci ritroviamo a riflettere sulla nostra vita e a sentirci insoddisfatti, come se non fossimo arrivati da nessuna parte.
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La ragione è semplice: alle volte, non si è neppure mai partiti.
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Uscire dalla comfort zone è importante per conoscere lati di noi stessi che altrimenti non conosceremmo mai. Mettersi davanti a delle sfide tira fuori sfumature inedite del carattere di ognuno di noi ed è tra queste che si cela la nostra vera indole, la nostra attitudine.
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Inoltre, inutile dirlo, è praticamente impossibile crescere e imparare se si resta rinchiusi nella propria comfort zone. Gli esperti sostengono che non percepire alcun rischio o ansia – come succede in perenne comfort zone – finisca per appiattirci, azzerando qualsiasi genere di stimolo e smorzando la creatività, impedendoci di andare avanti e migliorare.
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Insomma, se volete sapere come gestire l’ansia, rinchiudervi nella vostra comfort zone non è affatto una soluzione. La routine che sembra rassicurarvi al momento potrebbe in futuro rivelarsi soffocante e demotivante.