Viaggiare da soli in passato era una scelta vista un po’ in modo strano. Era considerata come l’unica opportunità per i single di partire o come un modo per reagire e affrontare un particolare momento della propria vita. Oggi però le cose sono cambiate e si è capito che, chi viaggia da solo, lo fa semplicemente perché ama farlo. Viaggiare in solitaria permette di essere liberi nelle scelte, di mettersi alla prova, di non precludersi esperienze solo perché ad altri non piacciono e di fare nuove conoscenze.
Oggi, inoltre, si trovano viaggiatori solitari di ogni tipologia: giovani e meno giovani, single e fidanzati, padri e madri che, ogni tanto, decidono di partire da soli per il piacere di farlo. Per partire alla scoperta di luoghi lontani in compagnia di se stessi, riscoprendosi e imparando a stare bene da soli. Si tratta ovviamente di una modalità di viaggio impegnativa e che può creare timori. In questo post vi raccontiamo perché è un’esperienza da provare e vi diamo 6 consigli per organizzare il primo viaggio in solitaria. Pronte? Partiamo con il post!
Credits: Element5 Digital | Foto da Pexels.com
PERCHÉ VIAGGIARE DA SOLI? I MOTIVI PER CUI È UN’ESPERIENZA DA PROVARE
Credits: Yaroslav Shuraev | Foto da Pexels.com
Come dicevamo, viaggiare da soli oggi non è più una cosa impensabile. Anzi, è un’esperienza da provare almeno una volta, che può essere fatta a qualsiasi età ed è ripetibile quando si vuole. Il primo viaggio da soli può spaventare, ma i viaggiatori solitari esperti garantiscono che è un’esperienza da provare almeno una volta. Solo provando si può capire se è adatta alla nostra persona oppure no.
Credits: Roberto Nickson | Foto da Pexels.com
VIAGGIARE DA SOLI è UN’ESPERIENZA DI CRESCITA PERSONALE
Viaggiare da soli è sicuramente un’esperienza che permette di crescere: aiuta a capire quali sono i propri limiti e dà molta soddisfazione scoprire di essere in grado di cavarsela anche nelle situazioni più difficili. Inoltre si è totalmente liberi! Si decide in autonomia quando spostarsi, cosa vedere, quando vederlo, dove mangiare, dove dormire e non si scende a compromessi.
Credits: Marius Venter | Foto da Pexels.com
Si è totalmente padroni del viaggio e si impara a stare bene con se stessi. Anche se, alla fine, non si è mai da soli. Quando si fa in viaggio in solitaria, si tende ad aprirsi di più con gli estranei in quanto non si ha una figura di riferimento, una spalla di compagnia. È dunque uno dei modi migliori per fare nuove conoscenze e ritrovarsi circondati da persone che condividono con noi la voglia di un viaggio all’avventura.
COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO IN SOLITARIA: LE PAURE DA SUPERARE
Credits: Anna Shvets | Foto da Pexels.com
Sicuramente l’idea di partire da soli spaventa. Molte persone non vogliono neanche provare a viaggiare da sole per svariati motivi: c’è chi soffre la solitudine, chi ha paura di ritrovarsi da solo in una situazione di pericolo, chi non si sente sicuro a prendere l’aereo o il treno se non è in compagnia… C’è poi il timore di non riuscire a cavarsela, di perdersi in un Paese di cui non si conoscono la lingua e la cultura.
Credits: Porapak Apichodilok | Foto da Pexels.com
Ogni timore, dalla paura di essere rapinati a quella di stare male ed essere da soli, è valido. Pensare al peggio è un meccanismo difensivo che il nostro cervello mette in atto per cercare di limitare i possibili danni. Inoltre, tra situazioni di emergenza, tensioni politiche e calamità ambientali, è normale avere timori. Sono però paure che si possono superare con calma. Quando ci si approccia per la prima volta al viaggio in solitaria, si può magari partire con un weekend in Italia e non lanciarsi subito in un viaggio all’estero; in questo modo sarà più facile affrontare i timori un po’ alla volta e provare a superarli.
#1 LA SCELTA DELLA META: MEGLIO PARTIRE A PICCOLI PASSI
Credits: VisionPic.net | Foto da Pexels.com
La prima cosa a cui pensare per organizzare un viaggio da soli è, ovviamente, la meta. Sicuramente, se avete sempre viaggiato in coppia o in gruppo, vi siete ritrovati almeno una volta a discutere sulla destinazione da scegliere. E magari siete finiti con l’andare in vacanza in una destinazione che non vi piaceva. Viaggiare da soli significa quindi anche avere la totale libertà di decisione sulla vostra meta.
Credtis: Haley Black | Foto da Pexels.com
Dovete però chiedervi quale tipo di esperienza volete vivere. Pensate ai luoghi che avete sempre detto di voler visitare, meditate sulle vostre passioni, sui vostri interessi e sul vostro modo di essere. Se per esempio amate le città d’arte, potreste sceglierne una da visitare da soli. Così come, se non avete mai viaggiato fuori dall’Italia o dall’Europa, partire da soli per un’esperienza di hiking in solitaria in Alaska potrebbe essere troppo.
Credits: Daria Shevtsova | Foto da Pexels.com
Forse è un esempio estremo, ma l’idea è quella di iniziare a viaggiare da soli facendo piccoli passi e costruendo un viaggio che ci piaccia e ci permetta di provare a superare i nostri limiti un po’ alla volta. Per un primo viaggio da soli, come dicevamo prima, meglio optare per una meta e per delle esperienze in linea con i vostri interessi e che vi mettano a vostro agio. Questo vi permetterà anche di affrontare meglio eventuali paure.
Credits: Gustavo Fring | Foto da Pexels.com
Per il primo viaggio in solitaria, inoltre, già organizzarsi completamente in autonomia e partire alla scoperta di una città d’arte dall’altra parte d’Italia, è una bella sfida!
#2 VIAGGIARE TOTALMENTE DA SOLI O PARTECIPARE IN SOLITARIA A VIAGGI DI GRUPPO?
Credits: Belle Co | Foto da Pexels.com
Se non si è certi di voler partire completamente da soli, un’alternativa che permette comunque di mettersi alla prova è sicuramente l’accodarsi a un viaggio di gruppo, senza portarsi dietro amici e parenti. Un viaggio con un gruppo di estranei, di potenziali nuovi amici.
Credits:@viaggiavventurenelmondo.it via Instagram
Ci sono diverse compagnie, come per esempio Viaggi Avventure Nel Mondo, che organizzano viaggi anche molto complessi a cui partecipano persone che tra loro non si conoscono. È un ottimo modo per affrontare un viaggio magari molto lontano, uscire dalla propria comfort zone vacanziera e conoscere tante nuove persone.
Credits:@viaggiavventurenelmondo.it via Instagram
Questa tipologia di viaggi di gruppo è rivolta a viaggiatori di ogni tipologia ed età: pensionati, single, persone sposate o in relazione con partner che magari non amano viaggiare, giovani che cercano l’avventura ma preferiscono questa formula di viaggio a quello in solitaria.
Credits:@viaggiavventurenelmondo.it via Instagram
Prendendo parte a viaggi di gruppo in cui non si conosce nessuno, si avrà più possibilità di mettersi alla prova con persone nuove, si potranno stringere nuove conoscenze, si risparmierà sui costi di trasporto e il pacchetto comprenderà anche guide turistiche.