Se scriviamo pidocchi-capelli, siamo sicure che molte di voi avvertiranno prurito e fastidio. E già, pensare che la propria testa, o quella di una persona vicinissima, sia infestata da questi esserini minuscoli e disgustosi, ci fa venire voglia di grattarci!
Ma perché alcune persone sono particolarmente esposte e per quale motivo i bambini sembrano essere i più colpiti? Ci sono delle effettive motivazioni dietro a tutto questo e l’unica cosa che possiamo fare noi per eliminare i pidocchi e prevenirli è fare attenzione.
Come? Non ci resta che scoprirlo insieme, ma prima vediamo anche quali sono le cause dei pidocchi capelli, i sintomi, come riconoscerli e capire quanto vivono. Ragazze, via col post!
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PIDOCCHI CAPELLI: CAUSE E SINTOMI
La manifestazione dei pidocchi nei capelli si chiama pediculosi.
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A spiegare bene cosa siano questi esserini ci pensa Epicentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS):
I PIDOCCHI NEI CAPELLI SI PRESENTANO MAGGIORMENTE NEI BAMBINI MA ANCHE NEGLI ADULTI E LA TRASMISSIONE AVVIENE PER CONTATTO DIRETTO
“La pediculosi è un’infestazione molto comune provocata dai pidocchi, piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro che vivono solo sull’uomo e ne succhiano il sangue. Sono di dimensioni ridotte (da uno a tre millimetri) e depongono le uova attaccandole al fusto dei capelli o dei peli, sui quali si muovono facilmente grazie agli uncini posti sulle zampe.”
Chiaro cosa sono i pidocchi? Ora non ci resta che capire quali sono le cause della loro comparsa. Innanzitutto, sfatiamo un mito: l’igiene personale non c’entra niente!
Infatti i pidocchi attaccano sia negli ambienti puliti che sporchi e la loro diffusione avviene per contatto diretto tra persone o per scambio di indumenti o oggetti personali, come cappelli e pettini.
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Perché si parla sempre di pidocchi nei bambini? Purtroppo perché i soggetti più colpiti sono proprio loro, ovvero i bimbi in età prescolare (3-11 anni) e, di conseguenza, le loro famiglie.
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C’è anche un altro fattore che piace ai pidocchi e ne decreta la diffusione: amano i capelli lunghi. Proprio per questo motivo, statisticamente parlando, sono più colpite le femminucce che i maschietti.
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I sintomi della pediculosi sono piuttosto evidenti: irritazione e prurito al cuoio capelluto. Se iniziate a grattarvi senza sosta o notate che i vostri figli lo fanno, verificate che non ci sia un’infestazione in atto.
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È anche possibile che ci si accorga del problema in ritardo, quando si manifesteranno dermatiti, impetigini e altre irritazioni dovute alla presenza dei pidocchi sui capelli.
PIDOCCHI: COME RICONOSCERLI E QUANTO VIVONO
I pidocchi, come anticipato, sono piccoli e di colore bianco-grigio, anche se esistono anche altre specie, che attaccano il corpo e il pube; questi ultimi sono noti come piattole. Oltre a riconoscere i pidocchi, è opportuno verificare anche la presenza di eventuali uova, che sono chiamate lendini.
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Le femmine depongono le uova, attraverso una sorta di speciale colla, alla radice del capello. Entro 7 giorni le uova si schiuderanno e genereranno altri pidocchi.
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Questi minuscoli esserini possono vivere solamente se si trovano sull’uomo, in quanto si nutrono del suo sangue. Al di fuori, moriranno in pochissimo tempo.