L’acidità in gravidanza è un disturbo piuttosto frequente nelle donne in dolce attesa. Associata al bruciore di stomaco, è un problema che in linea generale riguarda tutte, soprattutto chi si trova nel terzo trimestre. Tuttavia, anche chi è alle prime settimane di gestazione può avvertire questo spiacevole inconveniente.
È però possibile ridurre i sintomi, tenere sotto controllo questo fastidio, che è il campanellino di allarme di una problematica ben più seria e antipatica: il reflusso gastroesofageo.
Ma come mai l’acidità in gravidanza accomuna molte donne? C’è un modo per evitare la sua comparsa o dei rimedi per tenerla a bada? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questo disturbo e come risolverlo anche con metodi naturali. Continuate a leggere il post!
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PERCHÉ COMPARE L’ACIDITÀ DI STOMACO IN GRAVIDANZA
Sono tanti i disturbi in gravidanza che possono comparire, come la nausea che in alcuni casi mette in ginocchio e rende la vita impossibile a molte donne.
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Uno dei più antipatici e comuni è l’acidità di stomaco, che deriva principalmente da due fattori: ormoni e dimensioni dell’utero.
L’ACIDITÀ DI STOMACO È CAUSATA PRINCIPALMENTE DAGLI ORMONI E DALLE DIMENSIONI DELL’UTERO
A proposito di ormoni, la colpa di questo fastidio è da imputarsi al progesterone, che rilassa la muscolatura, tra cui quella dell’esofago. Qui è posta una valvola attraverso cui passando i liquidi e si impedisce la risalita. Lo scorretto funzionamento della valvola, permette ai succhi acidi di risalire: questo fenomeno si chiama reflusso gastroesofageo e comporta proprio acidità e bruciore di stomaco in gravidanza.
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L’altro fattore che favorisce il noto disturbo gravidico è la dimensione del pancione, quindi del feto, e l’aumento del peso. Il pancione spingendo sullo stomaco fa funzionare poco e male la valvola: ecco, dunque, che bruciore e acidità diventano frequenti.
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Se l’acidità non è frequentissima o se è sopportabile, si può tenere duro sapendo che tutto passerà. Se proprio diventa un disturbo fastidiosissimo, è necessario consultare il ginecologo per trovare una soluzione.
LE REGOLE DA SEGUIRE IN CASO DI ACIDITÀ IN GRAVIDANZA
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Chi è incinta, o lo è stata o ancora conosce bene le esperienze altrui, sa bene che in gravidanza molti farmaci non sono concessi. Tuttavia esistono comunque degli antiacidi che si possono assumere, ma sempre sotto stretto consiglio medico. Il fai da te, in particolar modo durante i mesi della gestazione, va limitato all’osso.
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In ogni caso ci pensa l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) a fornire alcune raccomandazioni utili per superare questo problema ma anche per prevenire l’acidità in gravidanza. Vediamo insieme quali sono le regole da seguire e comportamenti da evitare.
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Innanzitutto si parte dall’alimentazione: bisogna mangiare poco, frequentemente e favorire pietanze leggere, quindi no a fritture, snack e dolciumi. Vanno evitati anche alimenti acidi, come pomodori, agrumi e succhi di frutta così come caffè e bevande gassate. Anche l’alcol è vietato. Da favorire, invece, tisane a base di camomilla e malva, che hanno un’azione calmante e rilassante.
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Dopo aver mangiato, non bisogna mettersi sdraiate, perché questa posizione favorisce il reflusso. Meglio mettersi a letto circa 3 ore dopo il pasto della sera e, a letto, è meglio preferire una posizione leggermente inclinata.
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Sì all’abbigliamento comodo, che non strizza e infastidisce, soprattutto all’altezza dello stomaco. E, ovviamente, evitate il fumo in ogni caso.