La dieta dissociata rappresenta un insieme di vari regimi alimentari accumunati dalla stessa filosofia di base secondo cui alcune associazioni tra cibi e nutrienti sarebbero da evitare.
Prima di iniziare è importante premettere che affronteremo il tema della dieta dissociata puramente a scopo divulgativo. Non c’è nessun invito da parte nostra nel farvi seguire questo regime alimentare che comunque, come vedremo, oltre ad essere privo di basi scientifiche, si discosta da quello proposto per una sana alimentazione.
In ogni caso, qualsiasi sia il vostro obiettivo, evitate il fai da te e rivolgetevi sempre al vostro medico ed al dietista, nutrizionista di riferimento.
Ragazze, se siete interessate al tema della dieta dissociata questo è il post che fa per voi! Dopo aver descritto questo regime alimentare, con l’aiuto della nostra dietista, ci focalizzeremo sui suoi punti critici. Siete pronte? Iniziamo subito!
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DIETA DISSOCIATA, DIFFICILE DEFINIRLA
Purtroppo, non esiste una solo tipologia di dieta dissociata, ma ce ne sono diverse e ogni tanto ne spunta una “nuova” con un nome ancora più accattivante. La prima tipologia di dieta dissociata risale alla dieta di Hay del lontano 1911.
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Questa dieta è diventata abbastanza famosa a causa della diffusione di false credenze rispetto ai suoi presunti benefici. Successivamente, dopo quella di Hay, sono nate altre varianti della dieta dissociata come la quella di Antonie, di Shelton e la dieta Beverly Hills…
DIETA DISSOCIATA SCHEMA
In linea generale la dieta dissociata si basa sul discutibile principio secondo cui non bisognerebbe associare alcuni alimenti all’interno del medesimo pasto o della stessa giornata per non “mescolare” i nutrienti.
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NELLA DIETA DISSOCIATA IN REALTÀ È IMPOSSIBILE NON “MISCHIARE” I NUTRIENTI POICHÈ GLI ALIMENTI SONO GIÀ UN LORO MIX
Hay divide gli alimenti in tre tipologie: proteine (carne, pesce, uova o formaggio), carboidrati (cereali, patate, cibi contenenti farine e zuccheri) e quelli che definisce “formanti alcali” in cui inserisce frutta e verdura.
Secondo lo schema di questo regime, infatti, non è concesso assumere nello stesso pasto nutrienti come carboidrati e proteine poiché questo porterebbe a problematiche nella loro digestione.
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DIETA DISSOCIATA MENÙ
Secondo Hay, la giornata alimentare dovrebbe dividersi in tre pasti giornalieri distanziati di circa quattro ore l’uno dall’altro. Il menù della dieta dissociata prevede di consumare pasti a base di: proteine oppure carboidrati con eventualmente grassi da condimento e verdure.
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Lo scopo è di non abbinare nello stesso pasto carboidrati e proteine. Così i sostenitori di questo regime alimentare pensano che, consigliando di consumare un primo piatto a pranzo ed un secondo a cena, riescano a dissociare questi nutrienti.
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Il pranzo della dieta dissociata potrebbe essere costituito da un piatto di pasta o da altri cereali come riso, orzo, farro abbinati a delle verdure, ovviamente scordandoci dell’aggiunta del grana.
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Invece a cena si potrebbe consumare il pesce, la carne, le uova, ma secondo questa filosofia non bisognerebbe aggiungere il pane o le patate.
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Nell’ottica di questo regime alimentare scegliere di portare in tavola un piatto di pasta condito con un sugo di pesce sarebbe da evitare ed allo stesso modo mangiare le uova abbinate al pane.