La mononucleosi infettiva, comunemente chiamata anche malattia del bacio è una patologia abbastanza frequente. Dopo aver presentato i sintomi della mononucleosi, la durata e le possibili cause, punteremo l’attenzione sulla cura e sul ruolo di supporto dell’alimentazione.

Tutte le indicazioni fornite sono puramente a scopo divulgativo e informativo. Nel caso in cui sospettiate di aver contratto la mononucleosi, evitate il fai da te e rivolgetevi sempre al vostro medico. Affidarsi ad un professionista è fondamentale poiché saprà impostare il corretto trattamento su misura per voi.

Ragazze, se siete interessate a capire che cos’è la mononucleosi vi consigliamo di leggere questo post! Siete pronte? Iniziamo subito!

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Credits: Foto di Pexels | Katie Salerno

MONONUCLEOSI, COS’É E QUALI SINTOMI COMPORTA?

La mononucleosi infettiva ì, chiamata anche malattia del bacio, è una patologia causata dal virus Epstein-Barr (EBV), il quale appartiene alla famiglia degli herpesvirus.

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In genere i sintomi iniziali della mononucleosi consistono in un mal di gola che si presenta in modo improvviso con la presenza sull’arco tonsillare di un arrossamento e di una patina grigio biancastra.

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Nei giorni successivi subentra anche la febbre che si accompagna ad altri sintomi della mononucleosi, tra cui una stanchezza di tipo intenso, diversa dalla stanchezza primaverile. Gli altri disturbi comprendono dolore e ingrossamento diffuso dei linfonodi di collo, ascelle e inguine.

LA MONONUCLEOSI NON É UNA CONDIZIONE RARA

L’infezione da virus di Epstein-Barr è abbastanza comune. Infatti, oltre il 90% della popolazione mondiale entra in contatto con il virus nei primi anni di vita, durante l’adolescenza o in età adulta.

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Nei paesi industrializzati, grazie alle migliori condizioni igieniche, l’infezione risulta meno comune nei bambini e si osserva più frequentemente nei giovani tra i 15 ed i 30 anni.

LE POSSIBILI CAUSE DELLA MONONUCLEOSI

Veniamo ora alle possibili cause della mononucleosi: il virussi trasmette principalmente attraverso la saliva e le secrezioni provenienti dalla gola di soggetti con l’infezione in fase attiva.

SI TRASMETTE PER LO PIÙ ATTRAVERSO LA SALIVA

Per questo motivo tutte le situazioni che comportano lo scambio di saliva rappresentano un possibile rischio.

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Credits: Foto di Pexels | Pixabay

Il contagio può avvenire attraverso l’utilizzo comune di stoviglie, posate e bicchieri in famiglia, nei ristoranti e nelle mense.

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Chiaramente lo stesso discorso vale nel caso in cui ci sia la condivisione di spazzolini o altri oggetti per l’igiene personale.

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Mentre nei bambini, molto frequentemente il contagio deriva dall’uso comune di giocattoli. Per ovvi motivi, anche i baci profondi con scambio di saliva rientrano nella lista delle possibili cause.

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Ancora, l’inalazione o l’ingestione di goccioline di saliva o muco disperse nell’aria da persone infette che parlano o tossiscono a breve distanza. A maggior rischio sono gli ambienti molto frequentati come i mezzi pubblici e le scuole.

L’INCUBAZIONE E LA DURATA DELLA MONUCLEOSI

Il periodo di incubazione della mononucleosi è di circa 30-50 giorni. Generalmente i sintomi della mononucleosi persistono per qualche settimana.

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Tuttavia, non è raro che la durata della mononucleosi arrivi anche a qualche mese intesa soprattutto come debolezza per poi scomparire gradualmente senza lasciare conseguenze negative.

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Nelle situazioni più gravi di ingrossamento della milza, si potrebbe avere la rottura dell’organo. Ciò, causando una perdita di sangue interna, rende necessario l’intervento chirurgico d’urgenza. Inoltre, in alcuni casi, il coinvolgimento del fegato può comportare la comparsa di colorazione giallastra della pelle.

Ragazze, abbiamo appena cominciato. Vi aspettiamo nella pagina successiva dove parleremo della cura della mononucleosi e del ruolo dell’alimentazione. Continuate a leggere!

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