LA CURA DELLA MONONUCLEOSI
Purtroppo, non esiste una cura specifica per la mononucleosi infettiva. I farmaci antivirali di cui disponiamo che agiscono contro gli herpesvirus non sono efficaci nei confronti del virus che causa la mononucleosi, ovvero il virus di Epstein-Barr.
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Fortunatamente la mononucleosi infettiva è di solito autolimitante e prevede un trattamento di supporto. Per favorire il recupero risulta molto importante rispettare il corretto riposo.
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Tuttavia, nei casi più complicati potrebbe essere ritenuto utile l’uso di specifici farmaci.
L’ALIMENTAZIONE SANA CHE FAVORISCE LA RIPRESA DALLA MONONULEOSI
Il ruolo della dieta nella mononucleosi si limita ad una funzione di supporto.
TRA LA DIETA E LA GUARIGIONE DELLA MONONUCLEOSI NON C’É UNA CONNESSIONE
Sebbene non esista una dieta ad hoc per la mononucleosi, sicuramente uno stato di malnutrizione non favorirà la ripresa. Per questo motivo, risulta importante seguire una sana alimentazione che sia in grado di soddisfare le nostre richieste di energia e di nutrienti. Non possono mancare frutta e verdura, cereali e derivati e le diverse fonti proteiche come pesce, carne, legumi, uova e formaggi.
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In mancanza di appetito una valida strategia è quella di frazionare l’alimentazione e optare per pasti piccoli e frequenti piuttosto che pochi e abbondanti. Nella pratica, potrebbe essere utile suddividere la giornata alimentare nei 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) e aggiungere 2 o 3 spuntini.
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Si sconsigliano tutte quelle preparazioni che rendendo più difficoltoso il processo digestivo e che potrebbero andare a peggiorare lo stato di malessere già presente. Rientrano in questa lista i cibi molto elaborati, fritti e ricchi di grassi.
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Per la realizzazione dei pasti le cotture da privilegiare sono quelle più leggere come quella al vapore, la lessatura e il bagnomaria utilizzando il condimento a crudo.
L’IMPORTANZA DELL’IDRATAZIONE
Anche se spesso ce ne dimentichiamo, assicurare una corretta idratazione è uno dei principi cardine di una sana alimentazione. L’acqua è, infatti, implicata in tantissime reazioni che avvengono nel nostro corpo, tra cui l’eliminazione delle sostanze di scarto e la termoregolazione.
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È fondamentale bere almeno 1,5- 2 litri di acqua al giorno e aumentarne l’assunzione in quelle situazioni in cui c’è una maggiore escrezione. Focalizzandoci sulla mononucleosi, sarà necessario bere di più durante gli stati di febbre, i quali comportano un’aumentata sudorazione e in caso di vomito poiché rende più consistenti le perdite di acqua.
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Oltre all’acqua, possono essere molto utili per raggiungere la corretta idratazione le tisane e gli infusi.
Ragazze, se vi interessa il tema della sana alimentazione non potete perdervi questi post:
1) PESCE E PRODOTTI ITTICI: CON CHE FREQUENZA INSERIRLI NELLA NOSTRA DIETA?
2) CHEAT MEAL, É UTILE SGARRARE UNA VOLTA ALLA SETTIMANA?
3) CIOCCOLATO: CARATTERISTICHE E PROPRIETÀ. QUALE TIPO DI CIOCCOLATO SCEGLIERE?
FONTI
Linee guida per una sana alimentazione Revisione 2018 CREA Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, 2018
Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana. IV Revisione
https://www.issalute.it/
https://www.msdmanuals.com/
Dott.ssa Morgana Villa Dietista Nutrizionista
Ragazze, eccoci arrivate alla conclusione. Conoscevate le possibili cause di trasmissione della mononucleosi? Avete mai sofferto della malattia del bacio? Fateci sapere tutto nei commenti! Un bacione dal TeamClio!